...Lexa le porse il braccio per salutarla come i terrestri, Clarke comprese e avvicinò il suo, ma al minimo tocco il loro cuore perse un battito.
"May we meet again" disse Lexa e solo in quell'esatto momento capirono quanto fossero diventate indispensabili l'una per l'altra in quest'ultimo periodo. Non può finire davvero così pensarono entrambe.Clarke sorrise, un sorriso triste, d'addio, sapeva di amare Lexa come sapeva di non potersene andare senza farglielo sapere perché sennò l'avrebbe rimpianto per sempre; allora le guardò le labbra e come fosse un istinto incontestabile ed incontrollabile si avvicinò, le mise una mano dietro alla nuca e la baciò. Un bacio dolce e semplice che espresse tutto l'amore che provavano e tutto il loro bisogno di sentirsi vive insieme.
Tutti i sentimenti repressi di Lexa riaffiorarono, tutti i sentimenti per la ragazza che la stava baciando si sprigionarono in una lacrima di pura emozione, cancellando completamente l'Heda in lei e lasciando la vera Lexa senza veli di fronte a quei bellissimi e sinceri occhi azzurri.
Quando si staccarono compresero che ormai il gioco era fatto, si erano baciare e non si sarebbero tirate indietro: fu Clarke a far incontrare le loro labbra di nuovo, in un'armonia di puro amore e intensa passione, Lexa le avvicinò le mani al collo come per tenersela vicina, ma tremava, le tremavano le labbra, le mani e le gambe, restando in piedi solo con la forza di volontà di far durare quell'istante per sempre nonostante le farfalle nello stomaco. Capirono di volere di più e Clarke come segno slacciò il nodo dietro al collo della maglia di Lexa, la quale comprese e lentamente, con piccoli passi, arrivò al letto dove vi si sedette e guardò Clarke negli occhi.
Il cielo incontrò la terra e tutto scomparve.
Lo sguardo di Lexa sembrava implorarla, ma non sapeva di aver ottenuto il consenso già molto tempo prima.
Clarke non poteva ancora credere di avere, anche se per un breve istante, quell'angelo per sé, di poterla toccare, di poterla baciare o semplicemente godersi la sua presenza per un po': era stupenda. Quei limpidi occhi verdi, intensi e umidi da un velo di lacrime che sembrano implorare di essere amati, la fanno indugiare per pochi attimi godendosi quel miraggio.
Ma Lexa non resistendo più, l'avvicinanò per la nuca e la baciò facendola stendere su di sé. Ormai non capiva più niente, non sapeva se fosse reale o no, ma voleva solo che il momento non finisse mai.
Strinse Clarke tra le braccia, accarezzandole il fianco e la schiena e a corto di fiato si staccarono.
Clarke iniziò a baciarle il collo, a morderlo e a leccarlo subito dopo, cercando di non lasciare segni, era pur sempre il Comandante, e le mise una mano dietro alla nuca per avere più spazio d'azione.Lexa in un attimo di lucidità si irrigidì di colpo, Clarke la guardò confusa quindi si spiegò: "Clarke tu tra poco dovrai tornare ad Arkadia, forse non è il caso di...". Clarke capì e la interruppe: "Lexa, in questo momento non mi interessa nulla oltre a te, ho bisogno di te e sento come anche tu hai bisogno di me, non so cosa potrà accadere appena uscirò da questa stanza, so solo che ora voglio amarti come non mai quindi fai l'amore con me Lexa, ti prego, se non accadesse me ne pentirei a vita, ti voglio...".
Lexa rimase senza parole davanti a quella richiesta così sincera, come poteva dirle di no, lo voleva anche lei con tutta se stessa, così senza attendere oltre rispose: "ti voglio anche io Clarke".Capirono che in quel momento esatto entrambe si stavano urlando "ti amo" con tutte loro stesse.
Lexa così cominciando a fremere e sentendo le mani prudere, si tirò su con il busto trovandosi Clarke a cavalcioni, si fissarono, lentamente spostò le mani sotto la stoffa della maglia e sempre lentamente, senza staccare gli occhi da lei, gliela tolse. Scese con i baci alternati a leccate sul mento, sulla mandibola e sul collo, dove trovò un punto particolarmente sensibile, poi allungò le mani dietro la schiena e le sganciò il reggiseno, liberando quel seno grande e perfetto. Non ebbe neanche il tempo di osservarla bene che Clarke tornò a baciarla con più foga, poi si scostò da lei e tenendola per le mani la trascinò al centro del letto.
Quando fu Lexa sopra Clarke, Clarke le tolse la maglia e Lexa i pantaloni e gli slip di Clarke che si ritrovò nuda sotto il suo corpo ancora troppo vestito. Così Clarke ribaltò le posizioni e tolse subito dopo la fascia che copriva il seno di Lexa assieme ai pantaloni e gli slip. Lei al contrario di Lexa si prese più tempo per osservare quella dea davanti a lei, e nonostante Lexa cercò di avvicinarsi di nuovo, Clarke le bloccò i polso e la fissò in un modo quasi maniacale: cercava di imprimere tutti i dettagli del suo corpo nella mente, per non scordarselo qualunque cosa fosse successa.
Dopo un po' di tempo Lexa iniziò a preoccuparsi, magari non le piaccio, o forse sono le cicatrici, così la chiamò incerta: "Clarke?".
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Our moment - Clexa
FanfictionVi siete mai chieste cos'è successo nella stanza di Lexa dopo il bacio? Ecco una possibile versione...