Quattro anni e mezzo dopo
Daichi sospirò nel suo caffè. Asahi era in ritardo. Non era una sorpresa, considerato che era un periodo impegnativo nella sua fattoria di famiglia. Ma visto che era l'unica volta che potevano incontrarsi quel mese, Daichi voleva godersi ogni secondo vedendo il suo vecchio amico.
"È questo il posto?" chiese una voce molto alta dalla porta, facendo alzare lo sguardo a Daichi.
"Nishinoya," disse, alzandosi per stringere la mano del ragazzo più basso. "Non mi aspettavo di vederti. Ne è passato di tempo. Come te la passi?"
Noya sorrise mentre trascinava Asahi dietro di lui. "Bene, bene!"
"Giochi ancora a pallavolo?"
"Certo! Il college è orrendo, ma almeno posso giocare. L'unico motivo per cui ci sono andato."
Daichi sorrise. Caro vecchio Nishinoya. Non è cambiato neanche un po'.
Dietro il piccolo libero c'era Azumane Asahi. I suoi capelli erano più corti adesso, non più legati nella loro coda, ma aveva lasciato la barba.
" Hey Daichi, " salutò." Scusa sono in ritardo."
"Mi dispiace di averti fatto guidare fino a qui."
"Non preoccuparti, non devi scusarti. Ho accompagnato questo bambinone qui perché non gli piace guidare in strade affollate!" dichiarò Noya con una risata, colpendo Asahi sulla schiena. Il ragazzo più vecchio tossì per l'impatto.
Daichi rise. Ovviamente.
Noya si alzò sulle punte dei piedi, trascinando in basso Asahi." Verrò a prenderti tra due ore, okay?"
" Okay".
Daichi non potè fare a meno di digrignare i denti quando i due si baciarono sulle labbra. Sapeva che era un pensiero egoista, ma non poteva fare a meno di pensare che sarebbero dovuti essere lui e Suga ad avere quelle semplici interazioni.
Naya se ne andò salutando con la mano. Asahi sospirò mentre lui e Daichi presero i loro posti.
"Hai già preso qualcosa?" chiese Asahi.
Daichi scosse la testa. "Ho chiesto di aspettare finché non fossi arrivato."
Si girò e chiamò la cameriera. Ordinarono dei sandwich prima di sistemarsi.
"Come è andato il viaggio?"
Asahi sbiancò. Daichi notò la sua reazione mentre piangeva dal ridere.
"Così male?"
"Ha detto che la sorella di Tanaka lo aveva aiutato a fare pratica". Asahi rabbrividì. "Non voglio pensare a come si senta Ryu. Ecco perché lui è il più prudente guidatore che io abbia mai conosciuto."
"Non riesco a immaginarlo."
"Neanche io, finché non ha iniziato a ritirare le nostre consegne. Allora, com'è il tuo nuovo lavoro?" chiese Asahi.
Daichi grugnì. "È un lavoro, va bene. Fa sembrare il college uno scherzo. Ma è una buona azienda, e il nostro capo è ragionevole."
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Four out of six || Daisuga (traduzione)
Fiksi Penggemar*ATTENZIONE*: STORIA NON MIA. Io l'ho soltanto trovata sul sito "archive of our own" e ho deciso di tradurla. Tutti i diritti e i complimenti vanno alla scrittrice sugamama_crowshi. Anche le fanart che ho messo all'inizio di ogni storia non sono mie...