CAP.26 - QUANDO LA REALTA' SUPERA IL SOGNO

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"cosa pensi che non ti dico?"

"quando inizio a parlare seriamente sembra sempre che ti dia fastidio"

"perché non voglio"

"e perché non vuoi?"

"perché non mi sento a mio agio"

"ok, me ne parlerai quando vorrai"

Mi giro e poso un bacio sulle sue labbra.

"perché ti interessa tanto sapere cosa mi frulla nella testa?"

"perché mi interessa"

"diciamo che non credo più nelle relazioni, nei sentimenti e nel rispetto reciproco. Oggi le persone sono mosse dal nulla e a me questo non piace, quindi non credo più alle parole ma solo ai fatti. Credo solo a chi resta" ho detto tutto e non ho detto niente ma non ho la forza di raccontare di più.

Sono in una bolla, solo io e Jungkook, e non ho voglia di pensare a chi e come ho sofferto. Non adesso.

"ok, lo posso capire" e mi abbraccia ancora di più.

All'improvviso sento la stanchezza prendere il sopravvento, credo che non durerò ancora molto.

"domani che impegni hai?" gli chiedo.

"abbiamo delle riunioni e poi le prove"

"ok, allora vado via presto, dopo imposto la sveglia cosi non ti disturbo"

"non mi disturbi, anzi, puoi restare qui se vuoi"

"ma senza di te cosa ci resto a fare? Raggiungo le mie amiche"

"e mi penserai?"

Mi giro e mi metto di fronte a lui e fisso i suoi occhi. Prendo il suo viso tra le mani e poso un bacio sulle sue labbra.

"non esiste un giorno in cui io non pensi a te"

"ma adesso è tutto diverso"

"è solo meglio"

"perché anch'io penso a te"

Il mio cuore si è letteralmente sciolto.

E mi rivolge il sorriso più bello che abbia mai visto.

Usciamo dalla vasca e mi avvolge in un enorme asciugamano.

Asciugo leggermente i capelli e lui resta con me per tutto il tempo. Mi giro e inizio ad asciugarli anche a lui.

"non tagliarli mai, ti adoro con questa lunghezza"

Usciamo dal bagno e cerco di capire cosa posso indossare per dormire.

"mi presti una maglietta?"

"peccato, speravo volessi dormire nuda"

"e poi mi faresti dormire?"

"non credo"

"ecco, io però ho troppo sonno. Stamattina mi hai svegliato che dormivo da 1 ora."

"cosa vuoi mettere?"

"una shirt e uno slip andranno benissimo"

Prende dal cassetto una shirt bianca e uno slip sempre bianco.

"calvin klein?"

"si, uso solo quelle"

"lo sapevo"

"una cosa da army?"

"si, da army malate di te" mi si avvicina e mi abbraccia.

"sei malata di me?"

"non si era ancora capito?"

"le ho viste le army malate e ti assicuro che fanno ben altro"

"sono malate ad altri livelli"

"quelli brutti"

Ci mettiamo finalmente a letto e mi accoccolo tra le sue braccia.

Mi bacia e non so descrivere come mi sento, forse è cosi che ci si sente quando si realizza un sogno.

E il mio si sta realizzando in questi precisi momenti che sto trascorrendo con lui.

"volevo ringraziarti, prima non riuscivo ad esprimermi"

"per cosa?"

"per decalcomania, per avermela fatta ascoltare. La porterò sempre nel cuore anche se era già lì"

"ne sono felice"

E mentre accarezza i miei capelli, mi stringe sempre di più e pian piano ci addormentiamo

"buonanotte"

"buonanotte piccola"



Nota autrice

Il momento che hanno vissuto li ha sicuramente avvicinati. Ma si scotteranno?



Il mio sogno di nome JeonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora