CAPITOLO 1

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Cos'è 'sta roba qui? Forse devo moltiplicare 8 con 345.
E adesso?

Fisso la verifica di geometria cercando di capirci qualcosa. Niente. NADA DE NADA.
Rassegnata mi metto a guardare fuori dalla finestra. Al centro del cortile della nostra scuola c'è un grande albero. Un quercia enorme che sarà lì da ormai tutta una vita. A New York oggi c'è molta aria, e l'albero sembra quasi che danzi assecondando i passi del vento. Suona la campanella e consegno il test praticamente in bianco. Sbuffo ed esco dall'aula e vado verso il mio armadietto per prendere il libro di storia per l'ultima ora.
Mi cade l'occhio su una fotografia e non posso fare a meno di provare nostalgia di quell'estate. I miei genitori, io, mia sorella minore Samantha e mio fratello maggiore Joe eravamo andati sulle Dolomiti e avevamo passato una vacanza che sembrò... Perfetta.

Lo squillo della campana mi fa tornare alla realtà ed entro nella classe di storia. Un ragazzo prende posto accanto a me, ma non ci faccio caso. Inizia la lezione e dopo 15 minuti non ne posso già più e mi metto a fissare il cielo.
Nonostante il vento oggi sembra essere una bella giornata.
" Skylynn Johnson!"
Oh, è il mio nome.
" il cortile é più interessante della lezione? Suppongo che allora sappia già tutto, mi può dire allora la data in cui iniziò questa guerra?" Sbotta il professor Cooper infastidito.

Merda. Bastardo di un professore.
Non sapendo cosa rispondere guardo alla lavagna per vedere se ha scritto qualcosa ma con delusione non trovo niente che mi possa aiutare a salvarmi il culo.
" 1974 " bisbiglia il tipo accanto a me.
"1974" dico io.
Il professor Cooper mi guarda con diffidenza, ma non dice niente e torna a spiegare.
Mi giro verso il mio compagno di banco e sussurro un 'grazie. '
Il ragazzo mi fa un cenno con la testa e torna a prendere appunti.
Appena suona la campanella gli alunni escono dall'aula felici che anche quel giorno sia finito.
Come biasimarli?

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" ciao tesoro." Urla mia madre appena mi sente entrare in casa.
" ciao." Urlo a mia volta.
Vado in cucina per prendere un biscotto. Mia madre sta scribacchiando qualcosa su un pezzetto di carta, e mia sorella sta mangiando del gelato.
" ciao Sam" la saluto.
"Hey".
Samantha, come ho già detto, è mia sorella minore. Io ho 16 anni, lei 14. Ha i capelli biondi come me, ma a differenza dei miei che sono lunghi, i suoi sono tagliati a caschetto che le incornicia perfettamente il viso.
" sta sera siamo fuori a cena. Andiamo in un ristorante con dei colleghi di lavoro di tuo padre. " dice mia madre.
Annuisco e vado di sopra a fare un po' di compiti. Almeno, a provarci.

//// SPAZIO AUTRICE ////
Ciao!
Questo capitolo non é un granché lo so, ma sono le prime parti e non succede molto all'inizio.
Comunque, spero di avervi fatto un buona impressione e che il primo capitolo vi piaccia.
Fatemelo sapere commentando e votando.
Grazie
❤️

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⏰ Last updated: Jan 19, 2015 ⏰

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