Capitolo primo.

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Mi capita spesso di pensare alla mia vita da principessa, una vita così noiosa. È triste. ''È quindi questo il mio destino?'' penso. ''Non varró mai nulla in questa breve vita?'' Quanto avrei voluto essere una comune persona, invece no, il destino ha voluto che io vivessi una vita di soprusi, negazioni, privazioni. ''Cosa ne sarà di me, dopo questo grande passo che sto per compiere? Cosa cambierá in me? Cosa dovrò cambiare per forza?'' A queste domande non so rispondermi, e forse nemmeno voglio delle risposte. Ho paura per quello che sta per succedere? No. Sono solo una povera anima che vaga nel nulla triste e sconsolata.

Sospirai, alzandomi dalla sedia su cui ero seduta. Mi avviccinai alla finestra e sporsi il viso in avanti, poggiando una mano sul vetro. Diedi uno sguardo veloce al ''panorama'' che mi appariva davanti, fatto di case e botteghe, per poi abbassarlo verso il basso. Notai i cavalli reali pronti per essere cavalcati, un leggero sorriso mi apparve sul viso. Era sicuramente opera di James, lo stalliere reale. Infatti eccolo lí che arrivava, striiando per un ultima volta la coda di un cavallo. James oltre ad essere lo stalliere reale era anche un mio amico, hum, forse un migliore amico. Era l'unica persona del palazzo con cui avevo stretto contatti, quando non ero impegnata passavo del tempo con lui. Non avevo nessuno con cui parlare, le cameriere inoltre non avevano mai nulla da dire. Tranne una, forse. Marisol, al servizio di mia madre e segreta cotta di James, con lei parlavo a volte, è una persona socievole. Beh, come si è potuto notare ho veramente tanti amici. So che in fondo non dovrei lamentarmi, tutti vorrebbero la vita che ho io, ma credetemi, io ho le mie ragioni per lamentarmi.

<<Vostra madre, la regina, vi attende signorina Rose.>>

Questa è una di quelle.

Una delle cameriere reali mi distolse dai miei pensieri riportandomi al mondo reale. Annuí svogliatamente e le feci cenno di andare, lei si inchinó ed uscì poi dalla stanza. Mi avviai verso la porta, sitemandomi la gonna, per poi uscire dalla mia camera e ritrovarmi in uno dei corridoi. Feci qualche rampa di scale e svoltai un paio di volte, prima di arrivare nella sala del trono, dove i miei genitori ricevevano i sudditi e dove si facevano feste e quant altro. Mi fermai prima di entrare, immagginando giá il discorso che mi avrebbe fatto mia madre. Esitai un momento, per poi alla fine aprire il grande portone, trovando ai miei piedi un lungo tappeto rosso. 

<<Buon giorno, mia cara>> Squittí mia madre.

<<A voi, madre.>>

Camminai verso di lei, questa mattina era sola, mio padre probabilmente si stava occuppando di qualche faccenda reale.

<<Schiena dritta.>>

Mi irrigidi e feci come mi aveva ordinato. Sbuffai mentalmente e la raggiunsi, inchinandomi davanti a lei.

Incredibile cosa dovevo fare perfino davanti a mia madre.

<<Immagino che tu sia emozionata per quello che sta per accadere>>

Annuí, falsamente.

<<Noi siamo molto orgogliosi di te, tutto il regno lo è.>>

Mi sorrise, ed io ricambiai il sorriso nervosamente.

<<Manca così poco al tuo primo incontro con il principe Nicolas, non vediamo l'ora di vedervi insieme>>

Congiunse le mani e se le porto accanto al viso, sorridendo ancor di più. Questa situazione era cosí, opprimente. Sorrisi anche io, cercando qualcosa di sensato da dire, ma l'unica cosa che riuscí a fare era annuire.

<<Voglio che tu domani sia la piú bella fanciulla che il principe Nicolas abbia mai visto>>

Tenne lo sguardo fermo su di me, mentre continuava a sorridere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 18, 2015 ⏰

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