Capitolo 11

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Io: Come hai detto, papà?
Hopper: Hai sentito bene, piccola. Quel coso è di nuovo qui.
Mike: Dove si trova, Hopper?
Hopper: Dicono che sia uscito da quel centro commerciale.
Mike: Ma come?
Dustin: È stato distrutto e poi ricostruito. È impossibile.
Io: Quando io ho urlato, quella volta in cui hanno rapito Mike, ho distrutto una parete del centro commerciale. Ricordate ragazzi?
Max: Sì... quindi credi che...
Io: Credo che io abbia aperto di nuovo quel varco.
Lucas: Accidenti!
Karen: Ne stanno parlando al telegiornale. Ascoltiamo.
Hopper: Quindi è una notizia ufficiale. Ormai lo sa tutto il mondo.
Mike: Si sta avviando verso casa nostra. Mamma, dov'è quel lanciafiamme del nonno? Hai detto che lo avresti tenuto tu.
Karen: L'ho messo in cantina. È roba vecchia ormai. Ma a che ti serve?
Mike: A fare fuori quella cosa.
Will: Ma ti servono tanti lanciafiamme per poterlo uccidere...
Mike: Tentar non nuoce.
Hopper: Mike è rischioso.
Mike: È da troppo tempo che quell'essere ci sta dietro. È ora di farla finita.
Io: Mike, non puoi andarci. Come dice mio padre, è troppo pericoloso.
Mike: Non mi farai cambiare idea. E non venite ad aiutarmi. Non voglio che nessuno di voi si faccia male per venirmi a salvare.

Mike si stava sacrificando per salvare tutti noi, soprattuto me, dal Mind Flayer.

Hopper: Ragazzo, ascoltami. Ti serve più di un lanciafiamme. Dobbiamo procurarti un'armatura e più armi.
Mike: Nancy, in cantina ho l'armatura che usavo per giocare con Dustin, Lucas e Will. Me la prendi per favore?
Lucas: Mike, sei sicuro che ti stia ancora?
Nancy: Vado subito...
Mike: Sì, Lucas.
Will: Ei, amico. Vedi di tornare però.
Mike: Certo. (ride)

Ero seduta sul divano con lo sguardo verso il pavimento. Una lacrima stava percorrendo il mio viso e poi fu seguita da altre lacrime che man mano si fecero più intense.

Max: Ei, Undi...
Io: Non lo voglio perdere. (piange)
Max: Lui è forte. Ce la farà.
Io: Dici così per consolarmi, ma sai meglio di me che è impossibile sconfiggere quel coso.
Max: Beh... anche io ho un po' di paura, ma vedrai che andrà tutto bene.

Nancy: Bene, Mike. Ecco a te ciò che mi hai chiesto.
Mike: Aiutami a metterla.
Nancy: Sì...

Io: Se lo perdessi, non me le perdonerei mai. È colpa mia se esiste quella porta.
Max: Non dire stupidaggini. Se quella porta non fosse esistita, tu non saresti qui con noi. Non avrei mai conosciuto un'amica come te. Non sarei stata mai felice come lo sono con te e con i ragazzi. Io tengo davvero tanto a te e per me sei tutto.
Io: Ti voglio bene, Max.

La abbracciai fortissimo. Grazie a lei avevo smesso di piangere.

Mike: Perfetto, sono pronto.
Karen: Mike... stai attento, per favore.
Mike: Sì. Io vado. Ci si vede...
Io: Aspetta.

Mi diressi verso di lui e gli diedi un lungo bacio.

Io: Torna.
Mike: Farò il possibile per tornare da te, bimba.

Mike
Feci un bel respiro e uscii dalla porta di casa. L'atmosfera si stava facendo più intensa.
Avevo tanta rabbia ed ero pronto a battermi contro quella creatura.

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