La mia sveglia sta suonando già da più di dieci minuti ma essendo troppo pigra non ho voglia di allungare il braccio e spegnerla, almeno così sveglierà anche Bectempo- Mi sono già svegliata due ore fa non riuscivo più a dormire, fisso il vuoto già da tanto e penso, penso alla mia famiglia, penso alla mia amicizia con Becky e infine non riesco a non pensare a quella notte, non riesco a non pensare a quello che mi hanno fatto, come si può essere così crudeli, come hanno potuto, perchè?
Al solo pensiero percepisco i miei occhi diventare pesanti e umidi, sento di nuovo quella cosa dentro di me, sento di nuovo qualcosa fare crack dentro me, per poi ritornare ad assistere alla cosa più brutta della mia vita e a quel periodo in cui mi stavo distruggendo da sola.
I miei pensieri vengono interrotti da Becky- "Avanti Layla svegliati è da un po che sta suonando quell'affare- inzia- cosa è successo?"- mi chiede con tono preoccupato.
Prima di rispondere mi prendo del tempo per osservarla è bellissima propria come la prima volta che l'ho incontrata, ha una gonna a palloncino nero non troppo ampia, una felpa metà pancia che in realtà la compre interamente, data l'altezza a cui è stata portata la gonna, delle calze bianche che arrivano al ginocchio, ai piedi le francesine che le ho regalato qualche anno fa, una borsa con dentro il materiale scolastico, trucco leggero e orecchini color oro.
"Tesoro ma che hai?"- mi chiede con tono molto gentile e preoccupato allo stesso tempo- "Tranquilla, stavo solo pensando"-le dico mettendomi a sedere mentre mi asciugo le lacrime che non mi sono resa conto di aver lasciato andare- "Layla so che è dura, lo so e capisco perfettamente, so anche a cosa stavi pensando, non ti posso dire che passerà del tutto, rimarrà sembre una ciccatrice qui-dice indicandomi la parte del mio cuore- piano piano si chiuderà, sarà un processo lento molto lento, ma io sono qui, non ti lascio, supereremo tutto insieme, ma devi cercare di riaprire il tuo cuore- inizia lei ma mi ritrovo a scuotere la testa, no, non ancora, non voglio, non sono pronta- lo so, lo so tranquilla ho capito, ma non potrai respingere sempre tutti, non puoi rinchiuderti nella tua bolla per sempre, si aprirà quando sarai pronta e quando lo farà io sarò lì con te"- finisce poi lei, aprendo le braccia permettendomi di fiondarmici dentro come ho sempre fatto negli ultimi due anni.
"Grazie io non so cosa avrei fatto se non-"-mi blocca- "No, non dirlo stai tranquilla, e ti voglio bene anche io e vorrei rimanere così per sempre bla bla bla, ma ora vai a farti una doccia e prepararti, mancano meno di venti minuti a lezione"- rimango con la bocca aperta e gli occhi sbarrati per qualche secondo per poi scoppiare a ridere insieme a lei.
Dopo dieci minuti sono vestita, truccata e anche lavata, ho optato per un jeans a vita alta nero con due strappi alle ginocchia, un maglioncino bordeux, la mia borsa e le mie air max bianche.
Dato che non mi andava di truccarmi, ho messo solo il mascara e un rossetto color nude.
Alla prima ora ho matematica mentre Becky aveva anatomia, l'unico corso diverso, quindi oggi sono da sola o quasi.Entro e la professoressa, noto con grande piacere, non esserci ancora ma noto invece altre persone con cui non ho molto piacere parlare, due di loro si stanno divorando la faccia, lui la sta palpando dappertutto, lei gioca con i suoi capelli e ogni tanto gemono entrambi, faccio finta di niente e mi dirigo velocemente nel primo banco libero che trovo che guarda caso è in prima fila, la fortuna è sempre con me.
Proprio quando credo che non mi abbiano visto delle figure si presentano davanti a me e sono costretta ad alzare lo sguardo quando uno di loro apre bocca per parlare- "Layla ma che piacere - per me no, vorrei dire - non pensavo di trovarti qui e-"- inizia cercando la mia amica con lo sguardo - "Becky non c'è, aveva un altro corso"- spiego ad Erick. "Oh, allora noi andiamo" - afferma quest'ultimo circondano la vita della ragazza affianco a lui.
Ella, come se qualcuno l'avesse interpellata prende la parola- "Ciao Lila"- il suo tono è dispregiativo e schifato- "Mi chiamo Layla, non credo sia così difficile Katherine"-spiego alla ragazza qui, che come risposta mi scoppia a ridere in faccia e così fanno anche Jake e Jade, Paul e Kate sono troppo impegnati a scambiarsi efusioni, mentre Erick fulmina con lo sguardo la ragazza che ha affianco, rivolgendo a me un sorriso di scuse.
Non rispondo impegnata a sentire le oche e il gallo qui a ridere e sono a tanto cosi da strapparle quei capelli che si ritrova in testa, ma la prof mi precede entrando in classe-"Buongiorno ragazzi, io sono la professoressa Harrold, tutti al proprio posto perfavore -dice appoggiando sulla cattedra le sue cose- vi spiego cosa facciamo oggi, faremo ovviamente l'appello, e inizieremo a fare un po di teoria e es-"- continua prima di essere interrotta dalla porta che si apre e un ragazzo entrare da essa, Trevor.
"Scusi il ritardo ho avuto un problema"- dice egli senza alzare lo sguardo massaggiandosi le tempie- "Tranquillo signor Harrison vai a sederti vicino alla signorina Anderson... Layla, vada vicino a lei"- e in quel momento sembra proprio che qualcosa dentro di me si confonda- "Ciao"- miei pensieri vengono interrotti dalla sua voce è acido e scontroso e non sembra neanche lo stesso dell'altra volta, sotto gli occhi ha due borse molto evidenti, sulla faccia ha dei graffi non disinfettati e le mani, poggiate sul banco, non sono meglio, le sue nocche, pur tutte tatuate, sono di un violaceo e anche lì dei graffi evidenti, puzza di fumo e di alcool e non come il profumo piacevole dell'ultima volta.
Rimango immobile davati a lui con gli occhi sbarrati e scioccata dal suo essere così perfetto anche con graffi e borse lunghe chilometri presenti sul suo viso.
I nostri sguardi si cercano, si incontrano e quello che vedo é proprio uguale alla prima volta, ma questa volta più freddo, i suoi occhi sono scuri e non del colore limpido dell'ultima volta, sono rossi.
Non rispondo al suo saluto, mi limito a togliere il mio sguardo dal suo e deglutire forse troppo rumorosamente in quanto egli se ne accorge, mi guarda e poi parla di nuovo- "Ehy che succede, qualcosa non va?"-mi domanda stavolta in tono più gentile e preoccupato.
Rimango scioccata ancora una volta dal suo cambio di umore improvviso, scrollo il capo con convizione e lui in risposta poggia una mano sulla parte basse della mia schiena, ma mi scosto brutalmente balbettando- "Sto bene, grazie"-egli non sembra convinto perciò poggia la mano sopra la mia sotto il mio sguardo, inizia ad andare su e giù, facendomi venire i brividi, come solo lui riusciva fare e in quel momento qualcosa non va, il respiro si fa più veloce, prendo velocemente le mie cose ed esco dalla classe correndo sotto le urla della prof, sbatto la porta e corro per un paio di metri poi mi accovaccio a terra e mille ricordi mi invadono
Poggia le mani sui miei fianchi facendomi rabbrividere
No. non di nuovo, perfavore!
"Sai che sei bellissima vero?"
Basta smettila, mi porto le mani sulla testa e inizio a urlare
"Ti amo tanto", dice facendomi sorridere come una stupida prima di unire le nostra labbra in dolce bacio.
Urlo più forte quando sento due mani grandi sopra le mie, incrocio i suoi occhi è preoccupato mi ha rincorso e ha il respiro affanato, mi sta parlando ma non sento, non capisco, riesco solo a ricordare, è stato tutto uguale alla prima volta, gli stessi lividi, le stesse borse, lo stesso odore, lo stesso shock che ho povato, qualche anno fa davanti a lui.
Sento solo il mio nome, e poi niente nero.
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You're My Essence, I'm Your Heartbeat ✔
Romance🌹 Scuoto la testa cercando di sorridere tra le smorfie causate dal pianto- "Non me ne vado"- sussurro muovendomi di un passo, sgrana gli occhi stringendo di più gli anelli, stringe anche gli occhi contraendo la mascella senza nascondere un singhio...