21- Bugiarda e traditrice.

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ELIZA

Avevo preso una decisione: ovvero non dir niente a Seth, ma nella settimana successiva dall'incontro con Aaron avevo fatto davvero fatica a fingere che fosse tutto a posto, perciò mi ero isolata. Purtroppo aveva rischiato di escludere totalmente Seth dalla mia vita. Avevo capito che stavo gestendo male la situazione e soprattutto ne avevo abbastanza di farmi sopraffare dagli uomini: prima Alan Richmond mi aveva tenuta in ostaggio e poi Aaron... ero stanca di sentirmi male, non era giusto, quindi avevo deciso di farmi forza e accantonare quello che mi era successo. Perlomeno fingere che fosse così.

Abbellivo il viso con uno smagliante sorriso da dedicare ai clienti.

Blateravo battute spinte con le ragazze.

Lanciavo le frecciatine più accattivanti del mio arsenale in presenza dei ragazzi e ridevo moltissimo con Seth. Mi obbligavo ad essere l'Eliza di sempre.

Permettevo al mio ragazzo di toccarmi e prendevo persino l'iniziativa, tutto affinché nessuno si accorgesse che era solo una recita. Perché non stavo bene, affatto.

Seth mi osservava molto dopo la settimana in cui lo avevo allontanato, mi studiava come se potesse trovarci una risposta concreta, i suoi occhi mi scrutavano come se potessero in qualche modo leggermi l'anima, ma non avrei permesso che Seth scoprisse la verità.

C'erano giorni più difficili di altri, ad esempio quando a sorpresa, Seth mi arrivava alle spalle e mi baciava il collo premendo le dita sui fianchi. In quei momenti mi congelavo dal terrore, i miei occhi viravano a quel giorno e per pochi secondi mi era difficile comprendere la differenza tra il tocco di Aaron e quello di Seth.

Nei giorni seguenti quel segreto rischiava di bruciarmi viva. Quando mi trovavo da sola, il senso di colpa mi portava a desiderare di stare con Seth, e quando ci stavo, mi sentivo una bugiarda, falsa e traditrice. Non stavo bene, né con lui né con me stessa.

Avevo iniziato a ripudiarmi così profondamente che alla mattina mi svegliavo con i conati.

Ero dimagrita e impallidita, ma non toglievo mai quella maschera in pubblico.

E funzionava, perché oltre agli sguardi indagatori di Seth, nessuno si era accorto che pian piano mi stavo spezzando.

Anzi no, qualcun altro c'era.

Dustin la prima settimana, aveva resistito mezza giornata, poi si era stufato di vedere quella recita ossessiva. Mi aveva allontanato e una volta rimasti soli, mi aveva afferrato le spalle, le dita che stringevano la pelle. Rimanendo taciturno, con i lineamenti induriti, mi aveva fissato intensamente e io avevo capito all'instante. Non servivano parole per esprimere ciò che mi stava promettendo: «io so, con me puoi permetterti di crollare.»

Lo avevo guardato e qualcosa dentro di me si era spezzato. Mi ero permessa di crollare tra le sue braccia, intente a cullarmi dolcemente.

In quel periodo aveva persino smesso di rifilarmi bignè alla crema, ci aveva rinunciato dopo che al terzo mi era salita la bile, costringendomi a correre in bagno.

Quel senso di oppressione mi stava divorando dall'interno e mi rendeva impossibile mangiare e dormire. Mi sentivo perennemente sporca, inadeguata e una traditrice.

Nella testa mi assillava il pensiero di aver permesso ad un altro uomo di toccarmi, e sapevo che non era stata colpa mia, io non volevo e forse non sarebbe dovuto essere quello il mio primo pensiero, ma quando Seth mi dedicava amore e gentilezza, io non riuscivo a non pensare che lo avessi tradito.

Sia facendomi toccare, sia non rivelandoglielo.

Ma quel giorno più che mai, avevo indossato la maschera più carina che possedessi.

Mostrami l'amore (#2 Nightmares Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora