Una completa estranea

Fine (?)

Non era possibile.
Quella scena l'avevo già vissuta, qualche mese prima.

Ma questa volta... Non pensavo fosse possibile.

Indietreggiai per paura. Paura di non so cosa.

Mi diedi un pizzicotto, per capire se stessi sognando. Ma ero sveglia.

"Ciao Andrea"

Non sentivo questa voce da una settimana.

"Tu eri morto"
Scoppiai a piangere
"Tu eri morto, non ti muovevi!"

Liam era davanti a me, VIVO.

"Tu, ora spieghi. Non puoi dire che qualcuno ti ha detto che dovevi fingerti morto, perché io c'ero. Matt ti ha colpito!"

Piangevo a dirotto. Lui venne verso di me e mi abbracciò. Mi sentivo una bambina, ma non mi importava.

Piangeva anche lui.

"Sono andato prima da Kira, poi da Malia e poi da tutti gli altri." cominciò a spiegare.
"Tutti mi hanno detto che mi hai dato le lacrime e hai chiamato un'ambulanza. Quando l'ambulanza è arrivata, un'infermiera mi ha collegato ad un elettrocardiogramma. Avevo un battito leggerissimo, che non poteva essere percepito...

...Quando sono arrivato in ospedale, la signora McCall ha capito che in corpo avevo un liquido strano e, riconoscendo le lacrime, ha chiamato tuo padre. Lui è venuto in ospedale un paio di volte per assicurarsi che le lacrime non facessero l'effetto contrario, ovvero uccidermi. Dopo cinque giorni di coma, mi sono svegliato e tu sei stato il mio primo pensiero."

Io non potevo crederci. Le lacrime avevano funzionato. Lo baciai.

Mi mancavano troppo le sue labbra. Intorno a noi sentii un applauso.

Erano tutti li. I miei amici, il signor Stilinski, la signora McCall e mio padre.

Mi rivolsi a Stiles.

"Tu lo sapevi."
"Si. Non ti ho detto niente perché tuo padre me lo aveva imposto"

Anche mio padre lo sapeva.

"Papi, perché non me l'hai detto?"
"Non sapevo se si sarebbe svegliato o no. Se fosse morto ci saresti stata molto peggio. Per fortuna è andato tutto bene"

Abbracciai tutti, uno dopo l'altro.

Passai i giorni seguenti con Liam, non mi staccavo da lui.