Vicino a te

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Come ogni sera la maga degli spiriti stellari Lucy tornò a casa dopo una lunga giornata passata alla Fairy Tail tra risate, bevute e azzuffate.

Come ogni sera la bionda si diresse in bagno, si tolse gli indumenti, e s'immerse nell'acqua calda perdendosi tra i suoi pensieri.

Come ogni sera, poi, la ragazza si asciugo i capelli davanti allo specchio, si infilò il pigiama e si diresse al suo tanto atteso letto.

E, come ogni sera, esso non era vuoto.

Si potevano benissimo notare, infatti, le coperte rosa alzarsi e abbassarsi a ritmo regolare e un'irritante ma familiare coda bianca e blu spuntare da sotto le lenzuola.

"Quando diamine sono entrati?! Eppure prima non c'erano..." sbuffò spazientita Lucy, ma con le labbra distese in un sorriso divertito.

Con una mano afferrò un lembo della coperta e lo tirò verso di se rivelando i due intrusi, che ormai erano d'abitudine.

Un'arruffata testa rosa e una palla di pelo blu e bianca erano intenti a dormire beatamente nel letto della povera ragazza.

Sarebbe stato tutto normalmente irritante come lo era sempre stato, se non fosse per un agghiacciante dettaglio.

Sul viso del ragazzo, infatti, s'insinuò lentamente una smorfia di dolore.
Il rosato iniziò a strizzare gli occhi e digrignare i denti contro qualcosa che lei non poteva vedere.

Piccole gocce di sudore iniziarono scivolare sul viso contratto del ragazzo.

O forse erano lacrime.

Lucy non avrebbe saputo dirlo.

"Na... tsu?" La bionda protese le mani verso il rosato, ma Natsu iniziò dimenarsi e stringere le coperte tra le mani, tanto da farsi sbiancare le nocche. Alla ragazza quasi sembrò di vedere le ossa schizzare fuori.

"Lucy... Lucy!" Il nome arrivò chiaro e forte alle orecchie della diretta interessata. La voce roca dell'amico la travolse come l'inverno dopo l'estate.

All'udire del suo nome gridato a quel modo, la tristezza iniziò a sgorgare dai suoi occhi sotto forma di calde lacrima amare, senza che lei potesse impedirlo.

Stava sognando lei. E chissà in che sogno doloroso era coinvolta.

Sapere che lei, in un certo senso, gli stava causando quel dolore, le spezzò il cuore più di quanto una spada potesse fare.

D'istinto la bionda si avvicinò al ragazzo sofferente e con estrema delicatezza posò la mano sui suoi morbidi capelli.

Ogni volta che accarezzava quella nuvola rosa immaginava che il colore le rimanesse impigliato in mano, ma l'effetto che ottenne fu un'altro.

Non appena le dita di Lucy sfiorarono i suoi capelli, il viso di Natsu si distese in quell'espressione beata e tranquilla che la ragazza tanto amava.

Il suo respiro tornò piano piano regolare e le sue mani lasciarono andare la coperta tornando del loro colore naturale.

Lucy si sedette affianco a lui. Continuando a passare la mano tra i suoi capelli, gli spostò la testa sulle sue cosce e gli sussurrò un "sono qui, Natsu" al fine di rassicurarlo.

Con quelle parole però la ragazza ottenne l'effetto opposto è il rosato si svegliò sbadigliando. Si portò le mani agli occhi stropicciandoli e poi posò lo sguardo su quello della ragazza sopra di lui.

Il dolore e il terrore erano spariti senza lasciare tracce e ora i suoi bellissimi occhi verdi e oro erano spensierati come sempre.

Subito Natsu sfoggiò uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti e iniziò a parlare con quella voce che ogni volta mandava in subbuglio lo stomaco della ragazza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 06, 2020 ⏰

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