Beliath

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***Leandra
Le succubi di mia madre l'aiutano a far nascere la mia nuova sorellastra. Asmodee sembra insofferente al dolore...
È il suo secondo parto, dopo di me...questa volta il padre era un vampiro, credevo che sarebbe stata la buona occasione per sciogliere il cuore di mia madre...ma al momento che ha scoperto di eessere incinta...ha ucciso il suo amante, torturandolo senza pietà.
Resto in disparte...mia madre ghigna e un pianto invade la stanza della regina degli incubi.
Mostro un piccolo sorriso e mi avvicino.
-Mostratemi mia figlia.- esclama Asmodee...ma noto le succubi sbiancare al vedere il neonato...
-Padrona...ecco...-
Mia madre, impaziente strappa il fagotto dalle braccia dell' ancella e scopre il neonato...
Asmodee sgrana gli occhi. -Che cos'è?? Uno scherzo???-
Le sue urla fanno aumentare il pianto della creatura appena nata.
Mi avvicino. -Cosa c è madre?-
-Quale vergogna è mai questa?? Un maschio!!! Un maschio!!??-
Alzo lo sguardo...un fratellastro...un futuro uomo...ovvero un inutilità per la nostra specie.
Asmodee guarda quella creatura schifata. Senza aggiungere altro prende il bambino in una mano e lo lancia verso di me.
Prendo il bambino al volo.
-Occupatene tu Leandra. Finché non capirò cosa farne, sarà un tuo problema.-
Vorrei dissentire. Non voglio badare a un moccioso che piange e urla tutto il tempo. Ma...quando Asmodee è di cattivo umore...meglio fare come dice. - Si. Madre.-
Stringo il neonato ed esco da lì.
Il bambino continua a piangere, mi sta rompendo i timpani!!
-Vuoi stare zitto??-
Ma ecco che le sue grida aumentano.
-Scordati che io ti faccia da mammina. Non solo sei un maschio sei totalmente inutile.-
Detto questo il bambino smette di piangere e mi guarda negli occhi...
Solo ora noto...che i suoi occhi sono verdi quanto quelli miei e di Asmodee.
E prima che possa dire qualcosa...il moccioso inizia a sorridere e a gettare urletti felici.
Alzo un sopracciglio. -Sei felice di essere inutile?-
Il poppante agita i piedini paffuti e le manine come in segno di si.
Sbuffo. Fantastico.
***
Porto il poppante con me. Spero di poter scopare qualche bel fusto.
Noto un forestiero....Uhm mi sembra la scelta giusta.
Lascio il moccioso davanti un ruscello.
-Tu resta qui. Fai quello che ti pare. Ma se ricominci a frignare te ne farò pentire.-
Il mio fratellastro mi guarda incosciente di ciò che sto dicendo.
Lo lascio lì e volo verso quel bel bocconcino.
***
Mi lecco le labbra... mentre la mia vittima dorme profondamente esausto dalla nostra prestazione, il moccioso non ha pianto neanche per un secondo. Uhm è stato bravo. Mi rivesto e torno al ruscello.
-Visto che sei stato in silenzio, meriti la colazio...- Sgrano gli occhi. Il bambino....è sparito...
Mi guardo intorno. Non m importa del moccioso. Ma se mia madre ci ripensasse... sul suo conto...meglio non perderlo.
Inizio a cercarlo dappertutto,finché noto un bambino fare i primi passi, sopra una sporgenza completamente nudo.
Sarà lui.
-Torna qui!- grido.
Il poppante agita i piedini e inizia a correre oltre la sporgenza. Se avesse le ali non sarebbe un problema ma ...ho già detto che è inutile?
Il mio fratellastro supera il muro di rocce e inizia a precipitare nel vuoto.
Potrei lasciarlo morire. Chissene importa, mia madre mi ringrazierebbe nel non sentirlo più.
Ma...ripenso a quello sguardo...così simile al mio... guardo il mostriciattolo ormai vicino alla terra...sta per spaccarsi il cranio e...
***
Lo prendo appena in tempo e inizia a singhiozzare. -Finiscila. - esclamo. -È colpa tua.- stringo gli occhi seria.
Il moccioso incontra il mio sguardo e inizia a ridere divertito...
Sgrano gli occhi... ma...cosa...
Ride a pieni polmoni finché posa il capo sul mio seno e le sue manine sul mio collo...
Sento....una strana sensazione...sento...uno strano...rimbombo nel mio petto...
Vorrei...proteggerlo?
Ma cosa mi salta in mente??
-Adesso torniamo a casa.-
Lui mi rivolge un grande sorriso...
Resto in silenzio e volo verso gli inferi...
Poso il poppante nel mio letto e crolla in un sonno profondo...
Stringo gli occhi.
Adesso ha l aspetto di un bambino di 4 anni...i suoi capelli stanno crescendo...sono neri come I miei...con dei riflessi violacei...
Un bambino normale non può crescere così, in pochi minuti...mi chiedo...che cosa sia.
Noto che si agita nel sonno e muove i piedini infastidito.
Sbuffo e mi avvicino.
Lo copro con la coperta...il suo corpo...è freddo come il ghiaccio...
Sbadiglia e il suo sonno torna normale...
Lo guardo e ricordo il suo sorriso...mi guardo intorno, certa di essere sola... gli accarezzo la gote paffuta.
Lui si struscia alla mia mano e sorride nel sonno...qualcosa si fa strada nelle mie labbra...Non un ghigno...ma un sorriso...sincero e felice... mi sento...felice? Che cosa strana...ma allo stesso tempo...bella...
Le succubi non provano sentimenti eppure...questo moccioso...ha qualcosa che...
- Leandra!-
Mi desto e mi alzo in volo svelta.
Asmodee è appena entrata in camera mia. Mai successo.
- Madre.- m inchino.
-Dov'è mio figlio?- chiede.
Prima lo getta come spazzatura...e adesso lo chiama figlio ?
Le mostro il poppante e mia madre emana un sorriso di 32 denti. Ha qualcosa di oscuro.. e inquietante...
Asmodee si avvicina al bambino. -Eccolo...il mio piccolo.- prende in braccio il mio fratellastro senza svegliarlo e lo tiene in braccio in modo materno.
-Avete cambiato idea?-
Asmodee mi guarda. - Leandra, tesoro. Tuo fratello è un vampiro...ma in sé ha una parte di incubus. Sai cosa vuol dire?-
Scuoto il capo confusa.
-Che il nostro, caro maschietto non è così inutile.- ride con malvagità e accarezza il bambino come un pezzo di carne da divorare.
Non capisco cosa abbia in mente...ma prima che possa fare domande...mia madre esce da lì tenendo il piccolo in braccio...e nel mentre sento che inizia a intonare una canzone...quasi ipnotica...
**Asmodee
Hush, child, darkness will rise from the deep,
And carry it out into sleep, child
Darkness will rise from the deep,
And carry it out into sleep
My only son, i'll shape your belief,
And you'll always know that your father's a thief
And you won't understand
The cause of your grief,
But you'll always follow the voices beneath
***Leandra
Seguo mia madre senza farmi vedere...la sua ninna nanna forma alcune ombre intorno a sé...e in una sfera di fumo...appare la figura di un uomo dai folti e lunghi capelli e lo sguardo malizioso...l ombra cambia all' improvviso e diviene una ragazza bionda...e l uomo della figura precedente...sembra invaghito di lei...
**Asmodee
Guileless son, your spirit will hate her
The flower that wants to ruin my plans, poisoning your heart, full of darkness, with crap like love.
And you will expose
His paltaple behavior,
For you are the proof of how he betrayed her loyalty
Hush, child, darkness will rise from the deep,
And carry it out into sleep, child
Darkness will rise from the deep,
And carry it out into sleep
My only son, each day you grow older,
Each moment i'm watching
My vengeance unfold.
The child of my vibe,
The flesh of my soul,
Will die in returning
The birthright he stole
Hush, child, darkness will rise from the deep,
And carry it out into sleep, child
Darkness will rise from the deep,
And carry it out into sleeeeeeeep...
***Leandra
Le ombre svaniscono e mia madre regge la creatura che fino a qualche ora voleva sbarazzarsi...mentre adesso...sembra come il prescelto...
-Tu sarai la chiave del mio potere. Piccolo mio. Una volta cresciuto darai l energia necessaria a me. Farai contenta la tua mamma, tesoro...- struscia la gote al capo del piccolo...allora...è questo il suo piano... userà suo figlio come contenitore di energia... finché non sarà pronto per il macello... perché mi sento...preoccupata per lui?
Asmodee si volta verso la sua corte di succubi. -Ascoltatemi!- l intera corte rivolge l attenzione alla regina...
Ella alza il piccolo oltre la sua testa. -Lui si chiama Beliath. Ed è mio figlio. Il primo incubus, principe degli inferi. Egli sarà la rinascita del nostro potere!!-
Le succubi urlano e applaudono...
"Il nostro potere"? O il suo potere? Ha chiamato suo figlio "Beliath"... "Senza valore"...lo trovo ingiusto...
Beliath...Non è al sicuro qui...
***
La celebrazione del nuovo arrivato è durata due notti di seguito.
Dopo i festeggiamenti Asmodee mi ha nuovamente dato il compito di badare a "suo figlio"; finché non sarà pronto...
***
Sono passati parecchi anni...ormai Beliath è un giovane uomo...esattamente come la visione della sfera di fumo...
È un tipetto appetitoso...se non fosse mio fratello me lo farei immediatamente. Ma...Non può continuare a stare con me...per fortuna ho trovato dove metterlo.
Finisce con la sua ennesima conquista e si avvicina a me.
-Sei invidiosa sorellina?- esclama con il suo ghigno.
-Devo parlarti Beliath.-
-Di cosa? Di quanto sono stupendo? Lo so bene, tesoro-
Alzo gli occhi. Tale e quale a me...
- Beliath...ho trovato un posto per te.-
-Un posto per me? Che sarebbe?-
-Un maniero...lì troverai simili a te...o almeno....alla tua parte vampira.-
-Molto interessante Lea. E...Tu?-
-Verrò a trovarti...-
Beliath mi fissa negli occhi...credo che sappia che dietro c è qualcosa di più oscuro...
-Potrebbe venire anche Ethan...allora...- esclama.
Uhm Ethan. Quel pidocchio. Non fa altro che venirmi dietro....ma da altro canto...Non posso dargli torto. Ma mi rende le cose talmente semplici...che non vale nemmeno la pena...anche se non posso non ammettere che sia un bel bocconcino.
-Non sono affari miei.-
-Credo sia attratto da te.- esclama mio fratello sorridendo con malizia.
Sbuffo. -Seguimi.-
Volo verso il maniero e Beliath mi segue a ruota correndo come un fulmine.
Arrivati nella vecchia casa...Beliath non sembra affatto scontento.
Per convincere il bel Aristocratico ce né é voluto. Peccato che sia così rigido...mi sarebbe piaciuto vedere cosa c è sotto i suoi vestiti...
-Questa sarà la tua nuova casa.-
Beliath mi guarda. -Sarà divertente!- esclama senza paura.
Sorrido...ma all' improvviso come molto tempo fa mi stringe a sé. Sento il mio cuore battere e lo stringo...
- Mi mancherai...-
Resto sorpresa dalle sue parole, gli accarezzo i capelli. -Anche Tu, piccolo demonio.-
Mi arruffa i capelli ed io gli dò una piccola spinta. -Divertiti.-
-Sempre sorella!- esclama lui ridendo...mentre io volo via da lì.
***Beliath
È da tre ore che sto seguendo questo tipo vestito come il nonno che non ho mai avuto. Che poi...come aveva detto di chiamarsi?
-Stai al passo, per favore?- esclama battendo il suo bastone.
Rido. - Ma ti sei vestito per il carnevale?-
Alza gli occhi al cielo. Ok. Credo mi divertirò ad irritare questo qui.
-Il mio abbigliamento non è affare tuo.- apre una camera. -Questa è la tua stanza.-
Noto una stanza buia per niente nel mio stile. -Nonno, credi che qui le pupe vorrebbero starci? Cioè...se fossi una donna scapparei e non mi passerebbe per la mente di darmela. Capisci?-
Stringe il suo bastone come per trattenersi nel darmelo in testa. - Questo linguaggio tienilo per te e le tue pupe. Chiaro? E il mio nome è Vladimir. Non Nonno.-
-Come dici tu...Nonno!- esclamo e rido a crepapelle.
Sento la pelle dei suoi guanti fare rumore con il bastone.
Sta diventando rosso dalla rabbia.
- Se vuoi restare qui sei il non benvenuto. Ma se questo posto non ti aggrada quella è la porta.Chiaro??- esclama alzando la voce.
Faccio il segno di saluto dei militari.-Signorsì!-
Sospira esasperato ed esce da lì.
Rido e guardo la mia "Nuova camera". Dire che fa schifo...è dire poco ma...ho visto un villaggio vicino...mi sarà utile.
***
Ecco qua. Dopo aver trafugato diversi negozi, la mia camera è come piace a me. E adesso sotto con le sventole!
***
Sono passati diversi secoli da quando sono qui, al maniero. Oltre me, il nonno Vladimir, Aaron il grande ragazzo (metà lupo) ho finalmente convinto Ethan di venire ad abitare qui. Vladimir era così contento che ha quasi spaccato il suo bastone in due.
Con Ethan è una pacchia. Abbiamo scoperto un locale niente male chiamato "Moondance" posso assicurarvi. Lì ci sono tante pollastre.
Al maniero è arrivato anche un certo Raphael, veste carnevale come Vladimir. Sono entrambe due topi da biblioteca ed infine un ragazzo di nome Ivan, un vampiro appena nato. Ha ancora qualche difficoltà a trattenere la sete di sangue, Vladimir lo tiene chiuso in camera sua per evitare danni.
Ma questa casa è uno sballo. Organizzo feste di qualsiasi genere e le ragazze non mancano, loro e il loro sangue dolce come il miele. E a proposito di Miele...proprio qualche giorno fa, è arrivata una gran sventola di nome Matilde. Miss occhi di Miele però rimasta senza fiato per il sottoscritto ha giocato a nascondino con tutti noi. Finché quel moccioso di Ivan l ha spaventata e l ha fatta cadere dal secondosecondo piano. Ivan così non beccherai mai una ragazza. Cmq la piccola ormai segnata dal suo destino crudele ha dovuto scegliere uno di noi come suo vampiro personale, facendo fi lei il calice personale di uno di noi. Poteva scegliere me invece ha preferito quel Vladimir. Bah, le donne sono proprio strane. Hanno un campione number 1 davanti a loro e si prendono il tipo vestito da carnevale da nonno di Dracula...sul serio??
Cmq, credo sia meglio così. Insomma..immaginatevi me con un calice!? Ahahahahah mai nella vita. Io gioco da solo. Sono un vampiro cacciatore. Uno spirito libero. Nessuna donna può accalappiare il sottoscritto.

Qualche giorno dopo.

Ivan ha fatto cadere un altra donna dalla finestra...ma che problemi Hai?? Siamo punto a capo. Chissà chi sceglierà...no! Aspetta! Sta indicando me? Indica proprio me???
Il suo sguardo cangiante...i suoi capelli biondi...l aria innocente ma con un certo non so che di sensuale nei suoi occhi... mi sento...strano...lei...sarà il mio calice...
Selva...il suo nome é Selva...


-Continua-

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