capitolo 13

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Rose
Hugo. Da quella vacanza in montagna non era più tornato. Tutto per colpa di un pic nic. Uno stupidissimo pic nic in montagna mi aveva cambiato la vita. Me lo ricordo ancora come se fosse ieri. Stavamo mangiando. Io, mamma, papà e mio fratello. Eravamo andati in un paesino babbano per le vacanze di natale. Io avevo solo diciassette anni. Sciavo insieme alla mamma tutte le mattine, Hugo veniva con noi e pian piano imparava. Papà invece restava in Hotel, a bere cioccolata calda e a parlare con i Babbani  adulti. Quel giorno era venuto anche lui sulle piste, e ci eravamo apparecchiati su un tavolo da pic nic più isolato dagli altri. Era una giornata tranquilla, ma era davvero strano il fatto che papà fosse venuto con noi a pranzo. Ogni tanto si scambiava occhiate preoccupate con mamma, si guardava in torno e poi si rimetteva a mangiare.
L' aria stava diventando sempre più fredda. Il cielo si stava oscurando. Mamma e papà facevano finta di niente, come se non vedessero il temporale che si stava avvicinando. Un lampo rimbombò nel cielo. Ci misero solo pochi secondi a scatenare il caos più totale. Sbucarono una decina di mangiamorte, che mi buttarono a terra, presero Hugo e scomparirono nella foresta. Ero spaventata ed arrabbiata, mi misi a correre per tutto il bosco ma di Hugo non c'era traccia. Era scomparso. Rimasi lí tutta la notte e quando mi trovarono mi portarono dai miei genitori.
Mamma e papà inviarono degli auror a cercarlo, ma fu tutto inutile e le ricerche furono interrotte dopo un anno. I miei genitori facevano finta di niente. Recitavano la loro parte di padre e madre perfetti, in una vita perfetta, con una figlia perfetta. E si aspettavano che io facessi lo stesso. Ho passato tanto tempo dallo psicologo cercando di superare questo trauma. Oltre alla mia famiglia lo sapeva anche Scorp, che mi aiutava nelle mie crisi. A volte sentivo mamma piangere dalla sua stanza. Era una donna forte, lo era sempre stata. Cercava di nascondere le sue emozioni, dopo l'accaduto mi aveva detto che dovevamo essere forti per sostenerci l'un l'altro. Cercava di aiutarmi, ma lei non poteva provare lo stesso dolore che provavo io.

Ciao!
Scusatemi tantissimo per il ritardo, davvero cercherò di aggiornare presto anche se ormai mancano pochissimi capitoli alla fine della storia. So che è un capitolo corto, ma serviva più che altro a spiegare ciò che era successo a Hugo. Cosa ne pensate?
Scusate ancora per il ritardo 🥺
Bye, Domi 💕🤍

Jaminique - Odore di lavanda Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora