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La stanza buia illuminata solo da un raggio di sole.
Le sue labbra che si muovono pericolosamente sulle mie provocandomi un senso di piacere.
Le sue mani che vagano per il mio corpo.
I miei morsi sul suo collo.
I nostri respiri spezzati e i nostri fiati corti.
Siamo chiusi dentro ad uno stanzino completamente a caso da un quarto d'ora più o meno.
"Williams" mi chiama e mette a me con le spalle al muro, guardo il suo viso leggermente illuminato. L'acciaio che ha negli occhi è stranamente vivo come quel ghigno che ha sul viso.
"Mh?" mugugno
"Ricordi quello che ti dissi nelle cucine?" mi chiede, ha il respiro corto e il suo tono di voce è quasi come provocatorio.
"Il 'non bacerei mai delle labbra come le tue'?" imito la sua voce e lui ridacchia facendomi ammiccare una risata.
Non bacerei mai delle labbra come le tue.
E adesso siamo qui a chiuderci lontani da tutti gli altri plebei a sbaciucchiarsi e a volte anche a toccarci.
"Era una tremenda bugia" dice, la sua voce è calda e sento la sua erezione sulle mie gambe.
Con un ginocchio mi allarga le gambe mentre continua a baciarmi e passa le sue mani gelate dentro alla mia felpa nera.
Mi accarezza la pelle provocandomi i brividi a causa delle sue mani come il ghiaccio, mi accarezza la schiena scendendo fino al culo per poi stringerlo.
Mi alzo in punta di piedi e gli passo la mano sotto al maglione, accarezzandogli ogni centimetro di pelle che ha sul petto. Si avvinghia al mio collo succhiandolo e mordendolo selvaggiamente.
Gemo alla presa dei suoi denti sulla mia carne.
Gli graffio la schiena facendolo ghignare sulle mie labbra e gli stringo esse con i denti facendolo gemere di poco.
Le sue mani sono ancora sotto alla mia felpa e adesso sono ferme sui gancetti del reggiseno, gli guardo il viso. Lo spera.
Spera di vedermi nella mia nudità mentre si ammira a guardarmi, spera di guardare il mio seno per poi toccarlo.
"Avanti toglilo" mi ripete mio padre
Sono nuda davanti al suo specchio mentre lui mi ripete di non sentirmi in soggezione davanti ad un uomo più grande.
Peccato che lo stesso uomo sia lui stesso.
Mi slaccio il reggiseno e lui mi butta sul letto picchiandomi.
"Dovevi toglierlo prima".
Mi blocco, il respiro pesante e gli occhi sgranati.
"Non ti azzardare Malfoy" tono acido, cattivo e rabbioso. In realtà ho solo paura.
"Ma che cazzo ti prende Williams" mi dice staccandosi dal mio corpo, d'un tratto non sento più il suo calore e come me, è ritornato ad essere gelido come il ghiaccio.
"Non puoi avere tutto e subito. Devi sudare per vedermi nuda, non sono una delle tue tante puttanelle" voce ferma e decisa.
Mi stringo la coda e me ne vado lasciandolo da solo nei suoi mille complessi sul da farsi.
Scusa Malfoy, ho solo paura.

Draco pov.
Si è staccata da me facendomi sentire di nuovo freddo, facendomi venire di nuovo le paranoie su tutto.
Su di Lui, sul mio futuro e sulla mia famiglia.
Perché se c'è lei tutte queste cose brutte me le dimentico?
Odio sapere che nel mio orgoglio so di aver bisogno di lei nella mia vita, non so esattamente per cosa e non so esattamente nemmeno perché lei.
Non so nemmeno se questa sia la verità.
Hanno preso mio padre e adesso mia madre a casa mia è sola, senza un uomo accanto a lei, solo circondata da i mangia-morte.
Mi passo una mano tra i capelli ed esco sbattendo la porta, ho bisogno di vederla, ho bisogno del calore di mia madre.
Vorresti tornare a casa?
Si.
Voglio tornare anche solo per un giorno a casa mia, lontano da questa scuola e lontano da i miei problemi.
Lontano anche da lei.
Lei si può andare a farsi fottere.
Volevo scoparla in quello stanzino, è vero, ma non vedo perché lei dovrebbe essere così speciale da essere seguita da me quando è stata lei a scappare.
L'hai detto tu, hai bisogno di lei.
Imparerò a stare da solo come ho fatto in questi anni, la solitudine non mi spaventa più ormai. In questo momento sono spaventato solo da Lui.
Chiudo gli occhi. Vedo il suo viso preoccupato e felice allo stesso tempo, è sporca forse di terra mentre sorride. Ha i capelli ancora più lunghi e spettinati. Io anche sono sporco, indosso un mio completo nero mentre ho anche io i capelli spettinati.
In questa veduta sicuramente non abbiamo scopato, ci deve essere qualcosa di brutto sotto.
Scaccio via questi pensieri, mi sto facendo prendere dalla paura e dalle paranoie.
Stasera parto per andare da mia madre.
"Professor Piton" voce monocorda, distaccata.
"Potrei parlare un secondo?" l'uomo si alza e mi viene in contro facendomi strada nel suo ufficio.
"Di cosa hai bisogno Draco" mi dice, non me lo chiede e il suo tono di voce è come sempre scocciato. Irritante.
"Un permesso, stasera voglio partire per andare da mia madre"
"A casa mia." Sussurro quasi.
Lui suppongo sa che il Signore Oscuro è tornato, e penso che sa anche che hanno preso mio padre.
"Sai quello che sta succedendo a casa tua Draco. Non mi sembra un buon momento per andarci" mi dice con lo sguardo perso nel vuoto.
Mia madre ha bisogno di me, e io ci andrò pur scappando da questa stupida scuola.
"Non ha capito. Non era una richiesta, a me serve quel permesso."
"Mia madre è sola con interi mangia-morte al castello, senza un uomo al suo fianco. Voglio vedere se sta bene."
"Partirò stasera stessa, nella tarda serata di domani sarò di ritorno."
Non lascio fuor uscire le mie emozioni, il tono è basso e la mia voce finge di essere calma anche se ci riesce. Piton annuisce e mi firma il permesso.
Esco dalla stanza e vado in camera mia, prendo una pergamena e una piuma e scrivo una lettera destinata a casa Malfoy.

"Madre partirò stasera stessa, vengo a trovarti."

Metto la pergamena piegata in bocca al gufo e lo lascio volare via.
Mi stendo sul letto ancora disfatto e chiudo gli occhi. Lei che piange.

Emily pov.
"Hai sentito cosa farà Malfoy?" mi chiede Hermione, scuoto la testa in segno di negazione.
Sicuramente ha chiesto ad una ragazza a caso di scopare, un professore se ne accorto e l'ha messo in punizione. Rido alla scena.
"Che cosa farà?" le chiedo con la testa sui libri.
"Stasera partirà per andare da sua madre, a casa sua."
"E si dice che ci sia.. anche.." sussurra quasi.
Sgrano gli occhi.
"Il Signore Oscuro" gli dico, lei annuisce.
Non può andarci, non può farlo.
Se ci andrà Draco sarà un mangia-morte costretto senza che nemmeno lui vuole.
Chiudo i libri e li butto in borsa, saluto Hermione con un cenno di testa e mi incammino per i corridoi della biblioteca.
Devo parlargli.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora