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"è inquietante." oikawa incrociò le braccia al petto e arricciò il naso, dopo aver ascoltato kenma.
era una bella giornata e i ragazzi avevano deciso di andare al centro commerciale, dato che avevano soldi da spendere.
kenma, ad un tavolino con hinata, akaashi, kageyama e oikawa, stava parlando dei suoi vari
deja-vu mentre aspettava che tutti gli altri uscissero da un negozio di profumi.
"confermo." akaashi annuì confuso, ma non troppo spaventato.
kageyama, invece, aveva uno sguardo un po' troppo serio e, con il mento poggiato sulle sue mani incrociate, stava osservando kenma da quando aveva iniziato a parlare, abbastanza preoccupato.
"penso di avere un'idea, e se è così, è grave." disse dopo un po', rilassando le braccia e lasciandole stese sul tavolo, "anzi, gravissimo."
"mh?" kenma alzò un sopracciglio non capendo; kageyama sospirò e si avvicinò al biondo, parlando.
"quando sei entrato all'Inferno, avevi una forma.. diabolica, diciamo?" chiese poi, sussurrando l'aggettivo, dato che non gli era mai piaciuto.
kenma, ancora più confuso, scosse la testa, non capendo il perché della domanda.
il bruno di tutta risposta sospirò sollevato, ma nel sentire la frase di oikawa, la preoccupazione tornò.
"non ho ben capito il motivo di tutta quest'ansia, ma noi demoni possiamo entrare laggiù anche con la nostra forma umana. te ne sei dimenticato?" il moro disse e ridacchiò alla fine, ma kageyama sbattè le palpebre un paio di volte, sprofondando sempre di più.
"okay, questo è un problema gigantesco."
"cos'è gigantesco?" bokuto uscì dal nulla, con dietro di lui gli altri ragazzi, sorridente.
kageyama tossì piano e mosse la mano in avanti, "niente, niente" disse lanciando uno sguardo di intesa ai quattro seduti al tavolo; hinata capì e si girò, cambiando argomento.
"che avete preso?"
terushima ghignò e mosse il braccio in avanti, mostrando la bustina che teneva con una mano.
"questo coso ha un odore stupendo." disse, sorridendo fiero.
kuroo, mentre gli altri discutevano delle loro compere, arrivò dietro kenma e gli posò una mano sulla spalla, per richiamare la sua attenzione.
quando il ragazzo si girò, gli mostrò la scatoletta viola sorridendo.
"cos'è?" kenma chiese, afferrando il piccolo oggetto e guardando il più alto, non sapendo se aprirla subito o aspettare.
"apri pure! è un regalo —" iniziò a parlare, contento, " — so che sono apprezzati qua."
il biondo annuì e, curioso, sciolse il fiocco e aprì la scatoletta, trovando una collanina, con un ciondolo d'argento.
lo prese in mano, osservandolo attentamente; sul ciondolo si poteva leggere una piccola scritta:
'devil's'.
"hai visto? c'è scritto il mio nome!" il bruno esclamò contento, abbassandosi sulle ginocchia per vedere la reazione dell'altro.
kenma girò tra le dita la collanina e alzò lo sguardo, sorridendo leggermente.
"grazie, kuroo." mormorò quindi, mostrandogli la mano con il ciondolo; "me lo metti tu?"
kuroo annuì e, dopo vari tentativi, riuscì nella sua impresa, tornando davanti al biondo e, senza troppi giri di parole, gli lasciò un veloce bacio sulle labbra.
mentre i due continuavano a fare i piccioncini, sakusa e atsumu erano insieme agli altri ragazzi, e a quanto pare erano gli unici due ad essersi accorti delle effusioni umane romantiche che il Re e la Porta si stavano scambiando;
sakusa, disgustato, si girò verso il biondo, "quella Porta lo sta cambiando. anche la sua aurea straripa cioccolatini e caramelle."
atsumu menò un leggero schiaffo sulla spalla del ragazzo, guardandolo male; "omu! non dire così, sono carinissimi!"

kuroken ☦︎︎ michelle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora