Capitolo 18 (posso fare una cosa?)

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"Maca..."

Mugugno qualcosa di incomprensibile, mentre mi sento scuotere.
Sento la pioggia picchiettare sulla finestra della cella, cosa che mi tranquillizza. La pioggia ha sempre avuto questa capacità di farmi rilassare, sin da quando ero piccolina.
Sento la voce di Saray chiamarmi ma non riesco ad aprire gli occhi, sono troppo stanca.

"Bionda dai...svegliati" sento la sua voce, e questo mi basta per spalancare gli occhi e mettermi seduta, stiracchiandomi.
La guardo mentre mi guarda e ride.
"Che?"
"Niente" dice facendo spallucce e andando a mettersi la giacchetta.
"nottata lunga?" Mi chiede la Riccia vedendo probabilmente la mia faccia assonnata.
"Ho dormito male" dico abbassando lo sguardo, cercando di trattenere un sorrisino.
Ho pensato per tutta la notte a quello che dovrei fare ora.
Come mi dovrei comportare e come saranno le cose adesso che finalmente ha ammesso di provare qualcosa.
Ma soprattutto ho pensato tutta la notte a come mi ha lasciata insoddisfatta su quel lavandino.
La guardo e noto che i suoi occhi erano già su di me, sorridendo furba. Scendo dal letto e mi cambio, infilandomi i pantaloni della divisa, mentre sento il suo sguardo bruciare sul mio corpo. Mi infilo la giacchetta e ci dirigiamo tutte in mensa.

La Riccia fa per sedersi di fianco a me, ma con una mossa veloce vedo Zulema precederla, guadagnandosi un'occhiata stranita. La guardo, ma lei non mi guarda, facendo come se nulla fosse.
Tutto questo autocontrollo non so dove lo trova.
Sbuffo una risatina e vedo Saray trattenersi mentre ci guarda.
"Bene, quindi Maca domani inizi ad allenarti per il torneo?"
"Esatto" dico annuendo a Bambi, mentre mangio bevo il succo.
"Stai attenta però...non vorrei ti si rovinasse quel bel visino" mi giro verso Zulema che ora mi guarda, masticando e facendo spallucce, arricciando le labbra.
"Simpatica" sorride e io lo faccio di rimando, perdendomi in quella sua spontaneità.
"Mi spiegate cosa sta succedendo tra voi due?" Zulema si gira verso la Riccia, che la stava squadrando malissimo.
"Niente ricciolina, semplicemente abbiamo...messo da parte per un attimo la nostra guerra"
"Ah...per un attimo?" Dico richiamando la sua attenzione.
"Ovvio Bionda, una tregua non è mai eterna" sbuffo una risatina isterica, mentre lei addenta un altro pezzo di mela.

Le altre si mettono improvvisamente a discutere su dei libri, ma io non le sto nemmeno ascoltando, mentre i miei occhi non si scollano dall'araba di fianco a me.
Le metto una mano sulla coscia, che lei guarda, smettendo di masticare.
La vedo prendere un grosso respiro, mentre ingoia il boccone e alza gli occhi al cielo, passandosi la lingua sui denti.
Faccio scorrere la mano sempre più su, finche non faccio per entrare nel suo interno coscia, ma lei mi blocca appoggiando la sua mano sulla mia.
"Smettila" mi sussurra girandosi verso di me.
"Perché? Ti faccio effetto?" abbasso la voce, tanto da farla diventare un sussurro che in mezzo al casino della mensa si perde, arrivando solo a lei.
Ride e poi si volta, mettendo la mia mano al suo posto, sulla mia coscia.
"Certo che no" dice ridendo furbamente, mentre beve un sorso d'acqua.
"La smetti di mentire?"
"Non mento"
"Bugiarda" i nostri occhi si incatenano, non volendo più staccarsi e la vedo passarsi la lingua sulle labbra, inumidendole, mentre il suo sguardo ricade sulle mie labbra.

"Bene...io ho finito. Gitana andiamo?" Un lampo si scaglia nel cielo, facendo un boato molto rumoroso, che fa sobbalzare tutti.
Sento la sua mano sulla mia spalla e sento il mio cuore accelerato per il boato, calmarsi leggermente.
"Veramente io ho il turno di lavoro. Mi hanno spostata in biblioteca, non te lo avevo detto?" Vedo Zulema guardarla, non capendo cosa stia succedendo.
"No, Saray, non me lo avevi detto"
"Aspetta, ce l'ho io il turno in biblioteca"
Ribadisco insicura, guardando la gitana confusa.
"Non so cosa dirti Bionda, mi hanno riassegnato questa mattina" improvvisamente capisco quello che sta succedendo e ripenso alle sue parole.

Okay. Basta. Ora ci penso io. Te lo prometto Bionda

Ha cambiato i turni.
Come cavolo ci è riuscita?
La guardo e lei mi fa un occhiolino, mentre Zulema ride, capendo cos'ha fatto Saray.
"Va bene" si gira e se ne va, mentre la gitana mi tira un forte calcio sotto al tavolo. La guardo, con un'espressione di dolore sul viso.
"Che fai?" Lei gira gli occhi al cielo e mi fa cenno con la testa di seguirla. Mi giro e guardo Zulema che sta per uscire dalla mensa e prendo un respiro.
"Okay..." mi alzo, sotto lo sguardo attento delle altre, che mi guardano.
"Ho finito anche io, penso che andrò in palestra". Le altre annuisco, dicendomi di stare attenta e con passo svelto mi dirigo dietro di lei, ma una volta uscite dalla mensa, la tiro dentro ad uno sgabuzzino, sbattendola al muro e baciandola. Premo forte le mie labbra sulle sue, mentre lei mi accarezza i fianchi. Mi stacco e le scappa una risata, invertendo le posizioni.
"Non ti basta mai eh?"
"Zulema non mi hai dato niente ti ricordo...ho dovuto fare da sola"
"Per questo stamattina non ti svegliavi?" Ridacchia e io le do una leggere spinta, che non la fa nemmeno spostare da me.
Rido anche io e abbasso la testa per l'imbarazzo, mentre lei me la rialza prontamente, facendomi diventare rossa.
"Rispondimi"
Non le dico nulla, cercando di ritrovare un po di autocontrollo, che in realtà ho perso da ieri sera.
"Okay, vado a fumare" fa per andarsene ma io la blocco, tirandola nuovamente su di me.
"Non te ne andare cazzo"
"Allora rispondimi"
"Si okay!? Ti ho pensata tutta la notte. Contenta?"
Mi guarda e il suo viso si apre in un sorriso compiaciuto.
"Molto" si avvicina e mi bacia il collo, quando un tuono mi fa sussultare, stringendomi a lei.
"Bionda calma"
"Scusa...mi sono spaventata" io e Zulema abbiamo fatto tante cose, ma le coccole, non ci sono mai state. Forse Zulema è una persona chiusa e fredda, ma sono sicura che ne abbia bisogno anche lei.
Ce l'ho qui a pochissimi centimetri dal viso, ma l'unica cosa che voglio fare ora è abbracciarla.
Fino a ieri credevo di averla persa. Che non provasse nulla.
"Posso fare una cosa?" Mi guarda accigliata, per poi staccarsi leggermente per guardarmi meglio.
"Cosa?"
"Prometti che mi lasci fare?"
"Mh...non prometto mai io"
"Andiamo Zulema..." la guardo, facendole gli occhi dolci e lei sbuffa, girando gli occhi al cielo.
Lo prendo come un'affermazione e mi fiondo tra le sue braccia, abbracciandola e stringendola forte a me.
"Ora dovresti ricambiare" le dico sentendola irrigidirsi.
Ride e poi fa passare le sue mani sui miei fianchi, per poi passarle sulla schiena, per poi stringermi. Le accarezzo la schiena e chiudo gli occhi, beandomi del suo profumo, cosi necessario per me.
"Perché questo?"
Dice staccandosi leggermente.
"Perché non lo abbiamo mai fatto. Non ci siamo mai abbracciate perché semplicemente ci andava. Era sempre successo qualcosa..."
"C'è anche chi ha abbracciato per un secondo fine" dice ridendo, alludendo a quando l'ho abbracciata semplicemente per distrarla, mentre Bambi la stordiva.
"Mh...vero" dico abbassando la testa leggermente.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora