"la moda umana fa proprio schifo" terushima guardò schifato alcune magliette posate su dei tavolini bassi, iniziando ad annoiarsi.
"è il quinto negozio che abbiamo visto non contando quelli da dove siamo stati cacciati, e tu hai comprato solo una maglietta." daichi guardò male il biondo e lo prese subito dopo per il colletto, camminando in fretta e uscendo dal negozio, tirandolo con sè.
"so io i suoi gusti, ci vediamo all'entrata del centro commerciale" daichi urlò per farsi ascoltare, muovendo la mano e girandosi, per aumentare il passo.
akaashi alzò le spalle e prese per i polsi i suoi due amici, sentendo lo stomaco brontolare. "ho fame."
kenma alzò gli occhi al cielo e mise in tasca il telefonino, guardando dritto, "oi, lì fanno le crêpes."
hinata seguì con lo sguardo dove il biondo aveva indicato e sorrise raggiante, "crêpes!"
"e ora che sono le crape?" kageyama aggrottò le sopracciglia in un'espressione confusa, provando a cercare anche lui lo stand di cui stavano parlando.
"crêpes kageyama, crêpes" yukie si mise in mezzo ridendo, e si avvicinò ad hinata e akaashi.
"all'inferno vengono utilizzate come metodo di tortura" ghignò, e quando vide i due ragazzi diventare interessati, iniziò a raccontare.
"ma perché deve sempre vantarsi questa ragazza?" oikawa sbuffò e mise le mani in tasca, sorridendo furbamente, "io sono il miglior torturatore"
"come prego?" yaku entrò nella conversazione allibito, e menò un ceffone sulla pancia del moro, guardandolo arrabbiato.
"quello che è stato elogiato dal Re sono io." lo corresse subito dopo, indicandosi con il pollice.
kenma stava ascoltando la discussione poco interessato, preso più a pensare a cosa era successo nei camerini.
quello. è stato tremendamente eccitante.
iniziò a mordicchiarsi un'unghia, non sentendo arrivare il protagonista dei suoi pensieri dietro di lui.
se ne rese conto solo quando il bruno posò il palmo sui suoi capelli e si abbassò alla sua altezza, sorridendo.
"sei pensieroso?" chiese quindi, volendo sapere cosa stava passando per la testa all'altro.
kenma sobbalzò leggermente e strinse tra i denti un'unghia, cercando di tranquillizzarsi.
"no" mormorò subito dopo, portando le mano nelle tasche e fermandosi insieme agli altri, quando vide che erano arrivati allo stand delle crêpes.
continuò ad osservare hinata e gli altri prendere da mangiare, ma posò lo sguardo su kuroo quando non sentì più la sua mano;
immediatamente irriggidì i muscoli e solo in quel momento notò che si stava rilassando sotto il tocco di kuroo.
arricciò il naso al pensiero e riprese a camminare, continuando a ignorare il più alto, dato che aveva smesso di ascoltarlo da quando aveva risposto alla sua domanda.
era sicuro stesse parlando di se stesso.
"oi," kuroo legò la mano intorno alla nuca del biondo avanti a lui, il quale gli stava camminando davanti da un bel po', e lo stava chiaramente ignorando.
"non mi stai ascoltando, vero?" spostò la mano e prese una ciocca dei capelli biondi, iniziando a giocarci.
kenma chiuse gli occhi beandosi per un attimo della sensazione, ma si girò subito dopo per guardare il più alto negli occhi.
"non proprio." rispose e alzò le spalle, girandosi e continuando a camminare.
kuroo sorrise e fece un passo più lungo in avanti, arrivando vicino al più basso per guardarlo.
"stavo dicendo che quando sei pensieroso sei più carino del solito"
kenma sospirò e trattenne un sorriso nel sentire il complimento,
"lo so." rispose per l'ultima volta, ricominciando subito dopo ad ignorarlo.
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ALLORA oggi tanti aggiornamenti per ringraziarvi di cuore, per INCORAGGIARVI a commentare dato che amo certi commenti e per avvisarvi che l'ho finita di scrivere, quindi da oggi aggiornerò più volte al giorno.
comunque ho piazzato il mio kinky kuroo in sti ultimi due capitoli, cioè per favore
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kuroken ☦︎︎ michelle.
Fanfictionシ michelle, you are a monster from hell. / kenma era un adolescente normale, come gli altri, fin quando nella sua vita si presentò kuroo; o meglio, Satana.
