I'm your filter

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Sapete quando una persona mostra due lati completamente differenti di sé in situazioni differenti e di fronte a persone diverse? Ecco, questo è il riassunto di com'è il mio fidanzato, Park Jimin, membro di uno dei boy group coreani più conosciuti in tutto il mondo, che di fronte ai suoi compagni, o fratelli come ama chiamarli, e a chiunque si atteggia in un modo mentre quando siamo soli sembra una persona totalmente differente.

Vi spiego meglio. Quando è in presenza di qualcuno, chiunque esso sia, fa la parte del fidanzato perfetto (quello che è), premuroso, dolce, generoso, affettuoso, quasi innocente, insomma il fidanzato che tutte le ragazze desidererebbero, mentre quando siamo solamente io e lui sembra quasi trasformarsi, è un grandissimo pervertito, che parla spesso per doppi sensi, e sembra avere sempre l'ormone a mille se non di più.

La mia famiglia ha organizzato un pranzo per passare del tempo insieme e mi ha invitato insieme ai miei amici e amiche, inclusi i ragazzi. Eravamo al dormitorio che ci stavamo preparando, siccome era gennaio ho deciso di mettermi un pantalone nero stretto a vita alta, una camicia a maniche lunghe azzurra infilata al suo interno, il tutto chiuso con una giacca di similpelle nera e un paio di stivali alti neri. Ho richiamato gli altri più volte in quanto dovevamo andare ed eravamo già in ritardo, il primo ad arrivare da me è stato proprio Jimin, mi si è avvicinato, mi ha lasciato un bacio sulla guancia e mi ha sussurrato:

«Sei davvero sexy vestita così jagi. Non immagini nemmeno cosa ti farei.»

Mi sono venuti i brividi e mi sono cominciata ad eccitare, questo è l'effetto che aveva su di me, nonostante il suo lato pervertito alle volte sia quasi asfissiante, non sapevo resistergli, ho deglutito pesantemente e mi sono scostata di poco da lui, mi ero ripromessa che quel giorno non avrei ceduto. In poco tempo anche gli altri ci hanno raggiunto e siamo partiti rapidamente verso il luogo che mi aveva indicato mia madre; nel giro di una mezz'oretta siamo giunti in un edificio enorme, siamo entrati e ci siamo trovati davanti proprio mia madre che ci ha accolto con un immenso e caloroso sorriso, soprattutto Jimin, dire che lo ama è un eufemismo. Ho salutato tutti e mi sono fermata a parlare con i miei amici, successivamente sono tornata dai ragazzi e ho parlato con loro, del più e del meno, alle volte anche del lavoro, e tra un discorso e l'altro mi hanno fatto i complimenti per l'abbigliamento. Stavo ridendo di gusto con il gruppo quando Jimin, il quale non ho visto da quando eravamo giunti lì, si è intromesso nella discussione e ha detto a tutti:

«Avrei bisogno di Y/N un attimino, è una questione urgente. Posso rubarvela per un secondo?»

I ragazzi hanno annuito e, con le dita intrecciate alle dita di Jimin, ci siamo diretti verso una delle molteplici stanze vuote di quell'immenso edificio, siamo entrati e Jimin ha chiuso la porta a chiave, in quel momento ho capito subito quale fosse il suo intento, infatti in men che non si dica mi ha raggiunto e ha cominciato a baciarmi con foga e trasporto, uno dei suoi baci passionali che tanto amo, stava lentamente scendendo verso il collo e io stavo lentamente cedendo ma mi ripresi e lo allontanai quel poco che bastava per dirgli:

«No Jimin, oggi no. Non possiamo sempre arrivare a soddisfare i tuoi piaceri e le tue perversioni.»

Lui mi ha guardato confuso e mi ha detto:

«Ho per caso fatto o detto qualcosa di sbagliato?»

Io l'ho guardato negli occhi e gli ho detto:

«No Jimin, ma ogni volta che finiamo per essere solamente io e te terminiamo sempre a letto perché sembra quasi che tu sia un adolescente in calore. Si può sapere che cos'hai? Hai davvero così tanto bisogno di farlo ogni giorno? Alle volte mi sento come fossi un giocattolo che viene preso solamente per soddisfare i bisogni e i piaceri del suo "padrone".»

I'm your filter [Jimin x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora