Il vuoto. Un disumano silenzio e uno spazio immensamente vasto e bianco, in cui c'è solo Kurme. Le fa male la testa e per quanto si sforzi, non riesce a ricordare cosa è successo e il perché è lì, in ginocchio, con la testa fra le mani.
Cerca di alzarsi, ma appena tenta di fare forza sulle gambe il pavimento sotto di lei si apre, facendola cadere in una stanza identica alla precedente, tranne per la presenza di una sedia e di un tavolo anch'essi bianchi. Li osservò attentamente e si accorse di essere a testa in giù. O erano loro ad essere appesi al soffitto? Improvvisamente tutto iniziò a vorticare ad una velocità sempre maggiore e kurme, quasi automaticamente, chiuse gli occhi, per abbandonarsi a quel senso di vuoto che la pervase.