Capitolo 14

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Quando il sole sorge per dare spazio al mattino che si sta svegliando, tutto quello successo nella notte precedente sembra trovare nuovi colori.
Nel buio, le paure, i tremori, le perplessità, i desideri, non sono così opprimenti, ma anzi, durante la notte, c'è qualcosa che li spinge nella loro corretta direzione.
Ma il problema è che, quando arriva il mattino, tutto quello che sembrava giusto durante le ombre, prende tutt'altra piega nella luce del giorno.
Non ero pentita di quello che era successo tra me e Steve, doveva essere una scappatella di una notte che nessuno avrebbe mai dovuto sapere, ma il problema era proprio questo, e se non avessi voluto solo una notte?
Forse qualcosa di più? Ancora non mi era chiaro, ma sicuramente non avrei dimenticato quanto bene mi avesse fatto quella sera.
Inoltre, Tony non aveva fatto altro che tormentarmi su quello che era successo, ma senza alcun risultato.
Non appena lo sorpresi in camera mia, lo buttai fuori a calci senza dare spiegazioni, né quel giorno né in quelli a seguire.
Era il mio migliore amico, aveva capito già autonomamente, ma nonostante ciò, avrei rispettato il silenzio che ci eravamo promessi io e Steve.

Mi buttai sotto il getto d'acqua bollente, con la faccia rivolta verso il soffione e gli occhi chiusi.
Sentivo ancora l'odore del Capitano sulla pelle e la cosa non mi disturbava affatto.
Ripensai a quanto fosse stata intensa quella notte, niente a che vedere con quelle avute con Loki.
Steve era riuscito a trasmettermi non solo passione e desiderio ma anche sicurezza.
Mi era entrato dentro e non solo fisicamente.
Stava pian piano entrando anche nella mia mente e nel mio cuore.
Nelle sue braccia, anche se per pochi istanti, mi ero sentita protetta, ed al sicuro. Mi avevano dato l'impressione di familiarità.
Chiusi l'acqua ed avvolsi il mio corpo in un asciugamano bianco in spugna.
Vidi il mio riflesso allo specchio: le guance rosse, le labbra gonfie ed il corpo totalmente rilassato.
Il vapore emanato dall'acqua estremamente bollente aveva fatto annebbiare l'enorme specchio del bagno.
Mi infilai la biancheria intima ed aprii la porta per entrare nella mia stanza.
Sobbalzai nel vedere Steve seduto sul mio letto con le braccia poggiate sulle ginocchia e lo sguardo basso.

Indossavo solo uno striminzito slip ed un corsetto semitrasparente in pizzo

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Indossavo solo uno striminzito slip ed un corsetto semitrasparente in pizzo.
Non ho mai avuto vergogna del mio corpo, ma la situazione con Steve era così strana da farmi dubitare di qualsiasi cosa.
Anche di quelle che credevo certezze assolute.

«Steve! Che ci fai qui?» esclamai con voce stridula.
Lui alzò la testa ed un lampo eccitazione gli attraversò lo sguardo, poi riabbassò gli occhi.
«Volevo parlarti» la voce bassa e roca mi fece salire dei brividi lungo la schiena.
«Dimmi» lui in tutta risposta si sfilò lentamente la maglietta, si avvicinò a me e me la porse.
Deglutii alla vista del suo corpo marmoreo, avrei voluto toccarlo ancora una volta per imprimere meglio nella mia mente tutti i dettagli della sua figura «Mettila, non riuscirei a ragionare lucidamente» la infilai all'istante.
La maglietta mi arrivava a metà cosce, ma almeno era servita al suo scopo.
Mi sentii invadere dal suo profumo inebriante, una droga.
«Cos'è successo al Capitano freddo e rigido?» chiesi alzando un sopracciglio.
«Sono qui per questo».
Annuii intimandogli di parlare.
«Prima, voglio che tu risponda ad una domanda».
«Va bene».
«Perché Loki?» chiese quasi disperato, notavo la sua frustrazione e quanto stesse combattendo con la sua indole da giustiziere.
«Lui è stato l'unico capace di capirmi, l'unico che poteva realmente immedesimarsi in me... Lui era diverso, più compassionevole, più buono e non così rancoroso, e posso assicurarti che non ho mai conosciuto il Dio folle e spietato che avete incontrato voi» ammisi guardandolo negli occhi.
«Lo ami?».
«È stato il mio primo amore, ma ad oggi non sono più sicura di provare le stesse cose di prima».
«Ma c'è qualcosa..»
«Ci sarà sempre» esclamai.
«Ma lui è Loki» lo disse come se fosse la cosa più ovvia da dire.
«Tu non amerai per sempre Peggy?» chiesi e lui si passò una mano fra i capelli in segno di frustrazione.
«Si, ma, è diverso».
«In cosa lo sarebbe?».

PHOENIX ☯︎︎//MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora