CAP.47 - NOSTALGIA

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Usciamo dal bagno e le ragazze sono sveglie, quasi tutte.

"ma c'è anche Kookie con te. Buongiorno" ci dice Manu

Ricambiamo il buongiorno e senza staccarci, mano nella mano andiamo in cucina.

Facciamo colazione e non riusciamo a dire una parola.

Dal canto mio sono felice ma sono anche preoccupata per quello che sarà, il tempo sta passando e la partenza si avvicina.

"a cosa pensi?" gli chiedo

"che vorrei svegliarmi cosi tutti i giorni"

"sono sicura che prima o poi potrai avere una vita normale, farti una famiglia, diventare padre" e nello stesso istante in cui pronuncio quelle parole, il cuore inizia a farmi male.

"che dici?" mi chiede perplesso

"che adesso c'è la tua carriera ma poi potrai pensare anche alla tua vita privata"

Non capisco neanch'io di cosa sto parlando. Ma sono sicura che JK non la sta prendendo bene.

"si, la mia vita privata"

"scusa non volevo renderti triste"

"parli come se già sai che non ne farai mai parte"

E questa frase mi sconvolge ancora più delle idiozie che avevo detto poco prima.

"Kookie ti prego" e gli lascio un bacio sulle labbra e poi sulla mano per tranquillizzarlo.

"hai ragione, non roviniamo questa bellissima mattinata"

E mi sorride.

Poco dopo va via, promettendomi di sentirci la sera.

Immagino quanto possano essere impegnativi questi 2 giorni ma era stato cosi bello poterlo avere con me per qualche ora.

"a che pensi?" mi chiede Valentina

"tante cose"

"a che ora è venuto?"

"stanotte, erano le 5" le rispondo

"sei decisamente persa, guarda che sorriso che hai. E i tuoi occhi"

Sorrido, "posso immaginare come mi vedi perché lo sento, so che sono felice"

"eppure vedo anche altro" sostiene giustamente Vale

"ho già nostalgia di lui"

"lo vedremo domani"

"non è questo quello che intendo. Prima è stato tutto fantastico ma poi ci siamo promessi di affrontare il discorso dopo il concerto"

"ah quel discorso"

"ma Vale, ma che opzioni esistono?"

"trasferisciti qui con lui, per lui"

"per fare cosa? La fidanzata segreta che lo aspetta qui per mesi da sola mentre lui è in tour?"

"effettivamente hai ragione"

"non posso renderlo felice, tanto vale che mi levi di torno"

"perché dici cosi? Lui è felice"

"si, ma la sua carriera è più importante, io non posso permettere che rischi tutto per me. Restare qui sarebbe troppo pericoloso, dovremmo vivere perennemente nascosti"

"non posso darti torto, ma almeno saresti qui con lui"

"ma io non conosco ancora i suoi sentimenti. Dovrebbe chiedermelo lui. No, Vale non è un opzione, lui ha la sua carriera, io la mia. Non posso fargli questo, non posso farlo vivere a metà mentre è in giro per il mondo ed io a casa ad aspettarlo. Nascosta poi chissà dove"

"poi quanto tempo ci metterebbero a scoprirvi?"

"esatto. Io non posso essere la causa della fine della sua carriera, non me lo perdonerei mai"

E la mia amica mi abbraccia, consapevole di quanto soffrirò una volta tornata a casa.

"soffrirete comunque entrambi, lo sai"

"si, ma soffriremo per un po', poi dimenticheremo"

E non ci credo neanch'io che lo sto dicendo.


JUNGKOOK'S POV

Sto ancora pensando alle parole di Hanna di stamattina.

È cosi sicura che prima o poi troverò qualcuno, avrò una famiglia. Sa già che lei non ne farà parte.

Ma quindi cosa stiamo facendo?

Io sono sicuro che lei prova dei sentimenti per me, ma cosa le sto chiedendo realmente?

Dovremo affrontare questo discorso, voglio affrontarlo ma cosa le sto proponendo? Una vita a metà, una vita a nascondersi, ad aspettarmi mentre giro il mondo in tour mentre con lei non posso neanche uscire a mangiare una pizza come una normale coppia?

Sento che sto impazzendo.

Ieri mi sono precipitato a casa sua perché mi sentivo un disperato, avevo una nostalgia pazzesca dei suoi baci ed è stato bellissimo vedere che per lei era la stessa cosa.

"bro a che pensi?" mi chiede Tae all'improvviso

"Tae che cosa posso offrirle? Che vita posso darle?"

"vedo che non hai ancora trovato una soluzione"

"tu che soluzione vedi? È una catastrofe" piagnucolo

"effettivamente non può venire con noi in tour"

"quindi cosa posso offrirle? Nascondersi qui e aspettarmi?"

Inizio a sentirmi davvero scoraggiato e a comprendere le preoccupazioni di Hanna, aveva capito dal primo momento che tutto questo poteva essere solo un sogno e che sarebbe finito molto presto.

"cerca di non avvilirti e di non farti vedere cosi, altrimenti lei la prenderà ancora peggio"

"come posso dare forza a lei se non ne ho per me?"

"bro stai proprio messo male"

"si, me ne sto rendendo conto"



Nota autrice

I nostri protagonisti sono arrivati alle stesse considerazione. Cosa faranno?

Anche i loro amici non riescono a dare consigli utili ma loro si stanno innamorando. Ne usciranno incolumi da questa storia?

Il mio sogno di nome JeonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora