Two.

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"Asia."

Sentii una voce sottile sussurrare e una mano morbida asccarezzarmi la guancia ma decisi di non aprire gli occhi.

"Hey, tesoro"

Mugugnai strofinando il viso sul cuscino continuando a tenere gli occhi chiusi.

"Oh bionda!"

Con uno strattone finii a terra. Oh ma che vuole questo? Ma vai via che ti meno, sfigato. Strabuzzai gli occhi e vidi Zayn ridere mentre mi guardava mentre mi grattavo la testa che aveva sbattuto sul comodino.

"Idiota" sussurrai alzandomi. "Lo so che mi ami" io lo squadrai mentre mi risedevo sul letto. "Cosa c'è di sbagliato in te, Pakistan?" "Stupida," rise lui "dai su, sono le 10:00. Liam ha fatto i cupcakes, ti aspettiamo giù." disse uscendo dalla mia stanza e lasciando la porta aperta.

Cosa. No aspetta, ma porca puttana è lunedì io ora dovrei essere a scuola!

"Zayn!" urlai correndo giù dalle scale quasi uccidendomi. Scesi di corsa fiondandomi in cucina dove trovai Liam con un vassoietto di pasticcini in mano e gli altri quattro seduti.

"Cosa vuol dire questo?!" dissi isterica. "Cosa?" chiesero più o meno all'unisono senza guardarmi. "La scuola, cioè é lunedì. Io dovrei essere a scuola in qu-" "Mi stai dicendo che il tuo primo giorno intero da sedicenne lo vorresti passare a scuola?" disse harry scuotendo la testa accennando una risata.

"Ma Harry chi mi fa la giustifica? E che ci scrivi? E poi io sono minorenne che cavolo." continuavo a camminare avanti e indietro per la cucina saltellando a piedi nudi per il freddo pavimento.

"Asia?" "Dimmi!" dissi istericamente. "Calmati, siamo tutti maggiorenni qui, stai calma. Perché sei sempre così agitata? Ma io non ti capisco, dio mio. E comunque non devi preoccuparti." Mi tranquillizzò Niall tenendo gli occhi sulla sua tazza di cioccolata.

Lo so, sono la persona più ansiosa al mondo, costantemente preoccupata, per lo più dopo l'incidente. "Anzi," disse Louis guardandomi divertito. "Preoccupati di vestirti dolcezza."

Mi guardai e diventai bordeaux, ero ancora con la maglia del pigiama e le slip. "Oh dio che figura di merda cioè che- ahhhh" urlai coprendomi e correndo in camera sentendo tutti ridere.

Mentre mi infilavo un maglione viola continuavo a pensare a me, al mio carattere e a come sarei potuta mai piacere a qualcuno. Per di più se quel qualcuno era Niall. Divento facilmente isterica e intrattabile, sono costantemente in ansia e per calmarmi mi servono pillole o tranquillanti, molte volte divento acida, e questo è una piccola parte riguardante il carattere.

Non parliamo poi dei miei orrendi e goffi lineamenti, del mio metro e mezzo tappo di altezza e dei miei cosciotti di pollo al posto delle gambe. Diciamo che un ritocchetto dal chirurgo plastico lo farei, ma non solo uno, mi rifarei tutta proprio.

Sovrappensiero scesi le scale e mi seddetti a tavola, vicino a Liam che dopo il suo servizio da cameriere si era seduto a capo tavola.

"Se non mi avete svegliata alle 7:00 e non mi avete accompagnato a scuola ci sarà un motivo, su, sparate." dissi addentando un cupcake, dio che buoni! Liam sei un genio, fattelo dire.

"Boh è il tuo compleanno, scegli tu!" mi diede una pacca sulla spalla cooking mama. Da oggi lo chiamerò così, gli si addice troppo.

"No aspettate, non lo so," diedi un altro morso, "ditemi voi che cosa avevate in mente, non ci credo che non stavate pensando a niente." "Beh veramente Niall voleva fare qualcosa come il lunapark ma con il freddo non è che sia il massimo." Disse Zayn.

Lullaby. {n.h}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora