─ PARTE TRENTA.
"Non sono stanco!"
"Sì invece. Ora andiamo a dormire", mormorò Jeongguk e sollevò il ragazzo, il quale si lamentò.
Il minore si aggrappò leggermente alla maglia della sua anima gemella, seppellendo la testa nel suo petto scolpito.
"Non lo sono", sussurrò Taehyung, inalando il profumo adorabile dell'altro.
Jeongguk ridacchiò e piazzò un piccolo bacio sul suo naso. "Invece sì, decisamente."
L'argentato scosse la testa lentamente, sentendo il petto scolpito del suo ragazzo vibrare leggermente.
Andarono al piano di sopra nella loro stanza, sdraiandosi sul grande letto.
Taehyung tirò stancamente la coperta sopra il suo corpo, prima di girarsi e spingersi contro il ragazzo dal rango blu.
I suoi occhi minacciarono di chiudersi in pochi secondi e uno sbadiglio gli scappò.
"Non sei stanco, mh?", sussurrò Jeongguk, portando una mano tra i capelli argentati di Taehyung. "Come mai non si vede ancora la ricrescita dei tuoi capelli naturali?"
"Fai sul serio? Stavo per dormire."
"Pensavo non fossi stanco."
"Shush."
Jeongguk ridacchiò. "Ma davvero, perché?"
L'altro scrollò le spalle, prendendo il braccio del suo ragazzo per metterlo intorno i suoi fianchi. "È il mio colore naturale."
"Aspetta... cosa?"
"Già, sono nato con i capelli argentati. Nessuno sapeva il perché comunque, mi hanno solo detto che non avevo abbastanza vitamine di non so quale genere e cose così."
"Non... è così che funziona."
Taehyung sbuffò e guardò in alto, incontrando gli occhi della sua anima gemella. "A chi importa? Posso dormire ora?"
L'altro annuì con un dolce sorriso, accarezzando ancora i suoi capelli, mentre l'altro braccio era attorno la vita del ragazzo.
Lo guardò dormire per tutto il tempo, ammirando i suoi bellissimi lineamenti.
Delle luci blu che provenivano dalle navicelle spaziali esterne erano l'unica fonte di luce nella stanza buia.
Il suo sguardo si soffermò ancora sui suoi capelli argentati.
Non era normale per un umano avere l'argento come colore naturale e portò Jeongguk a pensare in qualche modo, che la sua anima gemella forse non era neanche umana.
E se non provenisse dalla terra?
Con azioni attente si alzò, mettendo la coperta sopra il suo ragazzo ancora una volta, il quale si stava rannicchiando contro il cuscino di Jeongguk.
Gli scappò un sospiro e uscì fuori dall'edificio, chiudendosi la porta alle spalle e camminando verso il castello.
Le guardie aprirono i cancelli per lui e con un breve sorriso, annuì grato.
"Jeongguk? Che ci fai qui?", la voce di Seokjin chiese, dopo essere entrato nella sala d'addestramento. "Oh... non sapevo che fossi ancora sveglio."
L'uomo dal rango viola sbuffò. "Ovviamente sono sveglio. Ti dispiacerebbe spiegarmi perché sei venuto al castello?"
"Uhh... solo qualche cosa che mi passa per la testa. Volevo pensarci mentre mi allenavo."
Seokjin mugolò e annuì, facendogli un cenno. "Vieni qui allora, faremo solo qualche addestramento per le tue abilità. Non sono nell'umore per provocarti. E mentre ti allenerai, mi dirai cosa ti turba."
L'altro sospirò, prendendo una delle bottiglie d'acqua dalla panchina e bevendo un paio di sorsi.
"Davvero? Non è niente di cui parlare, comunque. Non sono neanche sicuro se sto solo pensando troppo."
"Pensando troppo? Be', te lo dirò se è quello il caso."
Jeongguk scosse la testa con un piccolo sorrisi e mise giù la bottiglia, prima di avvicinarsi al suo patrigno. "Cosa andremo a migliorare?"
"Che ne dici della tua capacità di rubare i sensi? Ho notato che la usi raramente."
"Preferisco infliggere dolore. È più divertente."
Seokjin roteò gli occhi. "Certo che lo è. Perché l'ho persino menzionato?"
Il ragazzo dal rango blu rise, i suoi occhi brillavano già del suo colore, mentre le sue vene e il suo corpo iniziarono a illuminarsi.
Luce blu circondava i due potenti uomini di rango. "Quindi, con cosa vuoi iniz-"
Oscurità.
Seokjin non poteva vedere più niente."Avresti potuto avvisarmi", mormorò, ma sentì solo una risata come risposta. "Ovviamente puoi rubare la mia capacità di vedere, e le altre cose?"
Jeongguk non rispose, i suoi occhi erano assottigliati mentre lasciò che più potere scorresse nelle sue vene.
L'atmosfera nella sala di allenamento era intensa, il potere irradiava dal principe.
Si fece scappare un profondo sospiro, quando si concentrò solo su Seokjin, il quale era immobile, non ancora capace di vedere niente.
Per un breve lasso di tempo, il ragazzo dal rango blu pensò che non ci fosse riuscito e volle riprovare ancora, ma fu interrotto. "Se non mi farai sapere che sei ancora in questa stanza, mostrerò a Taehyung le foto di quando eri piccolo."
Jeongguk ridacchiò, avvicinandosi a lui e afferrandogli la spalla, prima di lasciarlo vedere e sentire ancora.
"Lo odio."
Il più giovane scrollò le spalle. "Sarebbe preoccupante se ti piacesse mentre ti rubo i sensi."
Seokjin roteò gli occhi con un ghigno e scosse la testa. "Volevi dirmi cosa sta succedendo."
"Oh, giusto", rispose Jeongguk, "Stavo pensando a qualcosa che non vuole lasciare la mia mente."
L'uomo dal rango viola lo guardò in attesa, avvicinandosi a una delle panchine e sedendosi, indicando il posto accanto a lui.
"I capelli argentati di Taehyung sono naturali."
Seokjin si accigliò. "Pensavo li avesse tinti."
"L'ho pensato anch'io! Ma quando gli ho chiesto perché non avesse ancora la ricrescita, mi ha detto che era il suo colore naturale. E ora mi sto chiedendo se non sia umano."
Un mugolio lasciò l'altro. "Sai cosa significa, vero? Se Taehyung ha i capelli naturali di quel colore e se non è della terra, allora lui è-"
"Capace di possedere l'acqua, lo so."
STAI LEGGENDO
cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓
Fanfic𝓐𝓤 | dove Kim Taehyung è ossessionato dallo spazio e dai suoi pianeti. E se incontrasse un uomo ferito, che non sembra essere della Terra? questa è solo una traduzione! i crediti della storia originale appartengono a ➛ @JJKMONO che mi ha gentilme...