Capitolo dieci

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Non appena sono dentro non aspetto ad avvicinarmi a lei lentamente, appena sono davanti a lei alzo la testa guardandola e senza pensarci le tiro uno schiaffo" non ho intenzione di perdere tempo, sono qui per Amelia,la mia Amelia quindi se vuoi iniziare a dire ciò che sai mi farebbe piacere" lei cambia espressione e mi guarda seria"mi dispiace deluderti ma non mi ricordo di te, ma solo del tipo con il braccio di ferro. Ho una sensazione strana quando ti guardo ma non ricordo nulla" mi dice mentre sposta il suo sguardo da me al vetro che ci separar dagli altri"di cosa stai parlando?" le chiedo iniziando a sentire le mie gambe tremare " lui era un detenuto insieme a me, e quando mi stavano portando in una stanza per torturarmi lui non ha fatto nulla, ricordo il suo volto e una chitarra, questo è tutto quello che so."mi risponde abbassando lo sguardo e il tono di voce"Sono confusa e ho bisogno di capire chi sono e chi ero, e mi dispiace non ricordarmi di te" dice in fine mentre le lacrime le segnano le guance, guardando dall'altra parte del vetro noto Bucky uscire dalla stanza a passo svelto,prima di seguirlo la guardo un ultima volta e le asciugo velocemente le lacrime" non preoccuparti ricorderai" le dico con un tono freddo prima di uscire. Esco dalla stanza dove poco prima stavo parlando con la mia migliore amica che credevo morta, nel uscire dalla stanza noto la porta chiudersi e la figura di bucky scomparire dietro essa, velocemente afferro la maniglia della porta e la apro e mostrando a tutti la figura di bucky che velocemente si dirige verso l'ascensore, ma prima che potessi entrare nell'ascensore insieme a lui le porte si chiudono lasciandomi da sola nel corridoio a pensare a cosa sia appena successo. sento una strana sensazione partire dalla pancia ed è come se avessi un buco nero nel mio stomaco. Non posso più rimanere qui, è il primo pensiero logico che mi viene, ormai si sta ripetendo nella mia testa come fosse un disco rotto. non posso più rimanere qui. appena la luce dell'ascensore indica che è libero non aspetto a schiacciare il pulsante con il mio indice che come la mia mano continua a tremare. Non posso rimanere qui. La testa inizia a far male e mi sembra che stia per scoppiare da un momento all'altro, le porte del ascensore si aprono lentamente e senza rifletterci non aspetto neanche che le porte si aprano completamente che mi infilo nell'ascensore.

Mentre sono bloccata qui cerco di calmarmi iniziando a massaggiare le tempie con le mani, che non hanno smesso di tremare. Potrei solo pensare ad altro, anzi ho bisogno di stare via per un po', magari potrei fare un viaggio.. dio ma cosa dico, lei ha bisogno di me non posso andare via.

I piani del ascensore continuano a salire, così come il mio panico , dopo tutto questo tempo sento di dover andare da lei e abbracciarla per potermi calmare ma non posso, lei non si ricorda di me.. e potrebbe non ricordarmi mai più. I numeri dei piani sullo schermo del ascensore si fermano e non appena mi rimetto in piedi sistemandomi i vestiti noto che davanti alle porte del ascensore, ormai aperte, c'è la figura di Fury che mi osserva con le braccia conserte; "era per questo che non volevo che tu lo sapessi" mi dice facendomi cenno con la mano di seguirlo " ho bisogno di parlare signorina, magari in un luogo più riservato" con ancora la strana sensazione inizio a seguirlo verso l'uscita dell'edificio, appena siamo fuori la luce dei raggi solari mi acceca e non vedo nulla per qualche secondo e mentre continuo a camminare dietro la figura di Fury.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 23, 2020 ⏰

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