CAP.5 - ITAEWON

400 17 1
                                    

La giornata iniziò piuttosto presto, per fortuna c'erano 2 bagni altrimenti non so come ci saremmo preparate in 9.

Il programma era piuttosto impegnativo e dovevamo visitare tutto entro le 18 perché volevamo lasciarci del tempo per tornare a casa, riposarci ed uscire a fare baldoria per Itaewon.

La giornata prosegui secondo i piani, il tempo non era bellissimo ma almeno non pioveva.

Giugno cadeva comunque nel periodo della stagione estiva coreana ma lì non si poteva mai fare affidamento sulle condizioni climatiche, ma noi eravamo talmente felici che poco importava se non splendesse il sole. Portavamo anche noi le mascherine per proteggerci dalle polveri, ormai il 2020 ci aveva abituate all'uso di questi strumenti demoniaci che in Corea erano usate tantissimo.

Erano le 23 quando entrammo nel secondo locale che avevamo scelto.

Come era stato scelto? A Manu piaceva l'insegna.

Mentre stavamo ballando, un ragazzo mi si avvicina e inizia a ballare. Uno schianto pazzesco. Guardo Eliana ed Aurora che erano in pista con me e le vedo sorridere ed allontanarsi.

Balliamo per un po' e poco dopo il ragazzo mi prende il braccio e ci scrive sopra un numero.

"Call me" e va via.

Giuro che questa è stata stranissima.

Mi dirigo verso il bagno e poi raggiungo le ragazze.

Appena arrivo mi accolgono con tanti "wowowo, 10 a sera mood" e divento rossissima.

Antonia mi prende il braccio notando la scritta scura.

"Ti prego non mi dire che è quello che penso"

"Si stavamo ballando, ha scritto il numero, mi ha detto di chiamarlo e se n'è andato. Cosa più strana non mi è mai successa" le rispondo.

E cosi ci mettiamo a discutere e a ridere per lo strano comportamento del ragazzo quando Cristina mi chiede come si chiama ed io le dico "ma non ne ho idea" e scoppiamo tutte a ridere.

Il giorno dopo, sotto consiglio delle ragazze decido di scrivere al ragazzo misterioso.

Dopo un po' che ci scriviamo mi dice che per quella stessa sera vuole che usciamo con il suo gruppo per portarci in un posto speciale frequentato da Idol.

"Ragazze vuole portarci in giro stasera, in un locale frequentato da Idol, che gli rispondo?" e tutte, quasi come un coro

"Assolutamente sì"

"Ok ma nessuna si allontana perché questo ragazzo non lo conosciamo, in 9 nessuno può farci nulla ma separate è tutta un'altra storia" e tutte nuovamente in coro

"Si mammina"

Ti pareva che non mi prendevano in giro, in Italia non avremmo seguito un perfetto estraneo in giro per locali.

Fammi chiedere come si chiama, altrimenti stasera parte l'ennesima figuraccia.

Comunque, piacere il mio nome è Annalisa.

Piacere mio, sono Min-ho. Ci vediamo stasera.

Buona giornata

"Ragazze, si chiama Min-ho"

"Ah Wow" risponde Manu poco interessata alla cosa.

La giornata prosegue tra risate, passeggiate ed esplorazioni varie.

Ci eravamo concesse anche un po' di shopping. La Corea aveva uno stile tutto suo che ci aveva sempre elettrizzato e volevamo assolutamente comprare qualcosa per la nostra seconda serata di baldoria.

Alla fine, avevo optato per uno dei miei soliti look, top, gonna di jeans e le mie insostituibili Timberland. Avevo comprato un carinissimo abitino, io e le ragazze ci eravamo davvero date alla pazza gioia, ma l'avrei conservato per un'altra serata.

Questa sera volevo essere me stessa, comoda e libera di ballare per tutta la notte.

Stavo quasi per dimenticare che ci saremmo viste con Min-ho e che aveva intenzioni di portarci in un locale frequentato da Idol, quindi chiesi ad Aurora un feedback sul mio outfit.

"Aury"

"Enni dimmi"

"Come sto? Ti prego, dimmi bene perché voglio le Timberland stasera"

"Con la gonna di jeans stretta, direi che può andar bene. Truccati però"

Sapeva che non ero la tipa amante del trucco. Me lo facevo andar bene solo a lavoro, ma nella vita privata avevo una sorta di repulsione per tutto ciò che non fosse il minimo indispensabile.

"Ivy mi truccheresti un pochino?"

"Wow e come mai?"

"Aury ha detto che posso vestirmi cosi ma devo truccarmi. Ho portato dei trucchi ma non avevo particolarmente intenzione di usarli"

"Stasera si" urla Aurora dall'altra stanza.

Dovevo ammettere che il risultato finale mi piaceva, ancora meglio del look professionale che usavo in ufficio.

La mia Ivy è una grande.

Usciamo abbastanza presto per fermarci a mangiare qualcosa.

Ero sicura che sarei dimagrita perchè non sapevo assolutamente rendermi conto di cosa contenessero determinati piatti ed erano 2 giorni che ordinavo e finivo per non mangiare nulla.


Il mio sogno di nome JeonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora