"e questo che cazzo è?" kageyama grugnì infastidito, spostando il pezzetto di carne dalla fetta di pizza.
"salame tobio, è salame" atsumu guardò male il bruno, per poi mettere in bocca la fetta e masticare.
kuroo, avendo già finito la pizza, prese a guardarsi attorno nel locale.
prese il telefono e aprì l'applicazione di incontri, andando nel profilo di kittenkozu.
sbuffò, lanciando un'occhiata all'immagine profilo e spegnendo il telefono subito dopo.
"kuroo-sama?" ushijima richiamò il ragazzo, vedendolo spaziare nell'universo un po' troppo.
il nominato si girò verso l'altro, approfittandone per guardare dietro di loro.
"eh." il bruno rispose continuando a guardare dietro di lui, sentendo qualcuno che lo stava fissando.
"tutto okay? è da prima che ti guardi intorno."
"qualcuno ci sta osservando." il bruno rispose, assottigliando gli occhi.
sakusa mosse l'orecchio appuntendolo, e guardò subito dopo un tavolo da tre ragazzi dietro di loro.
"loro tre. stanno parlando di noi." disse semplicemente, guardando poi kuroo.
"li incenerisco, kuroo-sama?" atsumu guardò il bruno per il permesso, il quale stava cercando il tavolo indicato da sakusa.
"cosa non hai capito di 'non usate i vostri poteri'?"
yaku ghignò, sentendo il mignolo bruciare.
"hey, è lui. è seduto a quel tavolo" mormorò e alzò la mano, mostrando il mignolo che stava ormai diventando rosso.
"il tuo mignolo va in cancrena quando la Porta è vicina?" yukie alzò un sopracciglio curiosa, avvicinandosi per osservarlo.
"l'ho visto." kuroo riportò l'attenzione dei demoni su di lui.
"è il biondino, quello carino"
sakusa fissò il biondo avanti a lui e appuntì nuovamente l'orecchio, sentendo ciò di cui stava parlando.
"no, shoyo, non puoi andare lì e chiedergli il numero." il biondo guardò male il suo amico, incrociando le braccia al petto.
"perché no?" l'arancione incrociò le braccia al petto, buttandosi sullo schienale della sedia di plastica.
sakusa sospirò leggermente, realizzando che quei tre, e anche la Porta, erano solo dei ragazzini.
"di che stanno parlando?" bokuto chiese sorridendo, analizzando l'espressione senza speranza di sakusa.
"l'arancione vuole chiedere il numero ad uno di noi a quanto pare" rispose, rilassando l'orecchio.
"ora che ci penso dobbiamo trovarci anche noi una Porta" oikawa sospirò leggermente, guardando il soffitto e incrociando le braccia sul tavolo.
"non per forza" yaku rispose guardando il moro. "torniamo all'Inferno insieme al Re, quindi quando torna lui torniamo noi"
"si ma intanto che kuroo riesce ad aprire la Porta noi che facciamo?" kageyama si intromise nell'argomento, iniziando già ad avere la nostalgia di casa.
"rimarrete qua, oppure uccidete qualcuno." kuroo rispose al posto di yaku, guardando tranquillamente gli altri.
"quello vale solo per i guardiani" oikawa mormorò, ricordandosi che lui fosse solo un torturatore.
bokuto ghignò contento, muovendo le gambe sotto il tavolo.
"eheh, mi sento fortunato"
kuroo sbuffò e si alzò dal posto, dirigendosi verso l'uscita.
gli altri si alzarono, lasciando qualche banconota da 50 sul tavolo e seguendo il bruno.
"abbiate pazienza. okay?"
chiese retorico, guardando i dieci.
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kuroken ☦︎︎ michelle.
Fanfictionシ michelle, you are a monster from hell. / kenma era un adolescente normale, come gli altri, fin quando nella sua vita si presentò kuroo; o meglio, Satana.
