ห้า (ha)

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Kao stava giocherellando distrattamente da più di dieci minuti con la penna a sfera che teneva fra le mani. Quel tic tic tic risultava irritante per la maggior parte degli studenti presenti in biblioteca figurarsi per la povera Pearl che gli stava seduta accanto cercando di risolvere un complicatissimo problema di logica.

TIC TIC TIC e poi un sospiro TIC TIC TIC e un altro ancora alla terza serie la ragazza perse tutta la pazienza accumulata nell'intera vita e tirando un gomitata nel fianco all'amico gridò a denti stretti:

"La vuoi smettere?".

"Ahi, ma che ti prende sei impazzita?"

Tutte le teste presenti nella sala si voltarono verso di loro con un sonoro "SHHH" seguito da un "Uscite immediatamente da qui! Non siamo al mercato!" esclamato dall'acida vecchietta che gestiva la sala studio.

Raccolti armi e bagagli i due giovani si avviarono verso il giardino adiacente dove Pearl prima di iniziare ad inveire contro l'amico si accese una sigaretta per smorzare la tensione.

"Allora? Che succede? Ti do tre minuti per darmi una spiegazione, poi inizio con le pedate!"

"Niente, niente, è solo che come al solito ho rovinato tutto!" si lamentò Kao sospirando di nuovo.

Si sentiva un cretino di prima categoria, il giorno prima il mondo gli aveva fatto un regalo inaspettato. Il P' che tanto desiderava conoscere gli si era presentato davanti in una situazione perfetta e lui con il suo solito fare aveva rovinato tutto.

In realtà non riusciva a capire realmente che cosa avesse fatto di sbagliato, molto probabilmente era stato troppo diretto, o non aveva dimostrato abbastanza rispetto e questo aveva scatenato la reazione di Lhong.

P' Lhong primo anno della facoltà di musica matricola 6660. Dopo cinque mesi di scuola di lui conosceva solo queste poche informazioni.

Lo aveva visto il primo giorno a lezione della sua materia preferita in assoluto: Composizione Musicale. Il professore come primo esercizio, per rompere il ghiaccio, aveva chiesto ad ogni studente di presentarsi attraverso una canzone, una sinfonia o un'opera che lo rappresentasse. Quando era giunto il suo turno non c'erano stati dubbi, con uno slancio di gioia aveva esclamato "Dymanite" canzone positiva e spumeggiante di uno dei maggiori gruppi del momento in voga in tutta l'Asia: i BTS. Non era un grande fan della band, ma quella canzone in particolare lo riempiva di allegria, lo faceva sentire sempre felice, spensierato e pieno di vita insomma una bella melodia per esprimere al meglio il suo desiderio di vivere completamente quell'esperienza formativa .

Gli altri diciannove ragazzi presenti nell'aula avevano esposto le loro scelte complimentandosi a vicenda per le idee esposte. Il professore era entusiasta, da anni non si trovava a contatto con un gruppo di studenti così eccitati e pieni di energie positive. In aula vigeva un clima di pace, serenità ed allegria generale.

Poi era arrivato il suo turno.

"Isolation dei Joy Division"

Il silenzio era calato di colpo.

Tutto intorno a lui si era fatto muto.

Venti paia d'occhi curiosi e perplessi si erano posati sull'ultimo studente del cerchio: livido, cupo e con lo sguardo perso, Lhong li guardava spostandosi dall'uno all'altro senza provare minimamente interesse per nessuno di loro.

Kao che, fino ad allora non ci aveva fatto caso, si era perso a guardarlo in attesa di sentirlo nuovamente parlare, di udire il dolce suono della sua voce flebile. A fine lezione aveva cercato un pretesto per parlargli, ma Lhong era fuggito via non appena il professore aveva dato il permesso di alzarsi. E da quel giorno a lezione di composizione musicale non lo aveva più visto.

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