-Sky guarda che cosa...- Klaus spalancò la porta della sorella, ma si bloccò non appena si ritrovò di fronte a una stanza completamente deserta.
Il suo sguardo cadde sul letto vuoto di Skylar, sul quale si andò a sedere, avvolto nei suoi pensieri. Si guardò intorno e poi in direzione delle sue mani tra le quali teneva un mangianastri portatile che aveva "preso in prestito" dalle cose di Grace e una cassetta con una delle canzoni preferite di Sky: Wouldn't it be nice dei Beach Boys. L'avevano ascoltata una delle rare volte in cui Pogo gli concedeva di vedere la tv ed essa faceva da sottofondo a una pubblicità a cui Klaus non aveva neanche badato, ma la ragazza da quel momento non aveva smesso canticchiarla.
Era un regalo di compleanno che le aveva fatto qualche giorno fa, comprato da uno strano tizio e pagato con gli ennesimi soldi rubati a suo padre. L'aveva ascoltata e le parole gli erano parse davvero belle. Il cantante parlava alla sua amata di come sarebbe bello crescere e diventare abbastanza grandi da poter vivere una vita felice, insieme, spensierati e senza separarsi mai. Questa era palesemente una storia d'amore, ma Klaus si augurava la stessa cosa per lui e Sky.
Lei riusciva a dargli quel senso di sicurezza che lo faceva sentire tremendamente importante, nonostante lui si ritenesse, molto spesso, la persona più inutile di questo mondo e pensava davvero a quanto potesse essere bello vivere per sempre al suo fianco. Tra i due c'era una complicità e una comprensione infinita, ma Klaus era molto confuso riguardo ai suoi reali sentimenti. Avrebbe dato la vita per Skylar, se ce ne fosse stato bisogno, ma non era per nulla certo che quello fosse amore. Forse le voleva bene come un fratello, ma un fratello non sviluppa delle manie di possesso come le sue, per cui eccoci di nuovo nella confusione.
Ci aveva pensato parecchie volte, ma alla fine aveva deciso che non c'era motivo di trovare una parola che potesse dare un nome a quello che provasse per Sky.
Gli parve davvero strano non trovarla in camera, ma forse era andata semplicemente in bagno, perciò si mise ad aspettarla. Le lancette però scorrevano velocemente sul vecchio orologio che si trovava in corridoio e di sua sorella non c'era ancora traccia.
L'occhio gli cadde sulla parete vicina, quella che divideva la camera di Sky da quella di Diego e un improvviso bruciore prese possesso del suo stomaco.
Aveva infatti origliato qualcosina sulla loro conversazione della sera prima e potrebbe aver "accidentalmente" corrotto Ben cedendogli la sua porzione di biscotti della colazione, affinché indagasse sulla faccenda. Il fratello, dopo essersi sbranato la sua ricompensa, gli aveva riferito che i due avevano intenzione di leggere un libro insieme, quello che loro padre aveva regalato a Diego e che si era rivelato essere uno dei preferiti di Sky.
-Tutte a lui le fortune- sbuffò Klaus, parlando ad alta voce, e si buttò all'indietro, così da ritrovarsi disteso.
-Hey Sky, mi chiedevo se ti andasse di cominciare a...- dalla porta entrò proprio Diego, con il libro incriminato in mano, che non si aspettava assolutamente di ritrovarsi davanti Klaus.Ci fu un attimo di silenzio colmato però da due sguardi fulminanti.
-Che ci fai qui?- domandarono poi all'unisono, cosa che diede ai due un ulteriore motivo per innervosirsi. Aspettarono ancora qualche secondo, in modo da far sbollentire la rabbia e per evitare di parlare ancora con l'altro.
-No, che ci fai tu qui!- nonostante questa volta si fossero impegnati, parlarono di nuovo nello stesso momento, facendo anche lo stesso identico gesto della mano, dato che entrambi si puntarono l'indice contro a vicenda.-Senti, vai tu- disse alla fine Klaus con la sua solita aria noncurante, che faceva sempre andare Diego su tutte le furie.
-Non penso che questi siano affari tuoi- rispose il ragazzo, nascondendo il libro dietro la schiena, come se il fratello non ci avesse già fatto caso.
-Tanto poi me lo dirà Sky, come mi ha detto che dovete leggere quello stupido libro insieme- Klaus gli puntò i suoi occhi verdi addosso, per godersi l'invidia che bruciava nel fratello, non appena ebbe sentito quella bugia.
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ANOTHER HARGREEVES [The Umbrella Academy]
FanficEsiste, da qualche parte negli Stati Uniti, una famiglia decisamente fuori dall'ordinario, in cui i bambini al posto del nome hanno dei semplici numeri, come delle cavie di un folle, seppur straordinario, esperimento. Esso è stato ordito da un assai...