A drink, please.

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!! Scritta e pubblicata la prima volta precedentemente all'uscita della stagione 5 di Skam Italia !!

Elia si stravacca sullo sgabello alto del bar con un mugugno disperato: i suoi amici hanno trovato di meglio da fare e lui si sta annoiando a morte.

Giovanni glielo ripete di continuo: "sei troppo coatto, troppo tamarro, per la faccia da cucciolo che ti ritrovi, Elì. Per questo non rimorchi."
Elia lo detesta, in quei momenti. Non ha la faccia da bambino, accidenti. E il suo stile piace. Punto.

Ancora con la testa appoggiata al bancone, Elia alza un braccio per chiamare il barista e farsi servire un drink. Forte, per l'amor del cielo, prima che questa serata noiosa lo diventi ancor di più.

Una volta presa la cannuccia tra le labbra, Elia decide che sarebbe una buona idea girarsi verso l'entrata, così da vedere possibili conoscenti a cui unirsi. Non ne può più di veder tutti divertirsi tranne lui.

Con una smorfia a deformargli il volto nota quel grande stronzo di Giovanni uscire con un ghigno dal locale, abbracciato alla sua secolare fidanzata Eva. Probabilmente andranno da qualche parte a fare cosacce e Giova glielo rinfaccerà domani.

Nemmeno il tempo di pensare una degna vendetta per averlo abbandonato così che lo squillo di una notifica da parte di quello stronzo del suo migliore amico lo fa sobbalzare.

"Bro, andiamo da me, quindi non posso lasciarti la macchina. Ti amo, lo sai." recita il messaggio. Elia stringe il telefono tra le mani, nervoso. Fanculo Giovanni, avrebbe fatto prima ad andare con Filippo alla Gay Street, di sicuro il tinto non lo avrebbe lasciato solo.

Elia deve resistere all'impulso di uscire e strozzare Giovanni prima ancora che possa anche solo mettere in moto.

Luchino si è dato malato e non disponibile, Martino è impegnato in un fottuto week end romantico con Nicolò e Filippo è in giro coi suoi amici a bere e divertirsi.

"Ma si, Elia, vai con Giova. Magari trovi qualcuna! E poi su, per una volta che io e Nicolò organizziamo qualcosa di così romantico..." aveva detto Martino, sul viso un'espressione sognante.

"No ragazzi io sto male, viene solo Silvia da me, per darmi una mano eh. Niente secondi fini, giuro!" aveva risposto Luchino, quando il povero Elia aveva domandato se potessero vedersi comunque per giocare alla play. Al caldo, in casa, ma almeno insieme. Dannato traditore, altro che niente secondi fini.

E poi Giovanni. Che no, assolutamente, niente Eva, serata tra maschi. Come no. Elia ci aveva pure creduto come lo stolto che era.

Elia finisce il drink e gli insulti mentali ai suoi amici. Appoggia sonoramente il bicchiere sul bancone, intenzionato a ordinarne un altro, quando la sua attenzione viene catturata dalla ragazza che sta entrando nella discoteca.

Ammazza che bona.

Sembra spaesata, probabilmente non ha mai frequentato quel locale di periferia, ma al contempo sprigiona una tale sicurezza e determinazione. Elia ne rimane colpito, non si sorprenderebbe a sapere che ha la bocca spalancata dallo stupore.

La ragazza ha un vestitino in velluto, nero, le calze a rete piccola e delle scarpe col tacco alto, lucide. Sulla testa, tra i capelli, porta degli occhiali da sole tondi con le lenti colorate, nonostante sia ormai notte.

Ma è umana? Non ce credo. È una Dea.

Elia la analizza da capo a piedi, non preoccupandosi di poter sembrare un maniaco, e si sente ancor più ubriaco quando arriva alle labbra perfette della tizia: carnose, tinte di rosso scuro.

A drink, please - ELIA SANTINI [Skam Italia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora