CAP.7 - COS'È REALE?

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Stavo bevendo un drink al bar mentre le altre erano divise tra balletti provocanti con bellissimi coreani e altre sedute a ridere tra di loro, quando tra la folla lo rivedo.

Di nuovo lo stesso modo di ballare.

Che sia lui?

Mi avvicino, berretto diverso ma stessi movimenti. Non indossa la mascherina stavolta ma con queste luci comunque non riesco a vedere il suo volto, proprio come la prima volta, ma ormai ne sono sicura.

Cavolo è lui

Sono di nuovo incantata, paralizzata, non so cosa fare.

Sembra un flashback di 2 sere fa.

Non so che fare, ma so che non posso farlo scappare di nuovo.

Che diamine mi prende, ho troppo le farfalle nello stomaco. Questa città non mi fa proprio bene, sembro un'adolescente

Penso subito che devo fare qualcosa, altrimenti potrebbe scappare di nuovo, e proprio come sere prima si gira e si accorge di me.

Ci fissiamo negli occhi e il cuore inizia ad andarmi a mille.

Mi avvicino a lui come se non avessi il controllo sulle mie gambe che stanno decisamente decidendo di avvicinarsi a quel ragazzo. Quando mi ritrovo davanti a lui che continua a fissarmi.

"cazzo ma davvero ti conosco?"

Neanche il tempo di pensarci che mi prende per mano e mi trascina nella zona divanetti.

Gli fisso le spalle cercando di vedere meglio il suo viso, sembra quasi impossibile da vedere ma so per certo che quegli occhi mi hanno totalmente stregata.

Mi tira su uno dei divanetti, mi fa sedere su di lui e fissa i suoi occhi nei miei.

Mi sento morire, sento le vene pulsare in ogni parte del corpo e non capisco cosa mi sta succedendo.

La mia testa sta per esplodere quando i suoi occhi si spostano sulle mie labbra e un secondo dopo si incontrano.

La distanza si annulla e io sento le sue labbra morbide sulle mie. Ci stiamo baciando.

Chi è questo sconosciuto che mi sta fottendo il cervello?

Ma il mio cervello ha già capito tutto, ha già tutte le risposte.

Tutto in un secondo, così velocemente che io non capisco nulla.

Sono tipo inerme mentre la mia bocca no, anzi.

La mia testa è completamente out ma la mia bocca sa perfettamente cosa fare e con essa il mio corpo.

Mi posiziono a cavalcioni su di lui senza mai staccarmi. Lui mi tira più vicino e inizia a toccarmi, prima il mio viso, poi scende lungo le braccia, fino a stringermi per sentirmi ancora più vicina.

I miei sensi sono tutti in allerta, sento le sue labbra, la sua lingua, le sue mani che mi toccano la schiena e mi stringono e sento il suo profumo.

Un misto di virilità e sudore che mi sta facendo perdere letteralmente la testa.

Ad un certo punto disconnetto completamente il cervello e mi lascio andare. Lo seguo nei suoi movimenti e la cosa inizia a peggiorare tanto che ci stacchiamo entrambi con il fiatone. È stata una corsa a chi si assaggiava di più. E cosi finalmente vedo il suo viso ma lui si attacca di nuovo alle mie labbra per poi passare sul collo.

Tiro la testa indietro per offrirgli ancora più accessibilità. Sto perdendo la testa. Tutto ciò non è normale.

Scopre in pochissimi secondi i miei punti più deboli e sto perdo la ragione quando dice nel mio collo:

Il mio sogno di nome JeonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora