Al primo freddo

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Ogni volta che sentiva freddo, si infilava nel suo letto. Anche solo per dormirgli a fianco, l'altro si accorgeva di lui solo la mattina, al risveglio. Il più delle volte però rimanevano svegli tutti e due.
Era un gioco, per loro.
Un gioco strano.
Un Gioco proibito.
E loro ci giocavano per disperazione.
Per sfuggire alla freddezza del mondo che li circondava.
Naruto in particolare amava quando Sasuke lo riscaldava. Le anime fredde sono sempre dentro corpi caldissimi. L'anima di Sasuke era sempre stata gelida, ma non abbastanza per non innamorarsi di quel giovane chiamato Naruto, biondo, vivace anche se adulto, mai rassegnato, ancora desideroso di cambiare il mondo.
Sasuke gli voleva bene.
Naruto lo lasciava fare. Si lasciava andare, si lasciava possedere. Le coccole erano la cosa che amava di più. Le coccole e le carezze.
Capitava poi che queste diventassero particolarmente intime. Arrivarono, in qualche caso, anche alla masturbazione reciproca. Ma non trovarono mai il coraggio di fare l'amore. Come la prima volta che si erano incontrati: lo vollero tanto, ma non ci riuscirono. Per tutti e due andava bene così. Si torturavano di piacere a vicenda, con le mani, e questo bastava.
Erano dei momenti silenziosi, fatti di strilli soffocati, gemiti, nomi e brevi parole come "amore..." e "Ti prego...".
Erano momenti che incominciavano al primo freddo e andavano avanti fin quando il calore non tornava a farla da padrone.

FINE

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