𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙𝟞

108 7 2
                                    

Perché capita così

Ma non eri tu che il bello della vita

È riuscire a rientrare in partita

Quando sembra finita

Me l'hai insegnato tu

Che la felicità non è una colpa

E che puoi tornare a ridere ancora

Ancora una volta

-Capita così (Brunori Sas)

Era passata una settimana da quella domanda alla quale  Jimin aveva accettato all'istante, si ritrovò con Mark a parlare di come fosse successo e di come lo amasse.
<<Jimin sono così contento di come le cose stanno andando>> lo abbracciò il suo coinquilino mentre si alzava dall'isola della cucina <<Stavo già pensando a delle uscite a quattro!>> afferma battendo le mani mentre il secondo rimane un po' spiazzato <<Certo -sospira tremando un po' con la voce- se è questo ciò che vuoi per me va bene>> <<Ah quasi dimenticavo -afferma tutto ad un tratto- Esco con Jackson e i suoi amici, faccio un po' tardi quindi non aspettarmi troppo a lungo>> lo abbraccia da dietro e gli diede  un piccolo bacio sulla fronte <<Mi raccomando non ucciderci casa>> ridacchia uscendo regalandosi un vaffanculo dal biondino.
<<E anche oggi sto solo>> appoggia le braccia sull'isola e sospira <<Jungkook non potrà farmi compagnia come suo solito -sospira tristemente- Il lavoro lo chiama>> senza pensarci ricordò il momento prezioso di ieri sera.
Non si sarebbe  aspettato che uno come Mark gli consigliasse una cosa del genere, proprio lui che lo stava allontanando da Jungkook.
Ripensò anche al prezioso momento con il suo neo fidanzato, pronto davvero a tutto per lui, e non lo diceva perché ne era parzialmente innamorato ma perché dalle sue movenze aveva capito che con lui poteva stare sicuro, poteva sentirsi adatto a tutti, purché lui ci fosse.
Come pronunciava il suo nome per intero, come lo stringeva mentre lo abbracciava saldamente, come lo aveva desiderato, come lo voleva per davvero, come tutto questo gli era stato proibito dalla stessa persona che lo reputava primo amore.
Quell'amore incompiuto.
È così che Jimin lo sentiva molte volte.
Perché lui era innamorato ma allo stesso tempo infelice per quello che stava vivendo.
Lo viveva talmente male che non né usciva.
Non voleva uscire da quella bolla di infelicità.
Non ne aveva il coraggio.
Non aveva il coraggio di amare.
Non aveva il coraggio di lottare per lui stesso.
Ma al male c'è sempre fine.
E se prima aveva una specie di calamita per le persone stronze adesso ne può fare a meno di tutti quelli che lo odiavano.
Perché alla fine, che sia amore, che sia passione, lui c'ha messo sempre tutto pur di avere quel briciolo che gli mancava.
La speranza.

𝚃𝚊𝚍𝚋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora