─ PARTE TREDICI.
Una dolce melodia fu la prima cosa che Taehyung sentì, non appena fece spuntare la sua testa fuori dal bagno.
Jeongguk non aveva risposto ai suoi richiami, così voleva andarlo a controllare.
Dell'acqua scivolò dai suoi capelli bagnati, cadendo sul pavimento di legno. Cercò di non scivolarci.
Taehyung seguì il tono dolce mentre si fece sempre più forte, fino a quando non si fermò davanti la porta della camera da letto.
La sua anima gemella stava rovistando davanti un grande armadio, nella sua stanza.
Il ragazzo sorrise dolcemente, non appena realizzò che Jeongguk era colui che stava intonando quella melodia. Sembrava abbastanza bella.
"Non avrei mai detto che sapessi cantare", disse, spaventando il maggiore, il quale si voltò immediatamente, squadrandolo dalla testa ai piedi senza neanche cercare di nasconderlo.
"Ti avevo detto di chiamarmi...", rispose Jeongguk e il minore alzò le spalle, avvicinandosi a lui. "L'ho fatto, ma non hai risposto. Quindi ho seguito il tuo canto."
"Ma non ho cantato", Taehyung sbuffò, colpendolo lievemente sulla spalla, "Zitto. Sai cosa intendo."
Il maggiore rise e diede alla sua anima gemella i vestiti che avrebbe dovuto indossare. Oh quanto era emozionato di vederlo nei suoi vestiti.
"Grazie", Taehyung sorrise e uscì dalla stanza ancora una volta, chiudendo la porta del bagno, per potersi cambiare.
Jeongguk era così carino nei suoi confronti e il suo cuore perdeva dei battiti con tutto quello che faceva.
Non sapeva se fosse a causa della loro connessione da anima gemelle o perché gli piacesse.
Il ragazzo non era sicuro se avesse potuto innamorarsi di Jeongguk, se fossero stati entrambi umani sulla terra e si fossero conosciuti a scuola.
Ma qualsiasi cosa fosse, gli piaceva. Ovviamente, Taehyung non lo amava ancora. Non si conoscevano abbastanza per quello, ma entrambi provavano dell'attrazione nei confronti dell'altro.
I loro tocchi li facevano impazzire, mandavano sempre una sensazione di formicolio lungo i loro corpi.
Quando si guardavano negli occhi, sembrava come se il loro mondo si trovasse proprio di fronte a loro.
La persona che li conosceva meglio di loro stessi, anche se non era vero. Ma così sembrava.
Qualcosa si trovava in mezzo a loro e li spingeva sempre l'uno contro l'altro, ma le loro menti - o meglio, la mente di Taehyung - continuava a dirgli quanto poco sapeva della sua anima gemella.
In realtà non sapeva quasi niente di Jeongguk.
Tutto ciò che gli aveva detto era il suo nome, Jeon Jeongguk.
La sua età, diciannove.
Il suo rango, blu.E conosceva i suoi genitori o suo padre e suo marito, Kim Namjoon e Kim Seokjin. Era un principe ed era ricco.
Taehyung aveva conosciuto i suoi amici, Hoseok, Yoongi e Jimin.
Ma cos'altro sapeva di lui?
Gli piaceva allenarsi, era quello che aveva notato quando Jeongguk stava facendo i push-ups nella sua stanza, quando si trovavano ancora sulla Terra. Ed era chiaramente visibile dai suoi addominali.Probabilmente, al ragazzo dal rango blu piaceva cantare, ricordando di averlo sentito intonare una melodia prima.
Ma qualcos'altro?
Non c'era niente che sapeva di lui e quello lo metteva leggermente a disagio.
Se erano anime gemelle, dovevano conoscere più l'uno dell'altro, giusto?
Ovviamente, i due l'avevano appena scoperto e tutto quello che Taehyung voleva era baciarlo e coccolarlo. Non l'avrebbe fatto però, fino a quando non avrebbe saputo di più sul maggiore.
Il ragazzo voleva conoscere meglio la sua anima gemella.
Se avessero dovuto trascorrere la loro vita insieme per sempre, avrebbero dovuto sapere di più sul loro conto e sentirsi a loro agio.
Anche se erano già a loro agio, quest'unica cosa continuava a fermare Taehyung. Non sapeva molto su Jeongguk, non quanto avrebbe voluto.
Ma avrebbero potuto cambiarlo. Era solo questione di tempo.
"Tae? Sei pronto?", Jeongguk bussò alla porta e l'altro mugolò, aprendo la porta per uscire dal bagno.
Stava indossando un maglione largo e nero, che aveva divorato le sue forme e che gli arrivava a metà coscia.
Jeongguk gli aveva prestato anche un paio di pantaloni, ma erano troppo larghi per lui e non gli restavano in vita, perciò scelse di indossare solamente il maglione e i boxer.
"Sei... carino", disse l'uomo dal rango blu, il che causò un rossore sparso per le guance di Taehyung, mentre faceva sparire le sue mani dentro le maniche del maglione. "Grazie."
"Vieni. Ti mostro la camera", Jeongguk si allontanò, ma il minore fu veloce a raggiungerlo. Prese una delle mani della sua anima gemella tra le proprie, la sensazione di formicolio scorse nei loro corpi ancora una volta.
Un dolce sorriso si formò sulle labbra di Jeongguk, mentre aprì la porta della camera degli ospiti, rivelando una stanza di lusso con all'interno un grande letto.
"Whoa...", esclamò Taehyung, guardandosi intorno, mentre osservava le decorazioni e i dipinti.
"Spero che ti piaccia." La sua anima gemella disse e il ragazzo annuì felice. "Bene. Ti lascerò dormire ora. Se hai bisogno di qualsiasi cosa, la mia stanza si trova giusto dall'altra parte del corridoio."
Jeongguk chiuse la porta e se ne andò, lasciando il ragazzo solo nella stanza.
Una sensazione di vuoto si fece spazio nel petto di Taehyung mentre si sdraiò sul letto soffice, girando su se stesso e cercando di trovare una posizione comoda.
Voleva le coccole.
Ma Taehyung non poteva semplicemente andare nella stanza di Jeongguk e chiedergli di poter dormire nel suo stesso letto, così che si potessero coccolare. Sarebbe stato strano. Giusto?
Con un leggero sospiro, chiuse gli occhi ancora una volta, cercando di dormire.
Un'ora passò. E un'altra. E un'altra ancora.
La mezzanotte era passata da un po' e nessun suono poteva essere udito nell'intera dimora, fatta eccezione per Taehyung che continuava a rigirarsi nel letto.
Era stanco e voleva dormire, ma non ci riusciva.
I suoi piedi toccarono il pavimento freddo e camminò fuori dalla sua stanza, cercando di trovare quella di Jeongguk, mentre apriva ogni singola porta.
Finalmente aprì quella giusta, rivelando una camera da letto oscura, una figura dormiente sdraiata nel letto al centro della stanza.
Con passi leggeri, si avvicinò al letto e strisciò accanto a Jeongguk, mentre sollevò le coperte sul suo corpo.
Il vuoto dentro di lui scomparve e fu sostituito da una sensazione piacevole, non appena si rifugiò nel petto della sua anima gemella.
Un braccio muscoloso circondò all'improvviso i suoi fianchi, portandolo più vicino a sé e facendolo sorridere leggermente.
La stanchezza ebbe la meglio su di lui dopotutto e si addormentò velocemente nell'abbraccio di Jeongguk.
STAI LEGGENDO
cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓
Fanfiction𝓐𝓤 | dove Kim Taehyung è ossessionato dallo spazio e dai suoi pianeti. E se incontrasse un uomo ferito, che non sembra essere della Terra? questa è solo una traduzione! i crediti della storia originale appartengono a ➛ @JJKMONO che mi ha gentilme...