Alexander pov.
Mi svegliai di soprassalto quella mattina, avevo sognato Rob.
Ero tutto sudato così decisi di farmi una doccia per poi andar a prendere Hope per accompagnarla a lavoro come era mio solito fare.
Mi stavo allacciando le scarpe quando il campanello di casa bussò incessantemente.
Erano i genitori di Hope con due facce sconvolte, la madre piangeva e mi supplicava di dire dov era la sua bambina, ma io non ne sapevo nulla fin quando non mi mostrò un foglio che aveva stretto tra le sue mani.Cari genitori, se così posso chiamarvi visto che non lo siete veramente . Ho scoperto la verità per vostra sfortuna e ho deciso di andar via, troppe menzogne, troppe verità che a me avete nascosto. Non sopporto di vivere sotto lo stesso vostro tetto per questo vado via.. non cercatemi sarebbe inutile..
La vostra figlia adottiva .Spiazzato, una paura si fece spazio in me. Una paura assurda. La madre cercò di spiegarmi il perché di quelle parole, ma io già sapevo tutto per questo spiegai loro la verità.
Spiegai della mia amicizia con il loro figlio Rob, della sua morte e di tutto ciò che avevano diritto a sapere.
" Quindi tu stai proteggendo nostra figlia dai Black?" Domandò tremante il Signor Miller.
" Si, continuo la protezione che mi aveva affidato vostro figlio, quando morì.."
Vollero sapere tutto. Compreso la morte di Rob. Ovviamente omettendo che avevo delle prove che stesso Rob mi aveva affidato. Ero pur sempre un agente e i fatti segreti dovevano rimanere tale.
I genitori di Hope se ne andarono ore dopo.Iniziai a chiamare Caleb e poi Mike che si precipitarono a casa mia.
Ero confuso, come aveva fatto a scoprirlo ? Eravamo stati attenti." Alex cos hai intenzione di fare ..?" Domando Caleb.
" Cercarla, il suo telefono è andato , ho controllato le telecamere esterne l'unico indizio e che è scappata stanotte alle 4 . Poi il nulla."
" Alex noi iniziamo a chiedere al datore di lavoro se ha visto volti nuovi parlare con lei.. qualche indizio per capire , tu cerca di stare calmo e pensa dove potrebbe essere, infondo la conosci meglio di noi.."
Cosi dicendo andarono via.
Non mi davo pace era assurda come situazione . Come lo aveva scoperto e perché non scrivere anche a me. Poi l'immagine delle telecamere, di lei che si avvicinava a casa mia mi balenarono in testa così corsi fuori e iniziai a cercare,sapevo che aveva qualcosa anche per me e infatti nel mio porta lettere giaceva una busta gialla sigillata.
Andai dentro con il cuore a mille e seduto sul divano lessi il contenuto, perdendo mille battiti ad ogni sua parola.Mi ero fidata di te più di chiunque altra persona. Eri il tutto per me e sei diventato il nulla. Hai studiato il tuo piano a tavolino per farmi innamorare di te così che tu potessi tenermi a bada, ma hai fatto male i tuoi conti. Ricorda Alex, so chi sei veramente, so che conoscevi Rob come so che mi hai mentito sulla mia adozione. Volevi proteggermi dai Black? O volevi solo usarmi per una tua vendetta? Me l hai detto tu che hai dei conti in sospeso con loro no? Chi meglio di me per arrivare a loro? Bhe mio caro agente stavolta hai sbagliato .
A mai più. .Delle lame conficcate nella pelle facevano meno male delle sue parole soffocanti. Nulla era vero .
Aveva dato delle conclusioni affrettate senza neanche capire. Io amavo Hope. Era l'unica cosa bella in tutta quella vita di merda. Non l 'avevo usata, ma solo difesa di solo Dio sa cosa . Ero distrutto, mai come quel momento mi ero sentito debole e incapace di agire.
Non riuscivo a comprendere come aveva fatto a scoprire il tutto.
Ora comprendevo le sue stranezze e il suo essere fredda. Hope sapeva già tutto, aspettava solo il momento giusto per andar via. Non sapeva però che io l'amavo veramente che inevitabilmente ci ero dentro quanto lei . Era scappata si, ma sarei riuscito a ritrovarla anche in capo al mondo avrei fatto di tutto per lei e così feci.
STAI LEGGENDO
Beyond appearances - Oltre le apparenze
RomanceHope Miller una giovane ragazza con un passato complicato e con due genitori che non fanno altro che litigare. Ogni giorno la ragazza si rifugia in quella casa difronte la sua, apparentemente abbandonata. Alexander Gilbert, proprietario di quella ca...