CAP.14 - NON è POSSIBILE

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Ci stiamo dirigendo verso il locale quando decido di inviare un sms a Kookie.

Noi siamo quasi lì.

La sua risposta è immediata.

Hai fatto tardi, come mai?

Abbiamo bevuto un po' di soju a casa.

Non avevi fretta quindi. Io tanta.

Chi ti dice che non avevo, ma siamo in 9.

Ti prego non sei brilla vero?

No assolutamente, non reggo molto bene quindi non esagero mai. Perché me lo chiedi?

Perché non voglio che domani pensi che sono ancora un sogno, voglio che mi credi.

Perché faceva cosi? Mi stava letteralmente facendo morire.

Perché ci tieni tanto?

Non lo so, forse voglio solo essere reale.

Come faceva a dire cose cosi giuste? Io ho sempre desiderato che lui fosse reale, certo non avrei mai pensato a questi livelli.

Siamo quasi lì.

Avevo l'ansia in ogni cellula, e avevo bisogno del sostegno delle mie amiche per un secondo.

Prendo il braccio di Ivana e mi ci appoggio ed in lontananza vedo già il locale.

"stai bene? Emozionata?" mi chiede la mia amica

"non te lo so dire, spero di non stare peggio quando lo vedo"

Entriamo nel locale e guardo il telefono, c'è un messaggio.

Sai dove sono.

Cacchio se lo sapevo. E mi ci sarei catapultata subito.

"ragazze vado in bagno"

"vuoi compagnia?"

"no, restate insieme"

Faccio un occhiolino ad Ivana ed Eliana e corro nella zona dei divanetti. Lo cerco e mi sento prendere il braccio da dietro.

Questione di secondi e sento due labbra su di me. Istintivamente sono bloccata ma poi quelle labbra si staccano e posso finalmente vederlo.

Un sorriso inizia a dipingersi sul mio viso per il sorriso che quel fantastico ragazzo mi sta rivolgendo.

"e se non fossi stata io, avresti baciato una sconosciuta?"

"sapevo che eri tu"

"che delinquente"

"ora me la spieghi?"

"io e le mie amiche vi chiamiamo cosi perché a volte fate delle cose o indossate degli outfit che ci mandano completamente in tilt"

"quindi è una cosa buona o no?"

"diciamo che avete un forte ascendente su di noi"

"noi, genericamente"

E mentre parla inizia ad avvicinarsi al mio collo, al mio orecchio e quasi sussurra e io non sto capendo più nulla.

"quindi non vuoi dirmi chi ha esattamente questo ascendente su di te"

"n-o non-te-lo-dico" è cosi vicino e sento il suo respiro sul collo, è cosi piacevole ma i miei sensi sono morti e non riesco a parlare

All'improvviso squilla il telefono e lo prendo dalla borsa e mi affretto a rispondere.

"dove sei? Tutto bene?" mi dice Valentina dall'altro capo del telefono

Il mio sogno di nome JeonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora