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Esco dall'aula spedita verso l'uscita della facoltá, mi sembra di essere ritornata al liceo.
Sorrido felice mentre scendo velocemente gli scalini che mi separano da lui.

Passo accanto ad un gruppo di ragazze che parlottano tra di loro.
Riesco a sentire una di loro dire "Wow quanti tatuaggi".
"Chissà se li ha anche sul resto del corpo" dice un'altra.
"E che corpo" dicono entrambe sospirando.

"È mio" ridacchio felice passando accanto a loro che si ammutoliscono all'istante.
Senza dire una parola mi fiondo tra le sue braccia.

"Finalmente" sussurro sul suo collo mordicchiando il lobo del suo orecchio.
Mi afferra per le spalle allontanandomi dal suo corpo
"È possibile che ogni volta che ti rivedo sei sempre più bella?" dice mordendosi il labbro inferiore.
Arrossisco per l'imbarazzo e sorrido felice, lo guardo negli occhi per poi studiare ogni particolare di quel viso, semplicemente perfetto.

"Allora qual'è la mia sorpresa?" dico entrando in auto.
"Devi aspettare a stasera" dice.
Metto su un finto broncio, lui di rimando accarezza il mio ginocchio per poi salire sempre più su.
"Ora abbiamo altro a cui pensare" dice fermando la sua mano calda tra le mie cosce, il solido brivido si impossessa del mio corpo percorrendo la spina dorsale.

Afferra con forza la carne della mia coscia facendomi gemere, un fuoco divampa nel mio basso ventre concentrandosi lì, in quel punto ben preciso sensibile al tocco paradisiaco delle sue mani.
"Andiamo a casa" dice con voce roca e piena di desiderio.

"Spogliati" mi ordina guardandomi seduto al centro del letto. Faccio come dice. Afferro l'orlo della maglietta a collo alto e la sfilo lentamente per poi lasciarla cadere per terra. I miei capelli ricadono in morbide onde sulle spalle e sul seno fasciato da un reggiseno in pizzo color carne.
"Non male" dice leccandosi le labbra e provocando in me un brivido di piacere.
Sbottono i jeans tirando giù la zip per poi lasciarli cadere lungo le gambe e sul pavimento.

"Girati" ordina con voce roca e così sensuale che mi fa vibrare la pelle accaldata dal desiderio.
Mi giro di spalle lasciando in bella vista il mio sedere alto e tondo, attraversato da una striscia sottile di stoffa color carne.
"Cazzo Margot" ansima Giulio "vieni subito qui" sussurra.
Mi giro e salgo con le ginocchia sul letto, camminando a quattro zampe, per poi mettermi a cavalcioni sulle sue gambe.
Sento la sua erezione premere contro la mia intimità attraverso la tuta. Gemo mentre mi sposto lentamente avanti e dietro facendo strusciare le nostre intimità e provocando scosse di piacere al mio corpo e a quello di Giulio che chiude gli occhi e schiude le labbra per dar vita ad un gemito di puro piacere.
"Così bellezza" dice afferrando il mio fianco con una mano e guidando i miei movimenti.
"Potrei arrivare così" dice " ma" aggiunge aprendo gli occhi di scatto " ho bisogno di sentirti completamente mia".
Con un movimento improvviso mi ritrovo improgionata tra il suo corpo e il materasso, incolla le sue labbra alle mie che si riempiono del calore della sua lingua vogliosa. Con una mano percorre il mio corpo fino ad arrivare alla stoffa delle mutandine impregnate dalla mia eccitazione.
"Dio Margot, sei tutta bagnata. Come piace a me" ansima sulla mia bocca.

Con le mani sollevo l'orlo della sua maglietta e gliela sfilo. Si alza per togliersi i pantaloni della tuta e i boxer. Nel frattempo mi libero dell'ultimo ostacolo tra i nostri corpi, sfilo il perizoma.
"Quello tienilo" dice riferendosi al reggiseno "mi eccita da impazzire" dice per poi abbassarlo leggermente in modo da avere i miei capezzoli a portata delle sue mani. Li pizzica e li stuzzica, si lecca le labbra in segno di approvazione quando finalmente sono duri. Con le labbra aperte percorre il mio collo per poi soffermarsi su due capezzoli duri, li lecca e li succhia provocando in me scosse di piacere, ad ogni movimento della sua lingua corrisponde uno spasmo nel mio basso ventre.

"Prendimi Giulio" sussurro eccitata al suo orecchio per poi mordergli il collo.
"Mi vuoi dentro di te?" chiede ansimando.
"Si, ne ho bisogno" sussurro eccitata e senza imbarazzo " voglio sentirti tutto dentro di me" ansimo.
Giulio afferra la sua erezione, fa scorrere la mani su e giù per tutta la lunghezza e poi si posiziona tra le mie gambe penetrandomi senza un minimo di esitazione.
Un urlo strozzato fuoriesce dalle mie labbra.
"Godi amore" dice spingendosi affondo dentro di me.
"Ahhh" gemo incontrollata, mentre Giulio continua a riempirmi ancora e ancora con la sua erezione dura come il marmo.
Si muove veloce, fino a fondo facendo scontrare i nostri corpi.
Con la sua pancia stimola il mio punto sensibile.
"Più forte" ansimo andandogli in contro con il bacino e inarcando la schiena in modo da sentirlo totalmente dentro di me.
"Ci sono quasi" ansima sul mio collo.
Afferro con forza le sue spalle larghe, infilzando le unghia nella sua carne dura mentre spasmi di piacere attraversano il mio corpo che si contorce desideroso di esplodere.

"Ahh" urlo sprigionando dal mio corpo un calore intenso, il mio clitoride pulsa mentre il suo corpo continua a spingersi incessante contro di me.
"Ahhh" geme lui affondando dentro di me per poi baciarmi con foga.
Rimaniamo entrambi senza fiato, ansimanti l'uno sulle labbra dell'altro sfiniti dalla potenza dell'orgasmo.

"Voglio che indossi il fazzoletto nero" dice guardandomi mentre indecisa scelgo cosa indossare.
"Perchè?" chiedo curiosa inarcando un sopracciglio.
"Perchè poi dopo te lo strappo di dosso" ammicca con lo sguardo.
"Lasciamolo nell'armadio, mi è costato una fortuna" dico.
"Mmmmm" mugugna contrariato.
"E poi" dico avvicinandomi a lui " ti rovineresti la serata" aggiungo facendogli l'occhiolino.
"Stronza" borbotta uscendo dalla stanza.

Opto per un jeans stretto e a vita alta  e un top di raso rosa dello stesso colore dei tacchi.
Un velo di trucco e sono pronta.
Fuori si gela quindi indosso una delle mie pelliccette per evitare di prendere un malanno.

Aspettiamo l'ascensore che sta salendo al nostro piano.
Fa che non sia lui.
Ti prego fa che non sia lui.
Un senso d'ansia mi pervade tutta.
L'ascensore si apre ed è lui.
Ci osserva attentamente soffermandosi su di me.
Giulio mi stringe la mano e si sposta di lato per farlo passare.
Nathan abbassa la testa e prosegue senza salutarci.

"Non siete più amici?" ribatte seccato Giulio.
"No" affermo cercando di non far trapelare le mie emozioni.
Giulio mi osserva per un pó, ma poi non dice nulla.
Spero non mi faccia altre domande, omettere la verità è un conto,ma non posso mentirgli mentre lo guardo negli occhi.

"Sono curiosa di sapere come conosci tutti questi posti" dico osservando il locale.
"Google baby" dice schioccandomi un bacio a stampo.
Alzo gli occhi al cielo e lo seguo.
Entriamo all'interno del locale.
"Wow" esclamo. È stupendo, le pareti sono tutti specchi separati da cornici d'oro lucente. Il pavimento in marmo scuro contrasta alla perfezione con io soffitto bianco e pieno di faretti che sprigionano una luce soffusa che rende il posto intimo e accogliente.
"Ti piace?" chiede curioso.
"È spettacolare" dico estasiata.
"Mi fa piacere, ho buon gusto" dice.
"Io sono la prova vivente del tuo buon gusto" dico ridacchiando.
Lui mi da una pacca sul sedere per poi appoggiare la mano sulla schiena e condurmi ad un tavolo.

Sorrido quando riconosco Kylie e Ronnie, ci sono altre due persone al tavolo, sono di spalle non le riconosco, mi avvicino lentamente fino a scorgere quel viso.
Emozionata mi volto verso di Giulio.
"Ecco la tua sorpresa" dice felice.
Lancio un urletto di gioia correndo per poi la ciarmi tra le sue braccia.

"Mi sei mancata Margot".
"Mi sei mancata tanto anche tu mia dolce Vane" dico sorridendo.

***Spazio autrice***
Un piccolo regalo per voi....
Chi non vorrebbe un fidanzato come Giulio si faccia avanti se ha il coraggio😜😜😜😜

Chi non vorrebbe un fidanzato come Giulio si faccia avanti se ha il coraggio😜😜😜😜

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THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora