capitolo 30 il cambiamento di Tristan

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Tristan camminava nervosamente per tutto il perimetro della sua cella, qualcosa lo turbava anche se non sapeva esattamente era dovuto tutto questa tensione.

Anche Wolf e Zac non fiatavano ormai da qualche ora, sentivano anche loro che qualcosa non andava.

Stava per parlare, quando il rumore della porta lo fermò.

Il nuovo capo della guardia reale,  camminava svelto e si fermò proprio davanti alla cella di Tristan.

- cosa vuoi?- disse Tristan con voce glaciale

- non sei autorizzato a parlare, quindi stai zitto. Sei stato convocato dal re in persona, ora ti farò uscire e tu mi seguirai senza battere ciglio- rispose acida la guardia

- e dove credi che possa andare con queste?- disse Tristan alzando le mani legate dalle speciali catene studiate apposta per bloccargli i poteri.

La guardia non si degno' di rispondere,  digito' il codice e la porta della cella si aprì.

- forza cammina davanti a me e non fare scherzi o te ne pentirai- ordinò la guardia.

Tristan guardò i suoi compagni che lo stavano guardando, nei loro occhi leggeva terrore erano preoccupati per lui. Tristan gli sorrise e gli fece cenno con la testa, cercando di tranquillizzarli.

Tristan cammino' in silenzio,  ma con la testa alta, in fin dei conti era sempre il principe.

Arrivati nella sala del trono, Tristan si trovò davanti Rubio che era seduto sul trono di suo padre, Cornelius che era in piedi sulla destra di Rubio e Ofelia che invece era sulla sinistra.

Tristan alzò il mento, non aveva intenzione di inchinarsi davanti a un falso re.

- Inginocchiati davanti al tuo re!- sbraito' la guardia. Tristan non si mosse di un millimetro,  anzi guardò Rubio dritto negli occhi,  in segno di sfida.

La guardia fremente di rabbia,  tirò fuori la frusta e la fece schioccare violentemente in terra. Tristan non si mosse e non fece nessun cenno di inchino,  continuava a fissare Rubio.

La guardia si preparò per colpirlo, ma venne fermato dalla mano alzata del re - calmo calmo, non occorre arrivare a questo, in fondo Tristan rimane sempre un principe, non vorrai ferire un vampiro di così alto rango-

La guardia balbetto' - ma ma Sire ne è sicuro?-

Anche Tristan si sorprese nel sentire quelle parole - Rubio cosa vuoi veramente?  Questo cambio di atteggiamento nei miei confronti mi suona strano-

- ah ah ah Tristan non pensare che io abbia sempre secondi fini- disse rubio ridendo

Tristan si scuri in volto, i suoi lineamenti si erano indurito - allora cosa vuoi da me?-

Rubio si massaggio il collo con calma,  poi si decise a rispondere - voglio che tu passi dalla mia parte-

- Scordatelo!  Io non mi inchinero' mai ha un vile come te-

- è se ti dicessi che ho scoperto il piano della mia dolce consorte Betty?  E se ti dicessi che so esattamente dove sono? E se ti dicessi che i miei uomini stanno andando a uccidere Mary? -

Tristan strinse i pugni, le nocche diventarono bianche e anche il suo viso già pallido di suo sbianco'

-allora principe Tristan cosa vuoi fare? Sappi solo che se risponderai negativamente,  mary morirà entro la prossima notte-

Tristan abbassò le spalle e la testa. Sconfitto opto' per la scelta che il suo cuore pretendeva. Lentamente si piegò nell'inchino più umiliante della sua vita.

- ah ah ah bene vedo che sei cambiato da anni indietro,  sei diventato molto più ragionevole.  Tuttavia non ti spiace se prendo le mie precauzioni vero?-

Tristan alzò la testa di scatto - cosa intendi dire?-

- no no no Tristan,  ora che mi hai riconosciuto come tuo re, ti devi rivolgere a me con il dovuto rispetto-

Tristan si morse il labbro facendolo sanguinare, le parole gli uscirono a fatica - cosa intendete dire vostra altezza? -

Rubio sorrise compiaciuto - così va molto meglio. Cornelius per favore avanza verso il nostro principe-

Cornelius avanzò fino ad arrivare ad un passo dalla faccia di Tristan.

- vedi a differenza di noi che posdiamo usare i poteri mentali solo sugli umani, il signore dei demoni,  qui presente ha un potere speciale,  riesce a fare il lavaggio del cervello anche ha un vampiro forte come te- spiegò rubio

Tristan venne percosso da un brivido di paura lungo tutta la schiena - mi sono già inchinato dinnanzi a voi, parlo con il dovuto rispetto e vi ho riconosciuto come mio re, non è necessario che mi modifichiate la memoria- Tristan provò a fare cambiare idea a Rubio,  ma non servi a nulla perché Rubio sorrise e poi disse- non prendermi per uno sprovveduto,  so benissimo che appena Betty e la mezzosangue varcheranno le porte del regno,  tu passerai dalla loro parte. Cornelius procedi pure-

Tristan cercò di ribellarsi,  ma le catene magiche gli impedivano qualsiasi tipo di potere.

Cornelius gli prese la testa con le mani, bloccandolo in una stretta morsa, lo fissò negli occhi e con i suoi poteri modifico' senza cancellare i ricordi del suo passato, facendogli credere che Mary,  Betty,  i suoi amici Zac e Wolf avessero ucciso suo padre.

Tristan provò a resistere all'invasione di mente,  ma fu tutto vano,  i suoi occhi che di solito erano di un bel color diamante ora erano diventati grigi e il suo cuore venne ricoperto da un velo scuro di malvagità allo stato puro.

Cornelius tornò alla sua postazione accanto al re, poi Rubio parlò - principe Tristan,  la mezzosangue sta per arrivare sei pronto per scendere sul campo? -

Tristan sorrise malvagio - oh si, sono molto più che pronto-

Rubio scoppiò in una grande risata. ...

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Mary giaceva in terra, era sveglia, sentiva ogni singola parola detta dai suoi amici, ma parlare o aprire gli occhi era fuori discussione, era intrappolata nel suo stesso corpo che rimaneva immobile.

Sentiva chiaramente Blake sbottare di rabbia per la perdita di Triscia,  sentiva il pianto dolce di Jessica e percepiva anche la tensione che emanavano Betty e Jason.

Riprovo' ad aprire gli occhi, ma come tutte le altre settantanove volte non ci riuscì.

A un certo punto cominciò a sentire un gran caldo, come se qualcuno l'avesse immersa nell'acqua bollente. La testa cominciò a girare forte. Sentiva le ossa dentro di sé spostarsi e una forte pressione  le pulsava all'altezza dell'osso sacro.

Sentì un gran casino nella stanza, le sedie venivano ribaltate, e dei passi si muovevano svelti allontanandosi da lei. Riuscì a cogliere anche qualche commento del tipo " oh Cazzo ma cosa le sta succedendo?" Oppure " Merda ora che si fa?"

Un dolore lancinante la disturbo' dai suoi pensieri, ma duro pochissimo. Riuscì ad aprire finalmente gli occhi e appena li aprì si accorse che la sua visuale del mondo era completamente cambiata.

Di scatto si tirò su in piedi,  ma la situazione non migliora va,  rivolse uno sguardo hai suoi amici e rimase di sasso.  Nei loro occhi si leggeva la paura, ma la cosa che lasciò Mary stupita era che sembravano nettamente più alti di lei, o forse era lei che si era abbassata?

Di conseguenza abbassò lo sguardo, per vedere se il suo corpo avesse subito delle variazioni. Appena vide cosa c'era sotto la sua testa Mary urlò - oh cavolo oh cavolo-

Appena pronunciate quelle parole, mary si accorse di un'altra cosa : lei aveva detto oh cavolo, ma dalla sua bocca era uscito solo un ROOOAR!

Il sussurro dell'anima ( secondo libro della mezzosangue)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora