CAPITOLO 52

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Daw si svegliò senza avere un'idea precisa di che ora del giorno o della notte fosse, ma essendo ragionevolmente sicuro che qualcuno gli stesse martellando le tempie con una mazza chiodata. Mugolò e si mise lentamente seduto.
Era giorno, assolutamente giorno, e la luce lo stava uccidendo.

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«Buongiorno!» lo salutò. Lashrael era seduto in fondo al letto a gambe incrociate, aveva ritenuto opportuno non sdraiarsi accanto a lui per tenerlo sotto controllo. A quel punto, aspettò che fosse lucido abbastanza per dirgli che sarebbe sceso di sotto per la bevanda purificatrice.

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«Non è affatto un buongiorno,» bofonchiò cupo, rendendosi conto di avere la bocca impastata e una sete fuori misura. Si massaggiò le tempie, cosa diavolo era successo, i suoi ricordi erano fumosi. Rammentava brindisi, risate... 

Troppi brindisi e troppe risate. Doveva essersi ubriacato. Emise una sottospecie di ringhio, come diavolo era potuto succedere? Lui non si ubriacava mai!
«Ho bisogno di acqua.» Cercò con lo sguardo la brocca. Inutile dire che il suo fiato era pestilenziale. Quando l'ebbe individuata si alzò, non potendo evitare di emettere un lamento.

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«Riposati, te la porto io.» Fu pronto a prendere la brocca prima di lui. «Davvero, rilassati,» gli disse, passandogli anche il bicchiere. «Vado a prendere altra acqua e una tisana, tu aspettami a letto.» Avrebbe voluto dargli un bacio, ma non sapeva come avrebbe reagito. «Lo accetti un bacio?»

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«No!» borbottò, rimettendosi seduto lentamente. «Niente bacio, se non vuoi morire soffocato dal mio respiro!» La mano di nuovo a massaggiare la tempia dolorante. Bevve l'acqua con avidità.

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Si umettò le labbra. «Passerà, non dirmi che non hai mai preso una sbronza!»

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Lo fissò. «No, non mi sono mai ubriacato. Non amo perdere il controllo, potrebbe essere pericoloso!» Poi lo guardò più allarmato. «Ho forse fatto del male a qualcuno? Non ricordo quasi niente...»

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Lo guardò tra il divertito e l'intenerito. «No, ti sei limitato a raccontare come si è svolto il nostro matrimonio. Posso darti un bacio ora?»

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«Mi sembra di aver ingoiato e mal digerito un lago di zolfo! Quindi no, non puoi baciarmi!» Guardò il bicchiere vuoto. «Sicuro che ho solo raccontato il nostro matrimonio? Niente evocazione di spettri o strane malattie cutanee su gente a caso? Perché ho come la sensazione che avrei voluto uccidere qualcuno?»

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Si avvicinò lentamente, in modo distratto. «Non direi, io ero comunque ancora lucido. Hai solo minacciato di trasformare qualcuno in melma, ma non saprei neanche dirti chi fosse,» continuò ad avvicinarsi furtivo.

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«Meglio così. Quindi niente di troppo sconveniente...» Valutò e lo guardò «Non avevi parlato di altra acqua? Credo che io abbia bisogno di berne una botte... O, in alternativa, potrei strapparmi la testa.»

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«Se mi dai un bacio corro giù più velocemente,» gli disse, piazzandoglisi spalla a spalla.

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«Lashrael, mi sembra di aver masticato un topo decomposto, sei proprio sicuro di voler sperimentare questa cosa?»

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«Farà coppia con quello che ho masticato io,» replicò. «Ma te lo concedo, vado a prendere altra acqua e la tisana.» Così dicendo gli dette un bacio sulla guancia e poi si alzò per uscire.

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Si appoggiò ai cuscini. Aveva sempre evitato di bere perché non tollerava l'idea di perdere il controllo, ma decisamente il post sbornia era una prospettiva più che sufficiente per non bere mai più! Attese che Lashrael tornasse, aveva anche fame ma l'idea di mangiare riusciva a nausearlo al tempo stesso!

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Tornò appena possibile in camera, dopo aver scambiato un paio di battute velenose con l'oste sulle rivelazioni fatte dal Fey'ri, con altra acqua e la tisana fumante. «Prima bevi questa, ti aiuterà a rimettere a posto lo stomaco,» disse, porgendogli la tazza.

Strange Story - Daw e LashraelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora