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Jacob pov

Appena mi ricordai chi fosse andai subito in camera usando la scusa del "prendere la chitarra" e mi chiusi in camera guardando il vuoto "Sangyeon... Quel Lee Sangyeon è davanti a me? Che ci fa qua? Perché ancora non mi dice nulla del fatto che mi conosce?!" rimasi perplesso continuando a pensare a lui "magari mi sto sbagliando... Sto perdendo troppo tempo devo andare da lui" presi la mia chitarra e un'altra che usavo per i miei allievi e uscii dalla camera andando da lui, gli diedi la chitarra e sorrise dicendomi un grazie sottovoce. Ah cavoli non è cambiato è ancora timido che carino

"allora sangyeon... Sai qualcosa? Qualche accordo base o non so"

Gli chiesi appoggiando nello stesso momento la chitarra nelle mie gambe e il mento su essa, quando annuii felicemente come quando chiedi a un bambino cosa sa fare.

"so gli accordi base e... Diciamo che me la cavo però vorrei migliorare non sono ancora molto bravo"

Gli feci uno dei miei migliori sorrisi e lo notai guardarmi negli occhi, mi bloccai, non riuscivo a parlare vedendo i suoi occhi che brillavano: scuri come un buco nero ma pieni di felicità sconosciuta, dal taglio sottile e dolce che ti rincuorano con uno sguardo.

"ehm... Jacob?"

A quella parola detta da lui mi sbloccai ma che ti succede Jacob? Tra poco tornerà Kevin da lavoro e tu sei ancora qua a perdere tempo

Guardai in basso mordendomi il labbro.

"Sangyeon possiamo fare un altro giorno? Non mi sento bene"

Lo vidi sobbalzare e si avvicinò per mettere una mano nella fronte mentre disse con le labbra un po imbronciate "non sei caldo... Cosa hai?" a quella domanda non sapevo che rispondere e tolsi la sua mano di scatto alzandomi "m-mi gira un po la testa, scusami davvero recupereremo domani" cercai di sembrare tranquillo e lui annuii "va bene... Prenditi cura di te, e comunque dovresti chiamarmi hyung" disse poi ridacchiando come se lo stesse facendo per rendermi felice e wow come ci è riuscito, non credo di aver mai visto qualcosa di così bello nella mia vita.

Uscii di casa e mi buttai nel divano guardando il soffitto, mi girai per controllare l'orario. Erano 4:15. Kevin sarebbe dovuto uscire da lavoro proprio in quel momento, speravo facesse il prima possibile mentre nella mia mente continuavo a pensare a perché avevo ancora quella sensazione strana dentro di me.

guitar lessons -Sangcob-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora