last day

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Non riusciva a ricordare il momento esatto in cui fosse successo, né come James Potter avesse iniziato a farle sussultare il cuore ogniqualvolta la sfiorasse e semplicemente posasse i suoi occhi nocciola su di lei, e come si fosse introdotto nella sua vita, nel suo mondo, divenendo molto più dello sciocco Malandrino che sembrava.

Probabilmente era stato una della tante volte in cui aveva udito il suono della sua risata cristallina e contagiosa, o quella volta in cui lui aveva salvato la sua anima e aveva recuperato i cocci del suo cuore. Si era innamorata di lui, così, senza neanche rendersene conto e non capiva come fosse possibile che l’odioso e insopportabile James Potter fosse diventato improvvisamente l’amore della sua vita e tutto ciò che lei desiderasse.

E forse non aveva importanza, perché lei continuava ad innamorarsi di lui giorno dopo giorno, ora dopo ora, continuava ad innamorarsi di ogni singola parte di lui, perché nella sua imperfezione le appariva perfetto.

Ti amo, James. Ti amo.

-Lily, tutto bene? - sussurrò improvvisamente James, sfiorandole dolcemente la fronte con le sue labbra.

Lily si rese conto di avere un groppo in gola e quasi certamente anche gli occhi lucidi.

Probabilmente ciò che l’ha sempre terrorizzata sono stati i cambiamenti, le novità che si introducono con prepotenza nella vita di ognuno in maniera talmente capillare, talmente impetuosa da turbarla e da mutarla profondamente in ogni suo aspetto. E quel giorno stava per innestarsi un processo così sconvolgente che Lily non poteva far altro che rimanere inerme dinanzi ad esso.

-James- mormorò lei – è l’ultimo giorno.

E la consapevolezza la devastò improvvisamente.

Si, Lily è l’ultimo giorno ad Hogwarts. L’ultimo giorno in cui potrai sentirti davvero a casa. E quanto ti mancherà correre per i larghi corridoi, quanto ti mancherà rimproverare James Potter e Sirius Black per qualche scherzo, quanto ti mancheranno le ore passate in Sala Comune, quanto le chiacchere con Alice, Emmeline e Mary in Dormitorio, e, si, anche le stupide riunioni al LumaClub, le ronde notturne, i mille misteri di Hogwarts.

Lily provava quella strana sensazione come se qualcuno le stesse portando via un pezzo della sua vita. Ma c’era James, e il calore del suo corpo accanto al proprio, James e la sua fiduciosa allegria, James e l’infinito amore che li legava.

No. James sarebbe rimasto. Non avrebbe permesso a nessuno di portarglielo via, perché lui era tutto ciò che la teneva in vita.

James le strinse la mano e si posizionò esattamente di fronte a lei. Le sollevò il mento con un dito e si accorse delle piccole lacrime che scendevano dai suoi occhi verde giada.

E si rese conto che non poteva far nulla per evitarlo. Perché sentiva esattamente ciò che Lily provava in quel momento, quella tristezza, quella nostalgia. I 7 anni più belli e magici della loro vita stavano per concludersi. E stavano per abbandonare Hogwarts, la Sala Comune dei Grifondoro, il Dormitorio dei Malandrini e Frank, per abbandonare la loro spensieratezza e la loro giovinezza.

Era quello il giorno in cui da giovani studenti di Hogwarts diventavano adulti pronti a schierarsi in prima linea con l’Ordine della Fenice contro Voldemort e i suoi Mangiamorte. Quello era il giorno in cui tutto cambiava.

Ma non poteva sopportare di vedere Lily piangere, non poteva minimamente permettere che lei stesse male, che il suo sorriso si spegnesse anche solo per un secondo.

-Lily, ascoltami - le disse in maniera risoluta – Lily, so quanto è difficile dire addio a casa nostra, so quanto fa male lasciare tutto questo. Ma non cambierà nulla. Remus continuerà ad ingozzarsi di cioccolata e a fare gli occhi dolci ad Emmeline ed Emmeline continuerà ad arrossire, Frank ed Alice saranno sempre la coppia veterana ed Alice sarà la strega psicopatica e spaventosa di sempre, Mary sarà sempre il solito maschiaccio, Peter il solito timidone e Sirius continuerà a rompere con il suo animo Malandrino – Lily ridacchiò – e noi due, Lily. Noi due non ci separeremo mai davvero, non importa dove saremo, cosa faremo, tu farai sempre parte di me. Non ne avrò mai abbastanza dei tuoi baci, delle tue carezze, delle tue lentiggini, dei tuoi capelli rosso fuoco, delle tue minacce di cruciarmi, dei tuoi rari ma speciali momenti di tenerezza. La nostra famiglia, quella che abbiamo creato qui in questo castello, non si sfalderà per nulla al mondo. Rimarremo sempre i Fantastici Nove, l’affetto che ci lega rimarrà sempre tale – concluse James stringendola in un abbraccio.

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