kuroken ☦︎︎ michelle.

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kenma sospirò, con la fronte sul petto di kuroo, il quale era ormai da mezz'ora che continuava a fargli i grattini mentre sussurrava.
i due erano sul divano dell'appartamento di kozume; quest'ultimo si trovava tra le braccia del più alto, raggomitolato in una coperta.
"quindi, in sintesi, lilith è stata la mia prima Porta, ma ho scoperto che faceva il doppio gioco con mio padre." il bruno continuò a parlare, con il mento sulla testa del ragazzo tra le sue braccia, mentre guardava il soffitto; "quando l'ho scoperto era già troppo tardi, lei era morta, e all'inferno non c'era. quindi deduco che sia lassù tra luce e angeli volanti che cantano" mormorò, annoiato, e alzando gli occhi al cielo.
kenma sollevò il capo, posando ora il mento sul petto del bruno, per guardarlo meglio.
"e io cosa c'entro?" chiese poi, non trovando ancora una connessione.
"vedi, lilith aveva una forma demoniaca. è stata la prima e l'unica umana ad averla, e la forma va insieme ai ricordi di quella Porta. " iniziò a spiegare, e solo quando vide il biondo annuire continuò, "quando lei è morta i suoi ricordi e la sua forma appartenevano all'Inferno. tu sei la mia prima Porta dopo di lei, quindi mio padre li ha passati a te, volendomi prendere per il culo, probabilmente"
il più basso, iniziando a collegare i punti mancanti, sorrise un po' più tranquillo, e posò la guancia sulla spalla del bruno.
quest'ultimo, sentendo l'altro rilassarsi, lo strinse a sè, e avvicinò i loro visi.
"che c'è? come mai così contento?" sussurrò, a un centimetro dal volto del biondo, il quale arrossì all'improvvisa vicinanza.
"mi sono sempre chiesto perché non hai mai avuto paura di me. insomma, sono il Diavolo." disse poi, sul serio confuso.
kenma abbassò lo sguardo sulle labbra del bruno, rialzandolo subito dopo sui suoi occhi, e ripetendo il processo mentre sentiva il respiro farsi pesante.
"non lo so.." rispose, alzando una mano e posando un palmo sulla guancia del più alto,
" — so solo che fin quando sei tu va bene."
kuroo sorrise, e in una mossa veloce, annullò le distanze tra i loro visi, premendo le sue labbra su quelle dell'altro, nel loro primo bacio dolce.