Dancing behind masks
Just sort of pantomime
But images reveal
Whatever lonely hearts can hideSi dice che esista una fase, nelle storie d'amore, chiamata fase luna di miele. È la prima fase di una relazione, quella appassionata e lussuriosa, piena di impegno e spensieratezza e speranze. Spesso gli amanti sgravano durante questa fase, fanno piani di felicità per il futuro, credono di essere invincibili, si arrampicano sugli specchi come le principesse medievali che speravano di sfuggire al matrimonio combinato scappando con un bel contadino, incuranti delle future preoccupazioni economiche. La fase luna di miele è talmente dolce da illudere, talmente accecante che i protagonisti non ne vedono le ombre, così perfetta che chi la vive non desidera nient'altro, vivrebbe d'aria e d'amore.
Ma una forza tanto intensa non può che durare poco.Ginny Weasley si interrogava sull'intensità della sua fase luna di miele mentre picchiettava dubbiosa sul cassetto di mogano della scrivania del suo ragazzo, persa in un'atmosfera cupa e dall'aria viziata. La camera era vuota, e puzzava di chiuso e di polvere sebbene fosse stata sigillata per meno di ventiquattr'ore, gli eleganti, cupi mobili come congelati dall'oscurità che ne invadeva gli spazi. Vagava nell'aria un gelido freddo persistente, come se qualcuno avesse isolato il freddo dall'esterno e l'avesse concentrato tutto lì, per infreddolire chiunque varcasse la soglia.
Con le mani gelate e le lunghe unghie rosse che urtavano talvolta contro il legno, Ginny era lì per un semplice motivo: il mattino precedente, non appena i suoi occhi avevano potuto di nuovo godere della luce, seppur fioca, del mattino, aveva scorto Blaise in piedi davanti alla scrivania, intento a leggere una lettera con aria nervosa. Sapeva che lui non aveva notato fosse sveglia, così aveva potuto intravedere le rughe d'espressione della sua fronte corrucciata, il costante respiro affannoso, i movimenti lenti e felpati nell'evidente tentativo di non svegliarla. E lo aveva visto, pochi secondi dopo, sigillare il cassetto con un incantesimo non verbale, tornando poi verso il letto una volta udito il suono della sua domanda, come se non fosse successo niente... La sera stessa era partito.
Era preoccupata per lui.
Negli ultimi tempi era stato enigmatico, troppo enigmatico, come se ci fosse stato qualcosa di occulto dietro ogni sua azione, parola, gesto. Perfino con la sua ambizione incontrollata nel voler finalmente mettere a tacere il pettegolezzo su Draco e Pansy aveva avuto, almeno per lei, una foga sospetta. Poco tempo prima Hermione ed Harry l'avevano pregata di indagare, tramite lui, sugli affari dei Serpeverde, ma lei non aveva mai voluto davvero prendere in considerazione l'idea. Lo vedeva come un tradimento, una coltellata alle spalle, una tiepida mancanza di fiducia tipica di una coppia sulla via della separazione. Perciò aveva evitato, ignorando con determinazione ogni piccolo, malcelato senso di menzogna.
Ma poi era venuto fuori dell'altro. Da pochi giorni il moro aveva iniziato a comportarsi in modo strano, sfuggente, e la sua salute sembrava essere peggiorata di colpo. Si chiudeva in bagno, niente suoni oltre la sua porta se non respiri affannosi; la terrorizzava quando non ne usciva prima dell'ora di cena. Le giornate trascorrevano veloci tra sesso e baci, divertimento e giramenti di testa inspiegabili. Per non parlare di quei momenti in cui sembrava potesse svenire da un momento all'altro.
Erano stati questi fattori a spingerla al dubbio, questi fattori a farla entrare di soppiatto nel dormitorio utilizzando la parola d'ordine che aveva scoperto, a farle aprire la porta serrata e a cercare in ogni modo di scassinare quel cassetto. Non era facile: a quanto pare l'incantesimo di Blaise era fin troppo potente per essere spezzato da un semplice Alohomora, e ogni altro incantesimo che non avrebbe lasciato traccia si rivelò inutilizzabile. La rossa fece di tutto pur di aprirlo, perfino sfilare dai suoi capelli raccolti una delle tante forcine, ma non ebbe risultati se non il sudore contro il maglione e un rabbioso senso di frustrazione.
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I don't wanna die//Dramione
FanficDALLA STORIA: «Per un attimo, solo un attimo, ripensò a tutto ciò che aveva fatto e che stava per fare. Il Marchio Nero, l'omicidio, il prestigio di suo padre, la famiglia. Non riuscì a trovarvi un senso. Tutto accanto a lei perdeva valore, c'era s...