Erano seduti al tavolo, Jimin aspettò che sua madre parlasse ma sembrò facesse apposta a non dire nulla.
-Mamma...-
Improvvisamente lei alzò lo sguardo ma quello che stupì il ragazzo fu che lei guardò oltre di lui. Quando si girò vide scendere dalle scale Yoongi.
-Oh, hai finito?-
-Si signora, allora io-
I due ragazzi si guardarono e a Jimin scappò una lacrima.
-Y...Yoongi?-
Lui abbassò lo sguardo e deglutì, sapeva, sapeva che Jimin lo odiava. Yoongi non voleva essere perdonato, preferiva non vederlo mai più se ce ne fosse stato bisogno. Non sapeva cosa provava per il più piccolo ma sapeva che lo voleva vedere al sicuro. Una persona come lui non se la meritava, una persona che tenesse così tanto a lui, non se la meritava.
Yoongi abbassò la maniglia della porta ma la voce supplicante di Jimin lo immobilizzò. Lo sentiva, sentiva il senso di colpa divorargli le viscere, sentiva quella voce flebile e distrutta che chiamava il suo nome, sentiva il groppo in gola che gli bloccava il respiro, sentiva quegli occhi ricolmi di lacrime puntati su di lui.
-Yoongi..-
Aprì la porta e il rumore di una sedia che cadeva al suolo riempì il silenzio di quella sala.
-Yoongi-
Jimin lo stava abbracciando, era dietro di lui. Le lacrime gli scorsero lungo il viso, il volto era appiccicato alla schiena del maggiore e i singhiozzi sgretolavano lentamente il cuore di Yoongi.
-Io vado, addio Jimin -
Il più piccolo strinse ancora più forte il maggiore e iniziò a piangere ancora più forte.
-No, non dirmi addio. No, non sparire.... Ti prego... -
Alle sue ultime parole Yoongi levò le mani che lo immobilizzavano e guardò per un ultima volta Jimin.
-Addio... -
Jimin piangeva sul letto. Erano passate ore da quando Yoongi se n'era andato e aveva lasciato Jimin, distrutto dal dolore, seduto sul pavimento con le mani che gli coprivano gli occhi per non mostrare il ragazzo patetico che era diventato.
Oramai della popolarità che tutti gli invidiavano non gli importava più, di tutti quegli "amici" che aveva non gliene importava più...
Era sera e Jimin decise di andare a prendere qualcosa da mangiare, l'unico modo per sfogarsi, forse, era proprio quello.
Quando si alzò dal letto si asciugò le lacrime con il bordo bianco della manica. Notò, per puro caso, un foglio sulla scrivania, una lettera. Si avvicinò e non poté far altro che piangere ancora. Prese il pezzo di carta tra le mani e si sedette sul letto per leggerla.
Caro Jimin...
A dire il vero non so come scriverti questa lettera, potrà sembrarti strano e persino antiquato.
So di averti fatto male, molto male, ma non voglio essere io la causa del tuo dolore e tanto meno voglio vederti soffrire ancora di più. Per questo ti dico addio.
Sei stato, anche se per poco, la cosa più bella che potesse capitarmi in questi ultimi dieci anni.
Sei sbucato dal nulla. Ti vedevo quando mi guardavi, e devi ammettere che non sei per niente discreto, mi incuriosivi e nonostante i miei innumerevoli tentativi, scontrosi, di allontanarti da me tu eri sempre lì, o fisicamente o mentalmente.
Stare vicino ad uno come me porta irrimediabilmente alla sofferenza, al dolore e all'agonia. Per questo ti chiedo di non provare mai più a creare un qualsiasi altro contatto con me. Non parlarmi quando mi vedi, non avvicinarti, non scrivermi e tanto meno chiamarmi...
Addio Jimin.
-Yoongi
Nero. Lacrime. Dolore e disperazione.
Angolo autrice-
Probabilmente ci saranno errori ma è un capitolo che ho scritto in fretta, lo correggerò non appena ne avrò avuto il tempo!
La storia vi piace? Come potrei farla evolvere secondo voi? Non sono molto brava ma spero ugualmente che vi possa interessare in qualche modo!
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My first real love <3 |taekook / yoomin |
RomanceJongkook è un ragazzo semplice, alla mano e discreto ma quando si tratta di Kim Taehyung, una provocazione vivente, c'è ben poco per cui restare discreti... Jimin, a differenza del suo amico, è popolare e tutti amano stare con lui. Sa farsi notare...