Mi ritrovai a fissare l'orologio appeso vicino a un quadro vecchio e con qualche alone, qualcuno lo puliva ogni tanto.Fuori piove, siamo a dicembre ed io non sono più la stessa di prima.
Mi risveglia la voce squillante della dottoressa che mi invita ad entrare nel suo studio.
Con noia mi alzo e la raggiungo, la sedia scricchiola e io camminando con passo lento osservo quello che mi circonda,
è sempre tutto così uguale.la dottoressa raggiunge la scrivania e mentre mi siedo:
"Come ti senti oggi?" "la terapia come procede?" "Sei più tornata a casa?"
Io con nonchalance rispondo vaga guardandola negli occhi.
dopo un'ora e mezza afferro la borsa ed esco prenotando l'ascensore, nel frattempo mi copro infilo il cappellino, esco in strada e il freddo mi sferra in viso.
