"come scusa?" hinata sbottò, alzando il braccio in aria, "siete demoni? pure tu?" indicò poi col dito kageyama, il quale stava osservando la reazione dei tre ragazzi, e non capiva perché non stavano già pregando di essere risparmiati.
non rispose, incrociando lo sguardo con l'arancione, rimanendo a fissarlo nella sua felpa.
un brivido passò sulla schiena dell'altro ragazzo, che decise di distogliere lo sguardo e sbuffare, incrociando le braccia al petto.
"dimostratecelo." akaashi disse all'improvviso, alzando un sopracciglio.
"avete qualche tipo di potere, no?"
hinata aggrottò le sopracciglia guardando il suo amico.
"ma sei scemo? non hai visto la coda di prima?"
"sì ma, non ci hanno attaccati." akaashi continuò a commentare, osservando i dieci ragazzi avanti a lui.
"non possiamo. c'è la porta del Re tra di voi." atsumu rispose, assottigliando lo sguardo su kenma, il quale sgranò gli occhi.
"che intendi per Re?" chiese quindi, indicando kuroo. "uno come lui è il vostro re?"
in un attimo, yukie fece un passo in avanti, arrivando avanti kenma in poco tempo e passando un dito tra i suoi capelli biondi.
lo guardò negli occhi, "eh, kenma-san? come lo chiamate voi, Satana?" chiese quindi, osservando le pupille del biondo dilatarsi, scioccato dalla velocità della ragazza.
nel mentre, la mora stava leggendo la mente del ragazzo avanti a lui, le sue emozioni e ciò che pensava, e alzò un sopracciglio sentendo qualcosa di strano nella sua mente.
"tu — " iniziò, allontanando la mano, solo per essere interrotta.
"allontanati, yukie. non avete il permesso di toccarlo." kuroo guardò seria la più bassa, la quale alzò le braccia in segno di resa.
"Diavolo?" hinata realizzò ciò che aveva detto yukie, alzando lo sguardo su kuroo.
"oh wow, prima i demoni e poi tu, non dirmi che sei —"
"che palle voi umani, vi spaventate tanto quando si parla di lui?" bokuto alzò gli occhi al cielo, e incrociò le braccia offeso, per poi indicarsi. "ei, io sono il suo guardiano fidato! io!!" saltellò
leggermente sul posto, ma si fermò sentendo lo sguardo di kuroo, e sbuffò.
"oi oi, keiji, un cliente di kenma è il
di— di— non riesco a pronunciarlo nemmeno —" hinata scosse akaashi dal gomito, gasato.
il bruno sospirò e guardò nuovamente kenma, preoccupato.
"che si fa?" oikawa chiese e spostò lo sguardo dalle sue unghie a kuroo, guardandolo curioso.
"venite a casa con noi. non avete un posto dove dormire, no?" kenma propose, aspettando impaziente una risposta. era interessato a questa situazione.
akaashi alzò un sopracciglio confuso,
"aH?— nostra? dobbiamo sul serio dividerceli nei nostri appartamenti?"
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kuroken ☦︎︎ michelle.
Fanfictionシ michelle, you are a monster from hell. / kenma era un adolescente normale, come gli altri, fin quando nella sua vita si presentò kuroo; o meglio, Satana.
