capitolo 1

111 10 16
                                    

Lucius Malfoy si trovava nella sala del San mungo, stava aspettando una medimaga che annunciasse la nascita dei figli, appena essa arrivo annunciando la nascita e sorridendo raggiante Lucius La guardo disgustato, ma non disse nulla.
Appena entro nella sala parto Notò qualcosa di orribile, erano gemelli, il ormai capostipite dei Malfoy Guardo il fagottino disgustato domandandosi perché nessuno gli avesse detto che sarebbero stati gemelli

I pensieri del Malfoy furuno interrotti da un medimago che domandò

"Come si chiamano?"
Lucius scrollò le spalle, aveva pensato il nome per il figlio, Draco, ma come poteva chiamare la figlia

"joanna e Draco" disse distrattamente Narcissa
"Joanna Narcissa Malfoy e Draco lucius Malfoy" completò
Il medimago annuì e con uno sventolio di bacchetta fece comparire due targhette hai polsi dei bambini

5 anni dopo

La piccola Joanna era uscita dalla Camera e l'accoglienza dei genitori non era delle migliori, il padre era a dir poco infuriato e la madre aveva uno sguardo che poteva congelare tutti, Draco era seduto al tavolo che guardava triste il padre e Andromeda era a dir poco malinconica

"Andy vieni con me" disse fermamente la giovane Malfoy trascinandola con lei
Arrivarono in una bellissima sala, le pareti erano nere come quelle di tutto il maniero infondo, tranne la camera del piccolo Draco che era con stendardi serpeverde e carta da parati Verde/Argento
Nel centro della sala si trovava un pianoforte a coda e la bionda si affrettò a sedersi
Fece scivolare piano le dita sul piano, una triste melodia avvolse l'aria, Andromeda noto una arpa e al ritmo del amica si mise a suonare
Quella melodia le accompagnò per tutta la mattina fino a quando Dobby l'elfo domestico comparve in sala dicendo che il pranzo era pronto e che immediatamente dovevano recarsi nella sala da pranzo perché c'erano i Rosier
Le due si affrettarono a cambiarsi, entrambe si misero qualcosa di semplice  si avviarono verso la sala da pranzo
Appena entrate si scusarono per il ritardo e si sedettero, accanto A Joanna si trovava un bambino della loro età
Aveva dei bellissimi occhi neri,capelli del medesimo colore e i lineamenti regali della famiglia Rosier non mancavano
"Si chiama Jeremiah Evan Rosier" disse il padre sorridendo alla ragazza
Lei sorrise di rimandi e disse
"Grazie mille signor Rosier"

"Io sono Joanna Narcissa Malfoy"
"Lei è Andromeda Siria Black" disse indicando la piccola ragazzina che si trovava accanto a lei
Jeremiah sorrise a entrambi
"Padre noi mostriamo la casa a Jeremiah" disse Joanna con fare tetro, il padre annui solo per tirarla fuori da quella cena, non poteva di certo stipulare contratti matrimoniali con loro tre nella stanza
"Okay" disse solamente tornando a parlare con Il capostipite dei Rosier
I tre si avviarono verso la camera della giovane Malfoy per parlare, si fermarono nella sala dove le ragazze avevano passato la mattina, Jeremiah aveva uno zaino, tirò fuori una chitarra e iniziò a suonare una melodia che le ragazze conoscevano troppo bene
"Jeremiah finiremo nei guai se lucius ci trova" disse joanna
"Chiami tuo padre per nome?" Domandò l'altro divertito
La ragazzina annuì senza dare informazioni, sarebbe finita peggio per loro se così non fosse stato
Arrivati nella camera della biondina iniziarono tutti e tre a conversare, Andromeda era molto distratta mentre i due parlavano con uno sguardo sognante della libreria di Hogwarts, pensava al padre e alla madre, morti per salvarla e aveva in mente una sola cosa, Mamma Papà perché siete morti voi e non io?

I Rosier rimasero per tutto il pomeriggio, Joanna, Andromeda e Jeremiah erano ormai amici, i tre avevano un sacco di cose in comune prima di tutto l'odio verso gli ideali purosangue dove vedevano quest'ultimi al centro del mondo magico, i tre erano disgustati da tali ideali nonostante il modo in cui erano cresciuti, purtroppo Jeremiah e il padre andarono via prima di cena, così i tre a malincuore si salutarono promettendosi di incontrarsi a Hogwarts.

"Io l'ho sempre detto che quello era un idiota, lui e quella peverell si sono sposati e ci hanno lasciato quel abominio che chiamano figlia" Disse Lucius con una calma disarmante a cena, Andromeda non si era presentata per evitare di sentir parlare male dei suoi genitori.
Joanna Affondò le dita nella carne, le nocche stavano diventando bianche

"Concordo" disse Narcissa
"Bellatrix ha fatto bene a uccidere due traditori"

"BASTA" urlò Joanna al estremo della frustrazione

"Cosa hai detto?" Sibilo Narcissa Arrabbiata

"Ho detto di smetterla" disse la Malfoy stavolta più calma
"Andromeda è una persona favolosa, i genitori lo erano altrettanto e madre" disse mimando sul ultima parola "era il tuo fottuto cugino, non puoi dire cose del genere, i veri mostri siete voi, prosciugati da questa mania del purezza del sangue, secondo te Lucius" calco l'ultima parola
"È meglio essere una coppia di mostri che odiano la nipote senza nessuna ragione oppure essere una coppia apparentemente felice sacrificarsi per la loro unica figlia?" Domandò

Lucius era orripilato dalle parole della figlia, prese la bacchetta dal fodero

"Crucio" disse verso la figlia che cadde atterra urlando e contorcendosi per il dolore

Continuò così per 3 minuti finché non si fermò lasciando la figlia andare via.

Joanna giunse in camera di Andromeda dicendo
"Andy, ecco Pantene e Narcissa hanno insultato i tuoi genitori e io per caso li ho insultati e colui che si fa chiamare padre mia ha cruciata"

"COSA?!" urlò Andromeda correndo verso l'amica affrettandosi a aiutarla

"Sei un idiota" le borbottò prima di dormire "non dovevi"
"Invece sì" disse fermamente l'altra
"Jo posso dormire con te?" Domandò la black, l'altra annuì e insieme si sdraiarono nel letto abbracciate prima di sussurrare al unisono
"Sei la mia migliore amica"
E cadere in un delicato sogno


Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 13, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Joanna Narcissa MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora