CAPITOLO 46

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La prima consueta tappa fu la locanda di Bàrbero. Erano passate quasi due settimane dall'ultimo viaggio, quando l'oste lo vide borbottò sul fatto che c'era del lavoro arretrato e che lui battesse un po' troppo la fiacca. «Decisamente manca uno stregone o un mago in questa città,»rispose Daw, osservando scontento la pila di pergamene e la borsa di gingilli. Non gli era sfuggito nemmeno il proclama che aveva lasciato in giro il bravo oste sulla possibilità di un consulto magico specialistico. Un po' da sfruttatori, considerò il Fey'ri, certamente buon fiuto per gli affari.
Gli disse che avrebbe valutato i gingilli, ma le pergamene le avrebbe portate via con sé.
«A patto di non metterci altre due settimane.» Aveva decretato l'oste.
«Ci metterò il tempo che ci metterò.» Aveva replicato Daw, andando poi a sedersi al solito tavolino. Sospirò: per comprendere se qualcuno di quei ninnoli fosse effettivamente incantato ci avrebbe messo almeno un paio d'ore.

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Dyra era seduta a un tavolo un po' appartato con due dei ranger più anziani. L'incarico che Warren stava valutando richiedeva di considerare vari scenari e non tutti erano d'accordo su come gestirlo. Quando era giunto Daw, aveva alzato lo sguardo ma non lo aveva chiamato, vista la delicatezza della riunione. E tuttavia, quando se ne presentò l'occasione, si mosse dal tavolo per ordinare da bere. Senza parlare, passò accanto a Daw intento a analizzare gli oggetti e si diresse verso il bancone.

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Fino a quel momento solo un medaglione si era effettivamente dimostrato incantato, ma Daw non era sicuro di quale fosse la sua funzione. Abiurazione? Ammaliamento? Era fuori dalle sue competenze. Si grattò la base del corno rotto, che stava lentamente ricrescendo e si alzò, tutto quello sforzo sarebbe valso almeno un bicchiere di sidro elfico. Una volta giunto al bancone vide la donna. «Dyra, non mi ero accorto della tua presenza.» La salutò.

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Si voltò verso di lui. «Ho notato che eri concentrato nel tuo lavoro, Fey'ri.» Appoggiò il volto sul palmo della mano. «Perciò non ti ho disturbato.»

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«Sì, beh, identificare magia in quella paccottiglia richiede una straordinaria concentrazione,» spiegò con un sospiro.

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«Bene. Quindi quando torniamo a casa?» chiese in modo diretto.

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Gli ci volle qualche istante per comprendere la domanda. «Come?»

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Lo guardò inizialmente senza rispondere ma ridacchiando. «Hai capito, Fey'ri, non fare il finto tonto, stai tenendo sotto chiave il tuo fiore da un po' troppo tempo. Ti assicuro che non ci sono altre api libere nei paraggi.»

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Daw si massaggiò l'arco del naso. «Ho parlato con Lashrael, gli ho detto che eri preoccupata, gli ho detto che avrebbe dovuto parlarti, gli ho anche chiesto divenire con me oggi, puoi immaginare quale è stata la sua risposta. Non è ancora il momento,» concluse. «E in ogni caso meglio che non ci siano altre api, non sono uso alla condivisione,» aggiunse.

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«Se aspetti lui non sarà mai il momento,» commentò. «Di cosa hai paura, che io possa maltrattarlo?» fece con espressione ferita, portandosi platealmente le mani al petto. «Così mi offendi, Daw, veramente, io gli sono davvero affezionata,» disse, con la faccia contrita.

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«Io credo invece che la strada intrapresa sia quella giusta, basta perseverare ancora un po'. So che gli sei affezionata, lui stesso me lo ha detto e ti ricordo che mi hai minacciato esplicitamente se non lo avessi salvato dal maleficio Drow, non si minaccia a cuor leggero un Fey'ri negromante se non c'è un affetto più che profondo. Non ho dubbi che il tuo intento sia più che buono, ma...» Cercò la parola giusta. «Sei troppo diretta.»

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Sorrise sincera. «E voi continuate a pensare che gli umani possano avere la vostra flemma,» replicò. «Andiamo Daw, mi hai fatto paura quando ci siamo incontrati l'ultima volta. Se ha perso il controllo, come dice lui, insomma se la belva è venuta a galla potrebbero volerci decenni. Sai quanti anni avevo io quando ha provato a uccidermi? Diciotto. Si è tranquillizzato quando ne ho compiuti 26. Comincio ad avere una certa età e non so mai se la prossima missione sarà l'ultima. Vuoi farmi crepare con il rammarico di non potervi prendere più per il culo quando siete insieme?»

Strange Story - Daw e LashraelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora