CAP.10 - CHI SEI? PT.2

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Avevo raccontato ad Eliana tutto quello che era successo. Ivana era entrata in bagno proprio mentre stavo raccontando che era il ragazzo dell'aeroporto e che era stato lui stesso a dire che quello era il nostro terzo incontro.

"Io scherzavo, ma quindi era davvero JK. Io credo di essere morta" parla Eliana sedendosi con la schiena poggiata alla porta

"Ma scusa e la seconda volta?"

"Il ragazzo che stava ballando e che avevo seguito fino al bagno. L'ho seguito ieri sera perché sapevo, sentivo che era lui ma non sapevo di averlo già visto in aeroporto"

"Mio Dio questa situazione è incredibile" esasperata Ivana senza sapere cosa dire.

Le mie amiche con 20 occhi su di me per capire ad ogni mio passo come stessi e come volessi affrontare questa situazione surreale.

Nel peggiore dei casi mi sarei ritrovata burlata da un tizio conosciuto in Corea che si era spacciato per il mio bias. Quante possibilità c'erano che capitasse proprio a me uno che gli somigliava e che facesse centro incontrando una pazzamente innamorata di lui.

Nel migliore dei casi, no non potevo neanche pensarci all'eventualità che fosse davvero lui.

Mentre ero persa nei miei pensieri, 100 occhi fissarono il mio cellulare che emise una vibrazione e poi un'altra.

Ci guardiamo e prendo il telefono tra le mani.

Sospiro perché non è lui.

"Cazzo che ansia" dice Ivana riprendendo a respirare.

"Metti la cavolo di suoneria, altrimenti non lo senti" mi sgrida Eliana che sembra essere più agitata di me.

Esco dal bagno sorridendo, volevano darmi coraggio ma stavano peggio di me.

E mentre mi dirigo in camera, il telefono mi vibra tra le mani.

Mi fermo e con me anche le ragazze. Era lui. Potevo vederlo dall'anteprima.

Guardo le ragazze e faccio per sedermi sul letto.

Avevo ancora l'asciugamano bagnato a coprirmi ma non m'importava di nulla.

"Ti prego aprilo e leggi" Eliana supplicando.

Buongiorno a te ragazza misteriosa

Ero in iperventilazione. Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quelle parole. E un altro bip del telefono, segno di un altro messaggio.

Mi sono svegliato convinto di trovare quella foto sui giornali, devo ringraziarti

Io e le ragazze ci guardiamo, non sappiamo cosa dire.

Devo rispondere?

"Cosa posso mai dirgli?"

Non l'avrei mai fatto e poi non c'è assolutamente nulla di misterioso in me.

"Si va bene, tanto tu non te la sapresti neanche tirare pur volendo" mi prende in giro Eliana

"Ah grazie mille"

"Sono solo sincera, come ti butti giù tu mai nessuno"

Era assurdo, proprio loro me lo stavano dicendo.

Altro bip, altro messaggio

Non è da tutti, anzi, forse da nessuno. Quali sono i tuoi impegni? Ci vediamo?

"è il momento della verità, quindi ovviamente sì. Se è un falso non si farà mai vedere, sa che lo scoveresti in un secondo" dice Ivana agguerrita.

Sono qui in vacanza, quindi sono aperta a nuovi programmi

"Cazzo Anna, flirti come un frigorifero" dice Eliana

"Ragazze ma io ho la testa nel pallone ma cosa diamine dovrei dirgli?"

"Proponiti, lo vuoi capire o no chi è questo tizio?"

Oggi pomeriggio sono libera. Ti va?

"un po meglio dai" approva Eliana

Erano cattivissime, sapevano che il mio ultimo flirt era durato 15 giorni e poi ero andata a convivere. Non ero più nel giro delle cose amorose da tempo perché un certo idol coreano aveva completamente catturato la mia attenzione.

Ed eccolo il bip che stavamo aspettando.

Ho scoperto di essere piuttosto impegnato oggi pomeriggio.

"Ed ecco il paccaro" dico esplodendo dentro

"Caso strano proprio oggi pomeriggio è impegnato?" dice Ivana

"Poteva lanciare una proposta e invece non scrive nulla" commenta Eliana

"Su dai, ci siamo tolte il pensiero almeno. Ti sei fatta una bella limonata in disco ad Itaewon con un figo che somigliava a JK" erano carinissime, stavano cercando di consolarmi.

Io non potevo evitare di sentirmi strana, non c'è alcun sollievo. Forse dovevo solo evitare di pensarci.

Decidiamo di impegnarci diversamente e uscire con le ragazze in giro per Seoul, ma io non riuscivo proprio ad evitare di pensare a quei bellissimi occhi neri che si erano incastrati nei miei ma soprattutto nella mia testa.


Il mio sogno di nome JeonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora