Ed ecco che è arrivato il giorno della partita contro il Torino. Questa sera sarei partito dal primo minuto del primo tempo. Ora sono in campo mentre mi alleno con i miei compagni. Dei giorni fa c'è stato il mio ventiseiesimo compleanno e ci siamo accordati tutti quanti nel vestirci di bianco. Alessandra era stupenda: aveva un vestito corto fino al ginocchio scollato dietro ed un po' d'avanti ed aveva indossato i tacchi ma rimaneva ancora la mia nanetta. Mi salutò con un bacio sulla guancia e potei sentire il profumo che aveva messo il giorno in cui venne a casa mia la prima volta per dormire da me.
Torniamo negli spogliatoi dove ci cambiamo in velocità e, mentre ridiamo e scherziamo, torniamo in campo.
Durante la partita avevo solo lei in mente e questo mi portò a sbagliare due occasioni gol e dei passaggi, dato ciò, a dei minuti nel secondo tempo il mister mi cambio ed entrò Dries. Appena mi sono seduto in panchina, vicino Hirving, mi persi a guardarla mentre si accovacciava e si rialzava per scattare foto in diverse angolazioni e La guardai con fare sognante.
"Ti piace proprio, eh?" Dice il numero 11 guardandomi.
"Cosa te lo fa pensare?"
"Beh la guardi sempre, sorridi come un deficente, ti leggo anche negli occhi che la vorresti baciare ma per il tuo troppo orgoglio non ce la fai..." Dice ed è come se mi avesse svuotato e, per la prima volta, mi sento capito da qualcuno che non sia la mia migliore amica, Anna, che sa quasi tutto di me e sa cosa provo per Alessandra e lei mi ha sempre dato consigli e mi ha consolato quando lei faceva la dura con me. Beh sono capitati momenti in cui ci sono stati litigi tra me e lei ma nei giorni in cui siamo stati divisi li ho usati per pensare ed ho rafforzato la mia tesi che sto portando avanti.
Il primo tempo era finito con un gol di Kostas, difensore greco della squadra ed ex roma, e nel secondo, verso la fine, c'è stato il gol di Giovanni Di Lorenzo che ha esultato mettendosi il pallone sotto la maglia e baciandolo dato che ha dedicato il gol alla sua ragazza che è incinta.La partita finisce dopo quattro minuti di recupero in cui c'è anche il gol del Torino che accorcia le distanze ma ciò, per loro, non basta dato che non arrivano ad un pareggio. Ed ecco che con questa partita saliamo in classifica ma so che non serve molto dato che siamo ancora indietro e penso che potremmo salire ancora. Esco velocemente dagli spogliatoi e vado da lei che mi aspetta per poi corrermi incontro e saltarmi in braccio per poi appoggiare la testa alla mia spalla, le gambe legate al mio bacino e le braccia legate al mio collo. La sorreggo dalle gambe ed ho il borsone appoggiato a terra perchè la voglio stringere bene a me poi scende lasciandomi un bacio sul collo.
Questa sera avevamo deciso di trattenerci, alcuni di noi, ed uscire insieme per farci una passeggiata. Ovviamente c'è anche Alessandra che, prima di uscire, aveva rubato una felpa in più che avevo nel borsone e l'ha indossata per poi abbracciarmi quando stavamo aspettando gli altri.
Ora stiamo camminando e, prima di incominciare la passeggiata, avevo postato il borsone nel cofano della macchina, le appoggio un braccio sulle sue spalle e la stringo a me per poi notare che fa intrecciare le nostre dita e mi lascia un bacio sulla mano.
Continuiamo a camminare finché non ci fermiamo a mangiare qualcosa di veloce e poi ci sediamo sul muretto che ci divide dal lungomare di Mergellina.Decidiamo di tornare a casa ed Alessandra viene con me in macchina.
«Arek io dovrei andare in aeroporto oggi...» dice torturandosi le dita.
La guardo interrogativo. «come mai?» le chiedo e temo il peggio dato che se ne potrebbe andare via e non la potrei più vedere.
«la società mi ha avvisato questa mattina che devo andare a Torino dato che mi hanno chiesto di fare un servizio fotografico per la Juventus e devo partire questa sera dato che mi hanno dato il consenso prima...» dice e mi guarda con fare malinconico.«ah e questo la porto con me» dice indicando la felpa che aveva addosso ed io sorrido seguita da lei.Arriviamo all'aereoporto e mi salta in braccio legando braccia e gambe a me ed io la sorreggo per le gambe.
«mi mancherai...» dice lasciandomi un bacio sul collo.
«anche tu nana... Quando tornerai?» le chiedo aspettando ansioso la sua risposta perchè già mi sento male ad immaginarla lontano da me.
«dovrei stare lì per due settimane e poi torno» dice con sicurezza ed è ancora tra le mie braccia.
Scende quando annunciano il suo volo e mi lascia un ultimo bacio sulla guancia e la guardo mentre va verso l'aereo ed il mio cuore la segue come se non riuscisse a stare senza il suo.Dopo poco vedo Anna entrare nell'aereo porto e correre verso l'aereo. Va anche lei con ale a Torino? Beh penso di sì dato che stava al telefono e quando mi è sfrecciava d'avanti aveva detto "si sono appena arrivata all'aereoporto, tu già sei entrata nell'aereo?" o una cosa del genere.
Decido di tornare a casa anche perchè si è fatta l'una e domani abbiamo il giorno libero e penso proprio che farò una chiamata su Skype con Alessandra anche se da poco si è imbarcata e mi manca.Arrivo dopo poco in casa e vado direttamente in camera dove li svesto ed indosso il pigiama per poi stendermi direttamente sul letto ma non riesco a prendere sonno. Decido di aprire whatsapp e, successivamente Instagram per poi guardare le sue foto e scrollare la sua bacheca ed arrivo fino alla sua ultima foto, almeno credo, che crollo e mi addormento con una sua foto vicina presa dalla sua bacheca di Instagram.
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Ti dedico il silenzio //Arek Milik
Fanfic«come mai stai facendo tutto questo per me?» chiede e mi guarda con i suoi grandi occhi azzurri vispi che mi hanno fatto innamorare di lei. «beh... L'ho fatto perchè ci tengo a te». Dico e le sfioro la guancia con la mano. pubblicata l'11/01/2021