Capitolo 64

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Rossetto rosso come piace a me, oppure cipria che si intona meglio alla situazione?
Opto per il rosso, stando attenta a non sbavare per non rovinare il trucco, frutto del lavoro degli ultimi trentacinque minuti.

Controllo l'ombretto, perfettamente pigmentato.
La cipria invece non mi convince. Una guancia mi sembra più scura dell'altra.
E' solo una mia paranoia, mi ripeto.

Voglio che sia tutto perfetto ma allo stesso tempo vorrei avere il coraggio di arrivare in quella sala, struccata e con una coda di cavallo improvvisata.

Eppure sono qui, con un intimo di pizzo color nudo, come se qualcuno degli invitati dovesse giudicare anche quello, con i capelli arricciati in perfette onde e due fermacapelli con le perle che bloccano i primi ciuffi.
Abbasso lo sguardo sulle decolleté tacco dodici rosse, belle quanto scomode. E se le sostituissi con le ballerine bianche che ho messo il giorno della prima comunione di Lexie?

Sbuffo e mi guardo allo specchio; perlomeno le mie labbra sono stupende, per la prima volta sono d'accordo con Emma quando mi dice che le mie labbra sono da valorizzare. Se solo non fossi troppo pigra anche solo per pensarci probabilmente metterei un tipo di rossetto diverso ogni giorno per il resto della mia vita.

Guardo l'orario e mi accorgo che, secondo la mia scaletta mentale, sono in ritardo di ben tredici minuti.

Apro la zip del velluto che copre il vestito e ne tiro fuori la gruccia che regge il mio lungo abito rosso. Slaccio i bottoni del corpetto e lo indosso, sistemando con le mani la lunga gonna a sirena.

Vado in camera dove trovo Aiden e le mie sorelle seduti sul letto che giocano a carte. Al rumore dei miei tacchi tutti e tre alzano la testa, guardandomi.

"Jyl ma sei davvero tu?"
Chiede Aleah, sorridendo stupita. La sua bocca è talmente spalancata che credo di aver sentito un crack provenire dalla sua mascella.

Aiden si alza dal letto e si posiziona alle mie spalle, chiudendo prima la zip ed infine sistemando i bottoncini nelle asole. Lexie invece mi sistema lo scollo a barca a forma di V, le spalline in velluto mi lasciano le spalle scoperte, mentre le braccia sono coperte da un sottile strato di pizzo. Aiden si posiziona vicino a mia sorella, che ora mi sistema i capelli, portandone alcuni ciuffi davanti, a coprirmi parte del petto scoperto.

"Sei stupenda sorellina"
Sussurra Aiden, facendomi sorridere.Mi guarda emozionato.

"Non ti metterai a piangere spero"
Lo prendo in giro. Lui alza gli occhi al cielo e si morde il labbro superiore
"Ora non esagerare"
Ma continua a guardarmi come se davvero volesse farlo.

"E nonostante tutto mi lasci andare da sola"
Sbuffo, ricordandomi che sto per andare lì senza nessun accompagnatore.

"Queste cose mi annoiano a morte, lo sai"
Sbuffa tornando a sedersi sul letto, per poi prestare attenzione all'album da disegno di Lexie e sorridere.

"Perlomeno saremmo morti insieme. Invece no, sarò l'unica"
Gli punto un dito contro. Ma Aiden, da buon soldato imperturbabile, non mostra nessun accenno di dispiacere.

"Spero tu abbia intenzione di indossare un cappotto, fa freddissimo questa sera"
Parla Aleah, spalancando il mio armadio.

"Certo, prendimi il cappotto nero"
Lei arriccia il naso e borbotta qualcosa che mi fa capire che l'accostamento di colori non le piace.
Pazienza, non potevo di certo comprare un soprabito nuovo per una sola serata.

"Non ne hai uno rosso?"
Chiede lei.

"Per sembrare cosa, cappuccetto rosso?"
Borbotta Lexie, che continua a sfregare rapidamente il suo pastello nero sul foglio.

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