20- Lezioni di guida.

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SETH

Avevo ancora la testa altrove – precisamente a casa dei miei genitori, con l'immagine mia madre riversa a pancia in giù – quando varcai la soglia del mio bilocale. Cercai Eliza con lo sguardo senza trovarla. Al posto suo, incontrai due occhi neri pece. Aaron mi stava aspettando seduto sul mio divano. Notai subito la guancia arrossata.

«Aaron? Che ci fai qui?»

Vagai per le stanze della piccola casa sperando di trovare Eliza, ma ne rimasi subito deluso.

Quando tornai in salotto, Aaron sorseggiava il succo dalla bottiglia. Disgustoso.

«Avevo bisogno di parlarti, Seth.»

«Come sei entrato?» chiesi guardando il telefono: nessun messaggio di avvertimento da parte di Eliza.

Grandioso...

«Ѐ stato semplice dato che mi ha aperto la tua amica. Come si chiama pure?»

Alzai gli occhi dal cellulare per puntarli verso di lui. Studiai il suo viso e una brutta sensazione si insinuò dentro di me. «Dov'è lei ora?»

Lui scrollò le spalle. «Non lo so. Mi ha aperto e se n'è andata subito.»

«Chi ti ha ridotto così la faccia?»

Fece una smorfia. «Un mio collega. Gli ho rubato la zona e si è vendicato.»

Inarcai un sopracciglio. «Ѐ un colpo fresco, Aaron.»

«Infatti.» Si alzò in piedi. «Me l'ha fatto prima che mi precipitassi qui. Come ti ho detto: devo parlarti.»

Rilassai le spalle. «Va bene... ti sto ascoltando. Quanto vuoi questa volta?»

«Dato che me lo stai chiedendo... ho perso una partita di troppo a Poker e devo tanti bigliettoni a gente non tanto simpatica. Speravo che-»

«No.»

«Seth, ascolta, quelli mi ammazzano.»

«Non ho soldi Aaron e sto cercando di metterne da parte.»

«Non vuoi aiutare un fratello in difficoltà? Quelli sono pericolosi.»

Merda. Sospirai e mi odiai quando parlai: «di quanto parliamo?»

«Ventimila.»

«Cosa?» la mia pazienza si stava esaurendo e dopo aver visto mia madre in quel modo ne avevo già abbastanza. «Tu sei pazzo se credi che io li abbia. Non li ho, questa volta non posso aiutarti, Aaron.»

«Seth sei mio fratello devi trovarli!»

«Dovrai svaligiare una banca questa volta, perché davvero non li ho così tanti. Vorrei aiutarti, ma non posso» strofinai le mani sulla faccia. «Ti avevo avvertito Aaron.»

Sarebbe morto, merda. Ma dove avrei potuto trovare una simile somma?

«Seth, rischio la vita. Quelli non scherzano» ripeté.

Contrassi la mascella e fissai gli occhi su di lui. «Non lo fanno mai Aaron.»

«Mi servono soldi da te, non una predica» affermò poco prima di uscire e chiudersi la porta alle spalle.

Mi accasciai sul divano e portai le mani fra i capelli. Come avrei potuto salvarlo?

Al momento la mia principale preoccupazione era chiamare Eliza, così composi il numero e attesi.

Non rispose.

Le mandai un messaggio. Non rispose nemmeno a quello.

Proprio nel momento in cui iniziavo a preoccuparmi, il telefono squillò.

Mostrami l'amore (#2 Nightmares Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora